MotoGP – Valentino Rossi contro l’idea di Ecclestone di ridimensionare 125 e 250

MotoGP – Valentino Rossi contro l’idea di Ecclestone di ridimensionare 125 e 250MotoGP – Valentino Rossi contro l’idea di Ecclestone di ridimensionare 125 e 250

Al contrario di Bernie Ecclestone, Valentino Rossi è contrario all’abolizione delle classe 125 e 250 del motomondiale. Secondo il boss della F1 l’abolizione delle 2 categorie minori darebbe molto più risalto alla MotoGP e renderebbe la MotoGP molto più esclusiva. Questo sempre secondo Ecclestone si può già vedere con la F1 che ha molto successo senza avere gare minori in contemporanea. La tesi di valentino Rossi (e anche la nostra) è invece che le classi 125 e 250 sono le categorie da dove nascono i futuri campioni. Basti pensare oltre allo stesso Rossi anche a Max Biaggi, Loris Capirossi e Dani Pedrosa tanto per fare dei nomi. Dello stesso parere di Rossi è anche il bossa della dorna Carmelo Ezpeleta.Sentiamo le voci di MotoGP e F1 in un intervista di MCN.

“Non sono d’accordo,” ha dichiarato Valentino Rossi. “La Formula 1 è la Formula 1 ed il motociclismo è il motociclismo. La Formula 1 ha una lunga storia ma anche il motociclismo ha una lunga storia e una storia differente. Così per me è giusto avere campionati del mondo in 125 e 250, specialmente perchè mi piace seguire le gare ed è molto positivo per i giovani. Alla fine se non fossero campionati del mondo non cambierebbe molto. Ora non è come 10 anni fa. Ora la MotoGP è la Formula 1 del motociclismo e questo è molto chiaro. Tutti i giovani vogliono vincere in 125 e 250 perchè vogliono arrivare in MotoGP il prima possibile. Dieci anni fa volevano restare più a lungo in 250, ma ora siamo la top class e questo è chiaro per tutti. Per me avere tre classi è giusto e penso che si meritino di essere campionati del mondo.”

“Troppi mondiali nel motociclismo? Sì, assolutamente. Volevo che la 500 fosse la top class e tutte le altre più o meno come serie di supporto, non campionati – ha dichiarato invece Bernie EcclestoneQuesto è fondamentale, secondo me. Le altre classi, che siano buone o meno, devono essere eventi di supporto, non eventi di campionato del mondo. La Superbike è un’altra storia e non la conosco bene, ma sembra molto migliorata.
“La maggior parte dei team hanno solo bisogno di sufficiente denaro per assicurarsi di poter correre. Purtroppo per gestire un team di Formula 1 serve molto più denaro che in MotoGP e perciò servono più sponsor. Le grosse aziende, spendono il loro denaro nel modo che ritengono migliore e a volte si sbagliano. Penso che la MotoGP sia molto popolare nel mondo e sono piuttosto sorpreso. Se parliamo di sponsor allora forse sta ai team presentarsi meglio.
“La MotoGP può imparare dalla F1? In realtà no, i mercati sono diversi. C’è il mercato del calcio, quello della F1 e riguardano ambienti diversi. Non è facile. Il problema è che la presenza dei costruttori in tutto il motorismo è positiva e negativa. Sono qui per una ragione: quella di vincere, perciò è molto, molto difficile spingerli in una direzione particolare. Suppongo sia meglio se tutti fossero davvero indipendenti, ma oggi nessuno se lo puà aspettare. Ad essere onesti, in Formula 1 non abbiamo problemi con i costruttori ora. Questo è un problema che riguarda tutto il motorismo. Costa troppo. In MotoGP costa molto meno gestire un team. E’ come in America con la NASCAR: costava cinque milioni all’anno e ora mi hanno detto che costa 60 o 70 milioni.”

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