MotoGP – Test Sepang Preview – Yamaha, Honda e Kawasaki pensando al futuro

MotoGP – Test Sepang Preview – Yamaha, Honda e Kawasaki pensando al futuroMotoGP – Test Sepang Preview – Yamaha, Honda e Kawasaki pensando al futuro

Yamaha, Honda e Kawasaki. Le prove di “Sepang II”, al via domani sul tracciato nei pressi di Kuala Lumpur, non saranno solo esclusiva dei Tre Diapason, ma aperte anche a chi lavora pensando al presente e al futuro, per chi ha problemi da risolvere per una stagione alle porte in un pre-campionato racchiuso in poche settimane. Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Nicky Hayden, i piloti Honda Gresini ed i tester Kawasaki saranno in azione per le prossime tre giornate, alla ricerca di quei riferimenti indispensabili per presentarsi ai Test IRTA di Jerez (e, a seguire, a Losail per le prove in notturna) con certezze e una dichiarata strada da percorrere per lo sviluppo del proprio pacchetto a disposizione. A cominciare da Valentino Rossi, inevitabilmente il più atteso e seguito in Malesia. Si lavorerà sul nuovo telaio, che ha già dato positivi responsi (più sincero ed agile nei cambi di direzione). Si cercherà il feeling con le Bridgestone, soprattutto per quanto concerne il giro singolo con le coperture da qualifica, a detta di Valentino ancora in ritardo rispetto alle Michelin sebbene Casey Stoner a Phillip Island ha rifilato un secondo a tutti (d’accordo, lo stato di grazia ed il feeling con il pacchetto per l’australiano è qualcosa di incredibile). Si punterà soprattutto sul motore a valvole pneumatiche: lo hanno detto Jarvis e Nakajima alla Presentazione di Torino, è stato confermato dallo stesso Rossi a gennaio. Il motore “pneumatico” è il futuro e sarà utilizzato sin dalla prima gara a Losail. L’affidabilità, pare, esser stata trovata, così come la prestazione e qualche cavallo in più rispetto al recente passato. Per assurdo, è Valentino Rossi quello che ha da dimostrare qualcosa in queste prove, con tante novità sul piano tecnico ed un programma di lavoro dettagliato ed incomparabile, per esempio, con Jorge Lorenzo. Il maiorchino ha stupito tutti a gennaio, piazzandosi subito con i primi e mostrando una sicurezza inedita per un debuttante, vedi alcune dichiarazioni proprio nei confronti dello stesso Rossi. Lorenzo sa dove lavorare e conosce il proprio obiettivo per questa stagione: dar fastidio ai big della categoria, Valentino in primis. La Yamaha, e la Michelin, lo seguiranno: lui è pronto a dar battaglia, secondo carattere e filosofia agonistica.

Nicky Hayden nelle prove di Sepang lo scorso 24 gennaio

Honda in pista pensando alla RCV 2008

Se la Yamaha pensava di provare lontana da occhi indiscreti a Sepang, ci sarà una sorpresa nei prossimi giorni, perchè all’ultimo ha dato la propria adesione alle prove in Malesia l’HRC. Il box Fiat Yamaha dormirà comunque sonni tranquilli: dall’altra parte hanno tanti di quei problemi che difficilmente sarà trovato il tempo per pensare a cosa succede ai propri concorrenti… Proprio così: la RC212V è un cantiere aperto, nonostante mesi di sviluppo, riscontri positivi e allo stesso tempo contradditori. Bene la ciclistica, male il motore, tanto da recuperare l’unità 2007 in quel di Sepang (Pedrosa, in questo senso, ha avuto ragione sin dall’inizio). Nicky Hayden sarà l’unico portacolori HRC a portare avanti lo sviluppo della nuova nata, complice l’assenza per infortunio di Pedrosa (a proposito, il recupero procede bene: a Jerez probabilmente il catalano ci sarà) e la discutibile scelta dell’HRC di non affiancargli un collaudatore, Tadayuki Okada o Gaku Kamada che sia. Forse per gli uomini Honda è un bene così, ovvero concentrarsi su di un solo pilota senza disperdersi in milioni di riferimenti altalenanti e contradditori. Hayden, non ce ne voglia Pedrosa, è una certezza: nel 2006 la “Brno Type” se l’è sviluppata da solo, pur con qualche problema di troppo, ma con il massimo risultato raggiunto a fine stagione, ovvero il titolo iridato. Dal Kentucky Kid non mancherà l’impegno (prepariamoci ai soliti 100 e passa giri percorsi a giorno…) e la dedizione al lavoro, confrontando in “real time” i dati raccolti nei primi test lo scorso mese di gennaio. All’epoca la RCV #69 chiuse davanti a tutti grazie ad un giro secco con le competitive Michelin da qualifica: una prestazione che si scontra con le difficoltà di messa a punto della nuova 800cc, a cominciare dal motore. Daniel Pedrosa voleva iniziare la stagione con il propulsore 2007: Nicky Hayden no, non si trova come erogazione, vorrebbe portare avanti lo sviluppo della nuova unità e del “valvole pneumatiche”. Pedrosa è convinto della ciclistica, Hayden concorda, anche se con riserva. Ecco spiegate alcune dichiarazioni del catalano, ecco perchè in HRC regna la confusione. Sepang II doveva essere l’occasione per scegliere la strada da seguire per lo sviluppo di telaio e motore, ma tutto è stato rinviato a Jerez (ecco perchè Pedrosa in Andalusia vuole esserci a tutti i costi), ovvero a meno di un mese dal via del campionato. Se gli uomini HRC restano fiduciosi con le solite dichiarazioni di circostanza, all’interno del box se non regna il caos poco ci manca. Vedremo come andrà a finire, se la nuova RC212V farà un passo indietro con ciclistica 2008 e motore 2007 e via discorrendo.

Honda Gresini in cerca di conferme a Sepang

Qualche certezza in più per il team Gresini, unica squadra “privata” che proverà a Sepang. Alex De Angelis e Shinya Nakano sono stati velocissimi a Phillip Island, con il sammarinese grande sorpresa sul passo di gara, meno con gli pneumatici Bridgestone da qualifica con i quali manca ancora il feeling per spingere al massimo. Tuttavia la struttura romagnola lavorerà a Sepang con la ciclistica 2008 (ovvero la ’07 ex-ufficiale) aspettando il nuovo motore, che arriverà solo a Jerez de la Frontera. Quello sarà il pacchetto che accompagnerà il Team Gresini per tutta la stagione: Honda non può guardare adesso se non all’interno del proprio box, pertanto i clienti, paganti, dovranno aspettare. Sarebbe meglio dire “sperare”…

Olivier Jacque impegnato in pista a Sepang

Kawasaki lavorerà sulla configurazione “screamer”

Non mancherà nemmeno il lavoro alla Kawasaki, che ha dato l’adesione ai test “Sepang II” con un piano prestabilito: sviluppare, con i collaudatori Olivier Jacque e Tamaki Serizawa, la configurazione “screamer” del proprio V4 per il futuro. Una mossa accorta per evitare un carico di lavoro eccessivo ai piloti titolari Hopkins (infortunato, tornerà a Jerez) e West nelle ultime prove di Phillip Island, dove si sono concentrati sulla ciclistica e su prove comparative di pneumatici per conto della Bridgestone. Da domani a Sepang il Team Green penserà al futuro a breve-medio termine, con il V4 portato in pista nella configurazione “screamer”, ovvero a scoppi regolari e non più “big bang”, scoppi irregolari. Una soluzione studiata con largo anticipo dalla Ducati, oggi recuperata dagli altri competitors. La Kawasaki punterà sullo “screamer” per il futuro, soluzione che consente regime di rotazioni più elevati, una potenza superiori ad alti regimi, in sintesi uno dei campi dove si può trovare qualche cavallo in più. Non sarà un collaudo rientrante nell’abitudienarietà delle prove invernali: Jacque e Serizawa dovranno verificare l’affidabilità dei componenti e della soluzione in sè, lavorando con il pensiero riposto allo stile di guida dei piloti titolari, i quali hanno richiesto (Hopkins in primis) sin dallo scorso mese di novembre un’erogazione più dolce. Una richiesta che si scontra con la ricerca della potenza massima: i tecnici Kawasaki dovranno cercare un compromesso, mettendo le mani passo dopo passo al propulsore e all’elettronica. Quando debutterà il “V4 screamer” Kawasaki in gara? Una decisione sarà presa proprio in funzione delle prove a Sepang, se i riscontri saranno positivi e l’affidabilità non una problematica sul quale lavorare nel futuro immediato.

Alessio Piana

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