MotoGP: Yamaha e Movistar presentano Globalrider, giro del mondo in moto per beneficenza
Il pilota sarà Hugo Scagnetti che in sella alla sua Super Tènèrè sarà connesso ad internet h24
Globalrider Hugo Scagnetti Yamaha Super Ténéré Movistar – Yamaha ed il suo title sponsor, Telefonica hanno presentato a Jerez Globalrider, l’uomo che farà il giro del mondo in 80 giorni, per la prima volta nella storia, su una moto connessa ad Internet. Il pilota-internauta sarà Hugo Scagnetti che tenterà l’impresa a bordo di una Yamaha Super Ténéré XT1200Z equipaggiata dalla Telefonica con tutte le tecnologie più evolute.
Al motto di “Andare avanti è l’unico modo per poi ritornare” Scagnetti presenterà a Cadice, la città che ospita il circuito di Jerez,il suo viaggio di 37.000 kilometri, e trasmetterà in tempo reale in rete ogni momento della sua avventura, permettendo così ai suoi follower di seguirlo grazie ad internet ed i social network.
Questa avventura è stata fortemente voluta dallo stesso pilota, che aveva avuto questa idea 2 anni fa, quando fu colpito ad entrambe le gambe, da una malattia rara, la nevrosi vascolare della testa del femore. Dopo 2 anni di cure, Hugo è però riuscito a lasciare le stampelle ed a tornare a camminare ed ora vuole realizzare il suo progetto. L’obiettivo principale dell’operazione è raccogliere fondi che serviranno per aiutare la ricerca a sconfigere la terribile malattia che lo ha colpito, a lui ed a tanti bambini nel mondo.
Il viaggio inizierà il prossimo 27 maggio da Madrid e verdà Scagnetti, in sella alla sua Super Ténéré connessa al web, attraversare oltre alla Spagna, anche la Francia, l’Italia, la Grecia e la Turchia. Poi sarà la volta di Georgia, Azerbaijan, Uzbekistan, Kazakhstan e Kyrgyzstan. Poi lui e la moto si imbarcheranno su un aereo per continuare il raid negli USA, passando per San Francisco, Seattle, Idaho e Miami, poi volerà per il Regno Unito e da li scenderà in sella alla sua Yamaha sino in Spagna. Insomma un vero e proprio raid come quelli che in passato venivano spesso fatti in moto, ma anche in sella alla Vespa, anche se stavolta lo scopo dell’operazione non sarà commerciale, ma per sensibilizzare e raccogliere fondi su queste malattie spesso bistrattate dalle grosse case farmaceutiche mondiali.
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