MotoGP Test Valencia Day 3: Marquez chiude al comando, tra le Open meglio la Yamaha

Il neo-campione del mondo fa segnare il miglior tempo davanti a Smith e Bradl

MotoGP Test Valencia Day 3: Marquez chiude al comando, tra le Open meglio la YamahaMotoGP Test Valencia Day 3: Marquez chiude al comando, tra le Open meglio la Yamaha

Si è chiusa da pochi minuti anche la terza ed ultima giornata di test della classe MotoGP a Valencia. La tre giorni termina  con il miglior tempo del neo-campione del mondo Marc Marquez, che nell’ultimo giorno ha fermato il cronometro sul tempo di 1:30.287.

Il pilota del Repsol Honda Team ha lavorato oggi sul nuovo prototipo portato dalla Honda, provando diverse configurazioni in ottica 2014, quindi anche consumi (visto che il prossimo anno le moto avranno un litro di meno a disposizione, 20 contro i 21 attuali).

Marquez che a fine giornata si è detto soddisfatto ha preceduto un positivo Bradley Smith, che ha portato in seconda posizione la Yamaha M1 del Team Tech 3.

Terzo tempo per Stefan Bradl, che è riuscito a salire in sella alla nuova moto, cosa che non aveva fatto fino a ieri. Anche oggi in realtà ha rischiato di non utilizzarla, visto che l’unica a disposizione era stata “schiantata” da Alvaro Bautista. Fortunatamente i tecnici sono poi riusciti a metterla a posto.

Il tedesco che è a poco più di mezzo secondo da Marquez precede l’altra Honda Repsol, quella di Dani Pedrosa. Il #26 è seguito proprio dal sopracitato Bautista, dalla M1 dell’iridato 2013 della Moto2 Pol Espargarò e dalla prima Ducati, quella di Andrea Iannone, che ha utilizzato oggi il telaio portato in pista da Dovizioso nelle ultime gare e dove ha trovato aspetti positivi.

Le due Ducati del Team interno di Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow hanno invece chiuso in nona e decima posizione, staccate tra di loro di soli 159 millesimi. Qui la Rossa di Borgo Panigale non aveva niente di nuovo da provare, tanto che il forlivese ha girato solo fino all’ora di pranzo. Modifiche significative si aspettano per i prossimi test di Sepang, ma ovviamente non sarà ancora la moto definitiva che sarà progettata da Gigi Dall’Igna, nuovo direttore generale e tecnico di Ducati MotoGP.

La prima moto Open è la Yamaha FTR di Aleix Espargarò. Il campione del mondo delle CRT ha girato a 1.357 dalla vetta (ha finito ottavo e davanti alle Ducati del Team interno), un distacco tutto sommato accettabile visto che questa era la prima uscita della moto. La prima Honda Open (RCV1000R) è invece quella di Nicky Hayden, che ha chiuso in dodicesima posizione a 1.836.

Test Valencia Day 3 – I Tempi finali

01 MARQUEZ M. Repsol Honda Team 1:30.287
02 SMITH B. Monster Yamaha Tech 3 +0.311
03 BRADL S. LCR Honda MotoGP +0.581
04 PEDROSA D. Repsol Honda Team +0.705
05 BAUTISTA A. GO&FUN Honda Gresini +0.942
06 ESPARGARO P. Monster Yamaha Tech 3 +1.246
07 IANNONE A. Pramac Racing +1.307
08 ESPARGARO A. NGM Mobile Forward Racing +1.357
09 DOVIZIOSO A. Ducati Team +1.429
10 CRUTCHLOW C. Ducati Team +1.588
11 PIRRO M. Ducati Test Team +1.596
12 HAYDEN N. Power Electronics Aspar +1.836
13 AOYAMA H. Power Electronics Aspar +2.243

Foto: Alex Farinelli

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6 commenti
  • Sorpreso da Smith, L’inglese ha usato il telaio a disposizione degli ufficiali di metà stagione. vicino al tempone di Lorenzo

  • n75 ha detto:

    Mi chiedo se davvero il potenziale delle “open” yamaha sia davvero così più vicino alle factory, rispetto alle honda che han girato con tempi da crt (o quasi).

    Ora passeranno mesi prima di poterci capire qualcosa in più

  • ligera ha detto:

    Incredibile Marc, ha girato con un ritmo ottimo.
    La Honda del 2014 è già molto performante. Tanti giri in 1.30.

    Smith ha fatto il colpaccio, ma ha fatto solo quel giro in 1.30, gli altri sono tutti in 1.31.mezzo e 1.31.alto.
    L’ultima uscita l’ha fatta in configurazione da qualifica.

    Bradl e Pedrosa, anche loro con il solo giro in 1.30,. Fanno tanti giri in 1.31, ma Pedrosa ha girato meglio.
    Bautista ha pochi giri in 1.31, quasi tutti verso la fine del turno.
    Solo in una uscita a metà sessione ha fatto registrare tempi costanti in 1.31.

    Tocca a Pol Espargaro, ottima presa di contatto con la MotoGP. La Yamaha è facile da guidare, almeno così sembra dalla velocità di Pol nell’arrivare ad ottimi tempi.
    Ha girato poco e in una uscita a metà sessione, ha fatto con costanza tempi ottimi, girando in 1.31.mezzoalto.

    Arrivano le Ducati.
    La prima è di Iannone. Tutto l’anno a fare da 3° Ducatista e in questi ultimi test sta tirando fuori il meglio. Pare che solo la presenza dell’Ingegnere gli abbia fatto togliere mezzo secondo.
    Tanti giri, ma non tanti in 1.31, il suo “passo” comodo è 1.32.basso, ottimo tempo se paragonato a quello del GP.
    Voglio fare i miei complimenti a Iannone perchè, durante tutto l’anno, anche corredato da diverse cadute, ha dimostrato una grandissima professionalità, lavorando senza una parola contro la Ducati che, come ormai accade da troppo, non è al livello delle migliori, condizionando le prestazioni dei piloti che ci salgono su.

    Prima delle S.P., la Yamaha di Aleix Espargaro.
    Aveva già dimostrato di essere fortissimo con moto meno potenti ma con qualche agevolazione, e si sta riconfermando con una moto che è ancora tutta da scoprire. Gran brutto cliente per la Ducati se non ci si decide a cambiare a fondo la moto.
    Non ha girato tanto, ma ha comunque fatto un’ultima uscita, girando con costanza in 1.31.mezzoalto.
    Come prima presa di contatto è ottima.

    La seconda, la terza e quarta Ducati arrivano adesso, subito prima del “Ducatista” appena approdato ad una S.P. “marcata” Honda.
    Dovi, oltre a girare poco, non si è spremuto, pochi giri in 1.31 e verso l’alto.
    Già da Sabato, parlando dei test, affermava che non c’erano praticamente nessuna novità. Discorsi molto pessimisti, anche se poi, un nuovo telaio c’era, magari solo con gli attacchi spostati, comunque si è trovato dietro a iannone con un telaio di uno step inferiore.
    Va be, la Ducati dovrà essere molto diversa se si vorrà ottenere qualcosa.
    Cal ha continuato a conoscere la moto, ha confermato tutte le indicazioni date quest’anno dai piloti, ha già assaggiato il “ghiaione”, insomma, tutto regolare.
    Ha girato poco anche Lui ed è sceso sotto l’1.32, solo una volta, ma gira con una certa costanza in 1.32.basso che in gara (logico le condizioni e quant’altro), per essere in sella ad una Ducati, sarebbe stato un gran bel girare.
    Pirro, anche a Lui i miei sentiti ringraziamenti, per tutto il lavoro “sporco” che si è accollato quest’anno.
    Nei test non so dire quale versione di Ducati abbia utilizzato, anche se pare proprio che siano tutte uguali, viste le performance.
    Michele ha girato con tempi finali simili a Cal, ma con un passo nettamente peggiore.

    Arriviamo a Niky Hayden.
    Grazie Hayden delle belle stagioni in rosso e della professionalità che hai sempre dimostrato, in ogni circostanza, grazie mille da un tifoso Ducati.
    Hayden ha preso in mano una S.P. per la prima volta, e già si è accollato alle MotoGP che guidava sino a 4 giorni fa, grande davvero.
    tempi ottimi, migliori di quelli ottenuti in gara.
    Nell’ultima giornata, ha girato discretamente in 1.32.basso, con una certa regolarità.

    1. Bryan ha detto:

      Grazie per la descrizione dettagliata, ma i tempi ed i passi non sono molto utili da guardare, ci sono piloti che provano senza tregua e piloti che girano solamente, come Bradl. Dovremmo aspettare Qatar per capire il vero potenziale delle accoppiate piloti-moto!

  • Bryan ha detto:

    Questo anno ci sono stati più volte 4 spagnoli nelle prime 4 posizioni, e moltissime volte 4 spagnoli in top 5, interrotti solo da Rossi. Se il prossimo anno Espargarò dimostrerà quello che sta dimostrando, ci sono le serie possibilità di vedere una top 5 completamente spagnola!!! Penso ormai che abbiano superato l’Italia dei tempi d’oro…

    1. ligera ha detto:

      Come piloti ti do pienamente ragione, non si vede il fondo di questa desolazione.

      Per quanto riguarda le moto, da tifoso della Rossa ho la speranza di rivederla in alto, anche se ci vorranno diversi anni per vederla costantemente al vertice.

      Oltre alla moto performante, occorre un pilota in grado di lottare contro i 3 Spagnoli e, ne Dovi, ne Cal mi paiono in grado di competere davvero con loro.

      Ci vorrebbe un Lorenzo, o meglio un Marc sulla Ducati e nel 2015 ritorneremmo davvero pericolosi, ma in queste circostanze, si deve attendere un pilota tosto dalla Moto3 (dalla Moto2 ormai sono partiti).
      Mi piace Miller, chissà se manterrà ciò che fa vedere.

      La condizione principale per riuscire a trovare un pilota davvero di punta, è quella di fare una moto competitiva.
      Quando la Ducati smetterà di competere con le CRT (ieri) e con le Open (domani), ma si farà vedere nei pressi delle Honda e della Yamaha ufficiale, allora ci sarà anche la speranza di vedere piloti di “prima fascia” che, magari perchè già “chiusi” nei team ufficiali, vogliono approdare alla rossa con tutta la voglia e la consapevolezza di potere primeggiare.

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