Non solo ombrelline #18 – L’Hayden v2.0 pronto al titolo
Ehi là gente, ma ciao!! Mi chiamo Valentina e da oggi faccio parte anch’io della squadra; ma state tranquilli: niente a che fare con la cara amica Marika, anzi, mi potrei definire l’anti-Marika!! Scherzi a parte, da oggi ci sono anch’io e non farò favoritismi a nessuno a parte quei 5000-6000 piloti tipo Melandri, De Angelis, Pasini, ma questa è un’altra storia!! Comunque non le manderò certo a dire a nessuno, quindi siete tutti avvisati. Torniamo a noi e passiamo ad cose più serie. Tipo??La gara, no?! Se no che ci sto a fare qui?? Dunque…la gara, e che gara!! Questa volta eravamo (non sembrava anche a voi di stare veramente a bordo pista?) a Laguna Seca, America, terra del “Cavatappi” (in senso di curva della pista) molto amato dai tifosi e, sicuramente, meno da alcuni piloti. In questo spettacolare tracciato sembra davvero che i sogni diventino realtà.
Già, perché…vi ricordate Nicky Hayden? L’eterna promessa della Honda, che ha visto passare nel suo box fior di campioni come Rossi, Barros e Biaggi senza mai concludere niente? Beh, dimenticatevi quella versione v1.0 dell’americano!! Oggi Nicky Hayden ha messo una seria ipoteca sul titolo iridato. Sì, perché Kentuchy kid parcheggiando la sua RCV sul gradino più alto del podio, a casa sua, non solo si è preso delle belle soddisfazioni personali passando davanti al suo compagno di squadra tanto amato e voluto dai vertici del colosso motociclistico nipponico, ma ha anche messo in tasca la sua seconda vittoria stagionale. Incredibile?? Impossibile??No,è la pura verità!! Forse era ora dopo tutto quel tempo passato nel team ufficiale a meditare!! Sta di fatto che l’americano tutto sorrisi, derapate e giri d’onore senza casco ha dimostrato di poter dire la sua e ha, addirittura, lasciato il dottore a congelare, in classifica mondiale, a –51; non c’è che dire; Nicky ha davvero iniziato dare una mano di colore al suo sogno mondiale.
Ma non è stato certo l’unico. Prendiamo Daniel Pedrosa. Chi lo riteneva il solito novellino, forte sui tracciati europei, solo perché già affrontati con la 250 e la 125, tanto da dare del filo da torcere ai grandi, ma una vera incognita su una pista che, forse, ha visto solo nella Play-Station, faccia un mea culpa!! Infatti Dani ha sorpreso tutti, persino il suo manager Puig che ci ha dimostrato di essere umano anche lui con un evidente gesto di felicità. Anche il giovane della Honda, però, non è stato di meno. Al parco chiuso, durante l’intervista di routine, ha accennato un quarto di sorriso. Forse non è molto per una persona normale, ma per lui è più che sufficiente. E’ bastato quello a far crescere la felicità delle sue numerose fan e delle mamme di tutto il mondo che lo vedrebbero bene come marito delle loro amatissime figlie. Allo spagnolo, infatti, non manca proprio niente: faccia da bravo ragazzo, calma zen prima di ogni gara, astinenza (forzata?bah) da distrazioni e miglioramenti evidenti di giorno in giorno, di pista in pista, di giro in giro. Ma attenti!! Non sempre l’abito fa il monaco!! Il dolce Torero Camomillo(come lo chiama Meda) in pista è tutt’altro che tenero.
Il talentuoso ragazzino non ne sbaglia una, supera gli avversari con sicurezza, attacca con grinta e, in questa gara, ha commesso solo un errore in entrata al “Cavatappi”. Che sia lui il degno erede di Rossi? Quel che è certo è che la Honda sta mettendo a segno, nelle ultime gare, una serie di colpi che la proiettano, sicuramente, verso la vittoria del mondiale costruttori. E non è finita qui, perché la terza moto, quella che chiude il podio, è un’altra RC211V uscita dalle fabbriche del sol levante. E’ quella di Marco Melandri, che non avrà realizzato un sogno, ma di sicuro ha superato una paura. Il ravennate, dopo una rimonta difficoltosa iniziata sin dalla prima curva, è finalmente riuscito a raggiungere il tanto ambito gradini che desiderava ormai da dodici lunghi mesi.
Staccata dopo staccata Marco ci credeva e lo si vedeva da come attaccava, sorpassava e rimontava. Certo, la fortuna c’ha messo la sua punta, ma…che importa?? Lui è sempre lì, questo è fondamentale. Forza Marco!! Il “Cavatappi” non fa più paura!!
Se, però, da una parte c’è il parco dei sogni realizzati,dall’altro c’è il viale dei sogni infranti.
Il primo a percorrerlo e sicuramente Casey Stoner. L’australiano all’esordio nella classe regina come il rivale Pedrosa, ha deluso per l’ennesima volta; una caduta, al quindicesimo giro, che non fa di certo salire le sue quotazioni sul mercato. Povero Casey, ormai anche Cecchinello, che tanto aveva creduto in lui e aveva fatto i salti mortali per farlo arrivare lì ha perso ogni speranza. Ai microfoni Lucio appare sconfortato: come dargli torto? Di certo, tutte queste cadute non hanno messo i due in buona luce agli occhi della Honda. Vorrei a questo punto dare un consiglio alla Yamaha che è tanto interessata al pilota: Siete sicuri di volere lui? Cos’ha più di Colin? I capelli? Vedrete, li perderà anche lui! Non resta che fare,allora, un augurio a Stoner e consigliargli di riposarsi tranquillamente…la fortuna, prima o poi, gira!!
Chi non dovrebbe dormire sugli allori è, invece, Valentino Rossi; il dottore appiedato per la terza volta dalla sua M1 non è certo felice. Sa che questa era la sua ultima occasione,la vetta del mondiale, ora, sembra più che altro un miraggio in pieno deserto. Rossi deve solo sperare di arrivare sempre primo e Hayden non più di terzo. Ma chi glielo dice all’americano? E alla M1? Sì perché il vero problema è lei, eterna amica e compagna dell’italiano, sempre fedele…fino a qualche mese fa. Che si sia offesa per la tentata fuga di Vale dalle moto verso la F1 e che gliela voglia far pagare? Sta di fatto che il duo delude,e non poco!
Ma c’è anche qualcun altro che in fatto di delusioni non è secondo a nessuno:l’intero team Ducati. Già,ancora loro!! E pensare che, ad inizio stagione,quando i risultati erano buoni tutti gridavano al miracolo e chi fino ad allora era stato suscettibile, è corso subito a chiedere scusa. Ma adesso? L’amarezza è tanta e i due ducatisti lo sanno bene. I poveretti ormai non sanno proprio che pesci pigliare e, dopo aver ribaltato la moto come un calzino senza aver ottenuto risultati non resta che mettersi in ginocchio e pregare. Questo è tutto,signori!Gara emozionante? Non c’è che dire, giudicate voi stessi! Ci vediamo a Brno…Alla prossima!!
Valentina Tulumello
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