Non solo ombrelline #12 – Da Shanghai di tutto e di più

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Adesso basta!! È ora di finirla di trovare ogni volta una scusa per le cadute di De Angelis! Ok, qualche volta l’hanno tirato giù altri piloti e qualche volta (rara a dir la verità) ha dovuto ritirarsi per guasti meccanici. E tutte le altre cadute?!?!? Oh non so come mai ma per De Angelis si trova sempre una scusante: stava forzando, era incavolato per aver perso posizioni, pioveva e così via… Quando non si sa come giustificarlo ricorrono tutti al fattore S, ovvero la Sfiga. Mi dispiace, ma per cadute come quelle di domenica io alla sfiga non ci credo. E anche tutte le scusanti sopra citate non autorizzano un pilota a cadere e tantomeno ne giustificano la caduta. Credo semplicemente che in realtà Alex sia uno dei piloti più sopravvalutati.

Lo dipingono tutti come un ottimo pilota, che sarebbe in grado di poter vincere tante gare e anche un mondiale…ma ogni volta c’è qualcuno che gli mette le ruote davanti oppure butta al vento delle belle gare. Mi dispiace, ma i numeri mi dicono un’altra cosa. I numeri mi dicono che De Angelis è dal 2000 nel motomondiale, ha sempre avuto, tranne forse i primi anni, moto più o meno in grado di lottare per la vittoria. Ebbene, ha fatto qualche piazzamento a podio, ma niente di più. Un po’ poco per uno che viene dipinto come un fenomeno non vi pare?!

PS (Sì ok, un PS nel bel mezzo dell’articolo. Non fate i pignoli): ovviamente la faccenda delle cadute vale come discorso in generale per ogni pilota che cade da solo, come Valentino in Qatar nel 2004, a Pedrosa in Turchia, passando anche per tutte le cadute di Meandri nel 2004. FINE PS.

Ma passiamo alla gara di Motogp.
Dani ce l’ha fatta. Ha fatto un week-end pressoché perfetto. E ha vinto, con pole e giro veloce. Ha tenuto testa ad Hayden fino alla fine, senza mai riuscire a mettere tra lui e l’americano una distanza sufficiente a star tranquillo fino alla fine.
Bravo Dani. Ancora una volta è riuscito a tenermi col fiato sospeso fino all’ultimo. Temevo che Hayden lo raggiungesse o che, per non farsi prendere buttasse di nuovo la gara alle ortiche cadendo come è successo in Tuchia. Non è successo e ha vinto. Ha fatto anche il giro veloce al quartultimo giro, alla faccia di chi diceva che con quel fisico minuto non ce l’avrebbe mai fatta a concludere una gara girando veloce fino alla fine.

E se vogliamo è stata una gara alla Pedrosa: quasi tutto il tempo davanti, a dover gestire una Hayden da dietro che ogni tanto diventava insidioso. Insomma è stato un trionfo. Un ben tornato sul podio a Colin Edwards, che non vi vedeva da parecchio tempo. Texas Tornado però non è riuscito a stare coi primi fino alla fine, ma visto dove sono le altre Yamaha (ma corrono?!?!?) e visto il ritiro di Rossi che perdeva per strada pezzi di pneumatico bisogna fargli i complimenti.
Hayden si è dimostrato ancora una volta costante e a podio, ma ci scommetto che il suo umore sta lentamente degenerando visto che il suo compagno di squadra potrebbe essere in grado di stargli davanti non solo nelle singole gare, ma anche in campionato, anche perché Hayden finora ha vinto una sola gara in quattro anni in motogp, mentre Dani ne ha vinta una in quattro gare.
Troppo presto comunque per pronosticare un vincitore del mondiale, gli interrogativi sono ancora tanti. Dani resterà costante per tutte le gare? Rossi riuscirà a risolvere i problemi? La Ducati ritroverà il giusto feeling con le Bridgestone?
Ai posteri l’ardua sentenza.

Marika “Fary27”

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