Preview Motegi – Due piste in una
Situato a circa 150 km a nord di Tokio, il Twin Ring Montegi è una sorta di stadio della velocità. L’impianto è di proprietà della Honda che lo fece costruire nel 1997 come circuito di prova all’avanguardia e come polo di attrazione di tutto quello che ruota intorno al Motorsport. Il complesso accoglie infatti anche una pista di dirt track, una di go-kart, una scuola guida e soprattutto l’Honda Collection Hall, un museo che ospita una collezione della storia di tutto il mondo Honda (dai motori per i reattori, ai robot, dalle macchine di formula uno alle moto da corsa).
Come dice il nome, il Twin Ring racchiude due piste in una: un ovale American style (il cosiddetto superspeedway) di circa 1,5 miglia dove si corrono gare di auto stile Formula Indy ed un normale circuito europeo di 2,9 miglia dove si corre il Motomondiale dal 2000. Sono disponibili, inoltre, molti tracciati più corti, per eventi minori.
La pista tradizionale ha una lunghezza di 4.801 metri e la sua larghezza è compresa fra i 12 ed i 15 metri. Si tratta di
un tracciato destrorso, con un rettilineo di 762 metri ed è situato a 180 metri sopra il livello del mare. Il circuito offre molte possibilità per le case automobilistiche e motociclistiche che vogliono sviluppare i propri veicoli perché prevede sezioni per attività diverse quali prove di frenata, di slittamento, di controllo sul bagnato, etc.
Da un punto di vista tecnico, la pista ha poca personalità, se contrapposta a Suzuka, le mancano i curvoni veloci, i punti tecnici. Il disegno del tracciato è infatti una serie di rettilinei che si percorrono in accelerazione da una curva (quasi tutte da seconda) all’altra.
Per questo – a giudizio dei piloti – quello di Motegi non è un tracciato dove l’uomo possa fare una grande differenza. In compenso è un circuito che esalta le doti di accelerazione e frenata dei mezzi, per questo è ritenuto dalle case di pneumatici assai impegnativo. La pista infatti è particolarmente dura per il pneumatico anteriore che deve essere di mescola tenera per offrire il massimo dell’aderenza, ma nel contempo abbastanza rigido per offrire stabilità nelle brusche frenate. Una particolarità: l’asfalto di Motegi è particolarmente liscio, l’assenza di deformazioni dell’asfalto facilita particolarmente il lavoro di messa a punto della moto.
Fausto Gresini, team manager : “Arriviamo a Motegi dopo una gara, quella del GP del Portogallo, particolarmente dura e difficile, dove Sete ha dato il massimo anche se il setting della moto non era perfetto. Con la vittoria di Valentino ed il quarto posto di Sete, il gap dal leader è adesso di 29 punti ma noi continuamo a crederci. Il mondiale è ancora lungo e restano 125 punti da giocarsi nelle prossime 5 gare. La possibilità di recuperare esiste e noi ci crediamo. Sete ha dimostrato ancora una volta di essere un grande campione, adesso dovrà continuare a restare concentrato su se stesso, cercando di gestire al meglio la pressione.”
Gresini Racing
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
You must be logged in to post a comment Login