Non solo ombrelline #4 – La domenica…

Non solo ombrelline #4 – La domenica…Non solo ombrelline #4 – La domenica…

Impaziente? Io? Ma va là.. Per una come me.. Per scelta single, costretta alla sopravvivenza in uno spazio compreso tra i quarantacinque e i cinquanta metri quadri, per facilità.. e affinché voi possiate comprendermi, almeno un po’, diciamo.. quarantasei.. (ma ancora per poco, forse, credo, spero..). Intenzionalmente sottoposta ad onde elettromagnetiche per circa. Dieci. Ore. Al. Giorno. Oppressa dai tempi di qualcun’altro, forzata all’ascolto di voci dal tono alto. Molto alto. E veloci, continue. Mangiate. La domenica per me. È necessaria.
E non importa se non sono riuscita a dormire.. O se non ho voluto. Dormire. Che io sia tornata all’alba o che abbia guardato un film, abbia fumato e mi sia addormentata ancor prima del tramonto. Qualunque cosa faccia la sera prima, non importa.

Sono. Rilassatissima.. È domenica. E deve esserci un che ne so, gran premio.. magari di moto, tò, perché la cura sia corretta. Ma so aspettare.. voglio dire, manca. Pochissimo. Cosa vuoi che sia. M. sto bene, benissimo. Si. Che poi io, sinceramente parlando, ho come la presunzione di influire, in qualche modo, nella buona riuscita di una gara.. ho tutti i miei rituali.. i miei sacrali.. Qualcuno la chiamerebbe ostentazione di superiorità, presunzione.. altri.. Inventiva, genuinità.. Fantasia.. Passion.. m. Altri ancora.. con i quali mi trovo più concorde..Stupidità. infantilismo.. già. Non è male è..

Soffro ancora dei postumi adolescenziali.. Sono ubriaca di fiabe.. Non so voi come definireste questo mio stato fisico e psichico. Ma a sette giorni dal primo stop and go mi ritrovo, la domenica, in trans. Davanti allo schermo. In attesa.. Ancora una volta. Perchè devo addestrare vista allo schermo al plasma e udito alle casse. In modo da non perdere nemmeno un frammento di voce e motore. Ipnotizzata da YOS mentre passano gli Sterophonyc e poi gli Audio Bullys e la mia mente costruisce rettilinei e curve. E derapate..Giornate di sole e sorpassi improbabili. Ma riusciti. Rimonte e velocità eccessive e traguardi vicini. In stato confusionale davanti al televisore con la bava alla bocca, lo sguardo serrato e un lieve tic nervoso alla mano destra. Pensando al come sarà. Al che cosa succederà. Sembra che siano passati anni, secoli, da quella domenica di novembre.. Si parte con una premessa che pare duri da sempre.. Mi emoziono al solo pensare all’emozione che sarà. Di nuovo. Dopo il letargo invernale.. Dimenticando personaggi e marche.

Le domeniche prima. Consapevoli che è primavera. E che si ritorna in pista. Ora i Goldfrapp.. E sono su ogni circuito. Annuso a pieni polmoni l’aria. L’eccitante essenza di olio e di benzina e di gomme bruciate.. È stupendo. È tutto. Perfetto. Estendo le braccia. Sospiro. Sto bene. Sto proprio bene. Sospiro. Mi lascio abbracciare da sole e vento. Apro gli occhi. E mi rendo conto di star sorridendo alla signora del terzo piano del palazzo di fronte.. “…ehm.. Si infatti. Ap.. Punto. ’Giorno..” Torno dentro. Divano. Royksopp. La mia mente deve essere libera da qualsiasi altra immagine e/o parola e/o rumore. Deve essere pronta ad assimilare tutto. Colori, visi, movimenti. E commenti. E scuse. E accuse. E ringraziamenti.
E podi.

Mi narcotizzo con un’intervista a Michael Schumacher che parla di hot dog, quì quò quà e un bagno carico di bastoncini di bambù. È. Quasi. Inquietante. Ma che cosa gli avete fatto? Pover uomo. Lo smarrimento del non sapere come velocizzare lo scorrere delle lancette. Lentissime. Le osservo. Calendario. Orologio. Calendario. Orologio. Tv. Lancette. Lancette. Lancette.

Il catalizzatore di tutte le mie ossessioni è il tempo. Potrei uscire.. A cercare conforto tra bancarelle floreali e shopping incosciente. O nella pancreatina o negli antimicrobici.. O nella ranitidina. Cercare la tanto ambita pace domenicale tra centinaia di persone che trovano piacevole lo spintonarsi tra un banco e l’altro. Cercando l’occasione! Senza fermarsi, mai. Con vasi di piante di limone sottobraccio e passeggini multiposto e biciclette.. potrebbe essere terapeutico.. potrei rendermi conto di non essere poi così astratta. Potrei scoprire di essere più un Monèt.. piuttosto che un Picasso. Curiosare un po’.. ma è impossibile fermarsi al mercato.. O alle fiere o chicchessia.. Ci si lascia trascinare dalla folla… Che barcolla. Piano. Destra. Sinistra. Destra. Sinistra. Op, op, op, op. Se si è fortunati, i quattro individui che ti circondano per tutto il percorso, possono anche essere interessanti. Quelle sono le uniche persone e/o cose che si riesce a vedere. Al mercato. Oppure. Potrei rimanere qui e farmi fare un elettroshock da Costanzo & co., cancellando definitivamente ogni speranza di recupero sia fisico che psichico prima del ventiquattro..

Picchiettando nervosamente polpastrelli e unghie sul tavolo assumo un espressione divertita quasi.. Preoccupante. Penso al mugello.. Penso che in fondo, non manca molto. Penso anche che vista l’intensità delle mie giornate, e la serenità e la rilassatezza con cui le vivo..
La mia tranquillità..
Nell’aspettare.
Penso che prima di giugno mi trasferiranno in psichiatria…
Penso a Claudia Peroni.. Penso che la voglio anche io la sua collana. Penso a Beltramo.. Penso che mi ricorda un personaggio dei fumetti.. O un cartone animato. Non so. Un manga. Mette buon umore. Penso a Nicky Hayden, che SportWeek di questa settimana cerca di imporre come sex symbol [ma che cos’è?!] E come lo sfidante ufficiale di Valentino.. Lo gufano un po’. Alla fine. Come è stato per il povero Max.. E come lo è stato per mr. Cañadas.. Fino a poco tempo fa le puntate erano tutte su Melandri.. c’è lì un Pedrosa anche. Stiamo a vedere.. Può succedere qualsiasi cosa. Si sa. Non c’è da meravigliarsi.. c’è da prepararsi. Ad aspettarsi un po’ tutto.

Pensavo che domenica prossima in fondo, non sarò messa poi così male..
Forse.
Pensavo che domenica prossima è da un po’ che l’aspetto.
E pensavo che tra un po’ non dovrò aspettare più..
E che forse ora vado a letto.
Perché sono le tre.
Così almeno un paio d’ore me le gioco..
E non rischio di impazzire.
Forse.

Quanto manca?!

Éh?!
[picpicpicpic]
Che palle..

Lilli

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