MotoGP: Valentino Rossi. “Ducati arbitro del mondiale? Ci metto anche Vinales e Pedrosa”
Il campione della Yamaha ha parlato anche della sua prima vittoria "colta" 20 anni fa a Brno
Valentino Rossi MotoGP 2016 Brno Yamaha Movistar – Valentino Rossi ha parlato alla stampa italiana presente a Brno ai margini della conferenza stampa che precede il Gran Premio della Repubblica Ceca, in programma domenica alle ore 14:00. Il campione pesarese ha parlato di temi attuali ma anche della sua prima vittoria nel motomondiale, ottenuta proprio qui venti anni fa. A lui la parola.
La Ducati ha vinto in Austria anche grazie alla gomma morbida, cosa ne pensi?
“Non sapevamo della gomma morbida di Iannone, ma non era una nostra opzione, sembra che le Ducati in Austria fossero quelle più “gentili” sulle gomme. Iannone ha preso un bel rischio, ma è stato bravo.”
La Ducati può essere l’arbitro del campionato?
“Non solo la Ducati può essere l’arbitro del campionato, ma anche Vinales e Pedrosa possono influenzarlo. Ci sono sette piloti che vanno molto forte, con quattro moto diverse. è un campionato bellissimo. Non si può più sbagliare, in ballo ci sono tanti punti. Le prossime gare ci diranno quanto la Ducati può essere competitiva.”
Quest’anno ci sono stati 5 vincitori diversi, non accadeva dal 2009.
“La vittoria di Miller ad Assen ha rotto l’incantesimo, poi hanno vinto Marquez e Iannone. Quest’anno con l’elettronica unica c’è stato un livellamento delle prestazioni ed è un bene per la MotoGP e per gli organizzatori.”
Il prossimo anno entrerà la KTM, pensi possa essere competitiva?
“Secondo me faranno bene. Vanno forte in tutte le categorie, dall’off-road alla Moto3. Noi lavoriamo com loro con il Team Sky VR46 e sono molto professionali. Va forte anche la loro Moto2 e sono certo che andranno forte anche in MotoGP, anche se è una categoria dura.”
Venti anni fa vincevi la tua prima gara proprio qui a Brno, cosa rivedi di quel ragazzino?
“E’ una bella sensazione, mi ricordo tutto, continuo a correre con la stessa passione. Sono cambiate tante cose da allora, ma lo spirito è rimasto lo stesso. Mi ricordo che dopo la vittoria andai a vedere la gara delle 500cc nella “service road”, ora sarebbe impossibile. Non mi sono mai posto limiti, non ho mai pensato a quando dover smettere, anche se 20 anni sono tanti.”
Noccioli (un suo ex capotecnico, ndr) ha detto che eri indisciplinato, è vero?
“Direi proprio di si, se adesso penso che ci arrabbiamo con Bulega per farlo venire in palestra e poi penso a noi, mi viene da ridere.”
Avete ufficializzato il divorzio da Fenati, lo strappo era irricucibile?
“Abbiamo provato a ricucire, ma non ci siamo riusciti, non correrà più con noi. Da Silverstone con noi ci sarà Lorenzo Dalla Porta, spero faccia bene.”
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