MotoGP: Test Sepang Day 3, alle 16 Pedrosa al comando davanti a Lorenzo e Rossi, caduta per Marquez

Il pilota spagnolo della Honda continua a comandare la classifica dei test a Sepang

Terzo ed ultimo giorno di test a Sepang (Malesia) per i piloti della classe MotoGP. Ventisette i piloti in pista tra prototipi (con moto ufficiali e SAT), CRT e tester. Il più veloce alle ore 16 locali è ancora una volta Dani Pedrosa, pilota della Honda. Il rider di Sabadell ha girato in 2:00.100, crono di quasi mezzo secondo più veloce di quello fatto registrare nella sessione di ieri, dove era stato sempre il più veloce. Pedrosa sta continuando il lavoro di adattamento al nuovo limite di peso che sembra rallentarlo in frenata.

Il vice-campione del mondo precede di 329 millesimi il connazionale della Yamaha Jorge Lorenzo, che come Pedrosa ha ottenuto il suo giro migliore al quarto passaggio. Lorenzo ieri si era detto soddisfatto del lavoro fatto dagli uomini della casa dei Tre Diapason, anche se c’era ancora da lavorare sul setup e su nuovi particolari della M1 2013.

Il maiorchino è davanti al ritrovato Valentino Rossi, che una volta tornato in sella alla sua amata M1 è subito tornato competitivo. Il nove volte campione del mondo è infatti a soli 113 millesimi dal suo team-mate e le fatiche e i dubbi dei due anni in Ducati sembrano del tutto svaniti. Grandi sorrisi ai box e la consapevolezza di avere un mezzo che potrò portarlo a lottare per il mondiale. Certo la concorrenza è agguerritissima, ma sapere di avere una moto al Top è una bella boccata d’ossigeno per il pesarese che precede nella lista dei tempi il rookie Marc Marquez.

Proprio Marquez che è quarto con il crono di 2:00.636 ha “assaggiato” per la prima volta l’asfalto con la MotoGP. Lo spagnolo ha perso l’anteriore della sua Honda RC213V che come potete vedere dalla foto qui sotto riportata è abbastanza “conciata”. Il due volte campione del mondo è comunque risalito in sella alla seconda moto per continuare i test.

La Honda RC213V di Marc Marquez dopo la caduta a Sepang

Dietro a Marquez troviamo la prima moto SAT, la Yamaha del Team Tech 3 di Cal Crutchlow, sempre molto veloce. Il pilota britannico è a poco più di sei decimi da Pedrosa e a soli 98 millesimi dal tempo fatto segnare da Marquez. Crutchlow precede le Honda dei team esterni di Stefan Bradl (Team LCR) e Alvaro Bautista (Team Gresini, unica Honda ad utilizzare sospensioni Showa e freni Nissin) e il team-mate Bradley Smith, che accusa circa due secondi di distacco dalla vetta. Smith (rookie così come Marquez che però dispone di una moto ufficiale) precede le prime due Ducati, quelle del Team interno di Nicky Hayden e Andrea Dovizioso, che rispetto a ieri perdono in termini cronometrici allungando il proprio distacco dalla vetta di circa mezzo secondo.

Da segnalare che Dani Pedrosa termina qui il test (non parteciperà alle ultime due ore). Il pilota spagnolo non era infatti alla ricerca della migliore prestazione cronometrica e avendo provato tutto quello che c’era da provare ha deciso di fermarsi. Non ha invece preso parte all’ultimo giorno di test Ben Spies, che accusa ancora dolore alla spalla.

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4 commenti
  • stefanuccio ha detto:

    e mi ricordo di tutte le risate cattive che ci avete fatto addosso, tutte le offese al pilota, ai meccanici, e alle persone che credono in lui.
    ora dopo 2 giorni siamo a 0,1 da lorenzo, mi sà che non capite una beata cippa di moto, o vi ostinate a negare l’evidenza.

    1. testoner ha detto:

      ahahah. non dico altro. mi basta quello che hai scritto….

  • Ronnie ha detto:

    Speriamo che la Honda smetta di sviluppare e migliorare e che le Yamaha invece migliorino almeno un po’, più delle Honda, perché Pedrosa sta andando forte molto forte, considerando che non stavano cercando il tempo.

    Sia Pedrosa che Lorenzo hanno fatto il tempo al quarto giro, dei rispettivamente 44 e 60 che hanno fatto, quindi c’è ancora un ampio margine di miglioramento.
    Se ci fosse ancora Stoner avremmo capito meglio qual’è il limite della Honda sul giro secco; forse così anche Pedrosa Lorenzo e Rossi si sarebbero spremuti di più.
    Così invece se la sono “presa comada” e hanno speso molto più tempo a provare le diverse configurazioni e sviluppi.
    Di sicuro già oggi potrebbero scendere sotto 1.59 con pneumatico di mescola morbida.
    Oltretutto Sepang è una pista molto lunga con lunghi rettilinei, dove la potenza conta, bisognerà capire effettivamente quale sarà la differenza di prestazioni in gara, perché di sicuro sul giro secco possono tutti usare più potenza mentre in gara con il limite di carburante le potenze raggiunte mediamente sono più basse, chissà sui consumi che andranno quest’anno Honda e Yamaha.

    1. Ronnie ha detto:

      *Intendevo che possono scendere sotto i 2 minuti sul passo del 1.59.***

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