MotoGP Vs SBK: I prototipi hanno la meglio
I test di Jerez ci hanno permesso di fare un primo confronto, ma cerchiamo di approfondire la questione
MotoGP Vs SBK – I test della scorsa settimana sul circuito andaluso di Jerez de la Frontera, ci hanno permesso di analizzare e confrontare le prestazioni delle moto della classe regina con quelle del campionato delle derivate di serie.
Se ci limitassimo solamente alla prestazione sul giro secco, in particolare la migliore prestazione di Andrea Dovizioso e quella di Jonathan Rea, verrebbe da strabuzzare gli occhi. Come è possibile che una moto di un campionato che investe milioni per lo sviluppo sia solamente tre decimi più veloce di una SBK? In realtà ci sono tantissimi fattori da tenere in considerazione.
Per prima cosa il tracciato. Il circuito di Jerez è una pista molto particolare, non permette alle MotoGP di esprimere tutta la potenza e al tempo stesso è relativamente corto, fattori che già di per se basterebbero per prendere il confronto cronometrico e cestinarlo, ma cerchiamo di approfondire.
Come ormai anche i muri sanno, le differenze tra una MotoGP e una SBK sono enormi, sia dal punto di vista del peso che della cavalleria. In piste dove c’è percorrenza in curva e poche ripartenza a bassi giri, le derivate di serie tendono a rosicchiare qualcosa, esattamente la stessa cosa che accade confrontando Moto2 e Moto3 con la classe regina in piste dove la potenza dei prototipi viene “castrata”. Analizzando i tempi, il distacco medio tra la classe intermedia e la MotoGP, si attesta in media sui 5 secondi, in piste come Misano e Assen. Il divario scende se consideriamo piste ancora più penalizzanti per un prototipo, come appunto Jerez o Phillip Island. Se invece andiamo ad analizzare piste dove la classe regina può sfogare tutta la potenza, vedi Malesia o Mugello, il confronto è impietoso, si arriva anche a 8 secondi.
Il ragionamento può essere fatto anche confrontando le SBK che, in alcune piste si avvicina, in altre le “prende”. Prendiamo ad esempio il caso di Phillip Island. Le FP3 delle due categorie si sono svolte in condizioni abbastanza simili. Il miglior tempo nella SBK è stato quello di Jonathan Rea, che ha fermato il cronometro sul 1:30.588, mentre in MotoGP il migliore è stato Aleix Espargarò con il tempo di 1:29.225. Una differenza di poco più di un secondo. Confrontando la gara, visto che la SBK percorre meno giri rispetto alla MotoGP, prendiamo la velocità media del vincitore e la moltiplichiamo per i chilometri, ottenendo così che Marc Marquez ha percorso i 21 giri in 33 minuti e 15 secondi, contro i 33 minuti e 52 secondi di Rea. Un distacco di 40 secondi, in una pista che avvicina le derivate di serie ai prototipi.
Se prendiamo invece una pista congeniale alla MotoGP, Sepang, il distacco aumenta. La pista malese è stata tolta dal calendario dell SBK nel 2016, confrontiamo quindi i dati di quell’anno per il giro, in particolare nelle FP3. Tom Sykes fece registrare il crono 2:03.961, contro la miglior prestazione di Maverick Vinales, all’epoca su Suzuki, di 1’59.947. Confrontare la gara è più difficile, perché nel 2016 la MotoGP corse con il bagnato mentre nel 2017 si è svolta in condizioni di pista molto umida. Si potrebbe fare confrontando il 2015, ma in quell’anno gomme e elettronica in classe regina erano diverse, riportiamo la differenza giusto per avere un’idea che si attesta a circa un minuto nei 16 giri. Ci trasferiamo quindi in Spagna, ad Aragon, una pista dove dal 2015 le due categorie condividono lo stesso layout, dove però le MotoGP hanno un vantaggio minore rispetto che alla Malesia. Per avere un confronto meteo più vicino possibile sfrutteremo la gara della classe regina del 2016 e Gara 1 della Sbk del 2016. In quell’anno Chaz Davies completò i 18 giri in 33 minuti e 31 secondi, mentre Marc Marquez percorse la stessa distanza in 32 minuti e 49 secondi, quindi 41 secondi di distacco.
Va considerato inoltre, che le derivate di serie arrivano a tempi “vicini” anche grazie alle gomme da qualifica, estremante performati ma dalla vita breve, che i piloti della MotoGP non hanno. In generale inoltre, la SBK percorre distanze di gara minori rispetto alla MotoGP, quindi non solo le gomme da gara durano di più per i prototipi, ma lo stress fisico è rilevante. Inoltre nel confronto di cui sopra, abbiamo fatto percorrere alle MotoGP la distanza di gara delle SBK, questo vuol dire che se una moto della classe regina dovesse gareggiare in distanze così brevi, imbarcherebbe meno carburante, o si potrebbe permettere, a parità di carburante, mappature più spinte, con un incremento del gap tra le due categorie.
Ci sono, poi, altri fattori da considerare, le moto della classe regina sono altamente condizionate da fattori esterni e dalla messa a punto, un piccolo cambiamento sul set up o una differenza di temperatura di pochi gradi, può stravolgere completamente il comportamento della moto.
Senza entrare nel dettaglio della tecnica e il conforto telai tra le due categorie, è chiaro come le prestazioni della MotoGP siano superiore anche grazie ai mezzi tecnologici, basti pensare che la SBK oltre ai freni in acciaio, che i prototipi ormai non usano più neanche sul bagnato, sono equipaggiati con telai, sì modificati, ma derivati dalla moto stradali, con comportamento e rigidità, agli antipodi rispetto ad una MotoGP.
Per quanto riguarda la MotoGP, sebbene la SBK stia vivendo un momento di grandi cambiamenti, l’introduzione della centralina unica, ha ulteriormente castrato la potenze.
Il gap tra le due categorie, anche se per qualche strano motivo non molti lo vogliono ammettere, è ampio. Non bisogna lasciarsi influenzare da prestazioni sporadiche. Sono tantissimi le variabili in questo confronto e, oggettivamente, le prestazioni delle moto vedono vincere la classe regina. Paragonare i piloti, invece, è un altro discorso, inutile da fare viste le incognite.
Certo il confronto ha sempre quel tocco di romanticismo. Sarebbe bello vederle gareggiare contro, una sorta di rivisitazione della lotta tra Davide e Golia, anche se probabilmente, in questo caso, sarebbe Davide ad avere la peggio.
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