MotoGP – Test Phillip Island Preview – Verifiche per Suzuki, Honda e Ducati
Il momento di ricercare immediate conferme dopo le prove di Sepang. Si va in Australia, tracciato di Phillip Island in Victoria a pochi kilometri dalla splendida Melbourne, dove tutti (o quasi) i team della MotoGP si sono dati appuntamento per dei test ritenuti “fondamentali”. Non la pensano così Yamaha e Kawasaki, che hanno preferito ritornare in pista il 5 febbraio a Sepang, meta ritenuta più veritiera per quanto concerne i responsi di long-run e prove comparative di pneumatici. Nella terra dei canguri troveremo le squadre di Honda, Ducati e Suzuki, con quest’ultima compagine chiamata all’ennesima riconferma dopo i tempi-monstre malesi. Le due GSV-R 800cc “Gamma 7” si sono mostrare competitive tanto sul giro singolo quanto sul passo di gara (dove solo Rossi è stato più veloce), e stando alle parole di Chris Vermeulen: “Le prove di Phillip Island per noi rappresenteranno la prova del nove: se andremo forte anche in Australia vorrà davvero dire che possiamo puntare alla vittoria sin dalla prima gara”.
Parla Vermeulen e gli fa eco un John Hopkins fresco di tempi record e accompagnato da una nuova splendida fidanzata: “Hopper” è convinto del potenziale della Suzuki, e rimanda al mittente eventuali dubbi sul reale stato di competitività del team Rizla. Discorso diverso per la Ducati, dove con Loris Capirossi si è mostrata la velocità in se della Desmosedici GP7, mentre Casey Stoner ha faticato un pò in sella alla GP7 anche se, quantomeno, non ha avuto incontri ravvicinati del terzo tipo con l’asfalto. Provare nel tracciato di casa farà sicuramente bene all’ex pilota di Lucio Cecchinello: talento e velocità non gli mancano, solo un pò di tempo per tuffarsi nella nuova realtà professionale.
Capitolo Honda. La RC212V non va. Per il momento. A Sepang i piloti ufficiali HRC, World Champion Nicky Hayden e Daniel Pedrosa, hanno lavorato quanto basta per mandare in Giappone kilometri di riferimenti telemetrici su cui studiarci sopra. Manca potenza, manca il feeling in sella per Hayden, anche se rispetto a novembre è stato un grande passo in avanti. Serve una carena più grande, la vedremo già in Australia con inoltre una erogazione del motore più “veritiera”, senza nascondersi per provare lontano dai riflettori del cronometro. In poche parole, l’esatto opposto di casa Suzuki. Staremo a vedere, da domani, a Phillip Island, si inizierà a provare quando da noi sarà notte fonda.
Alessio Piana
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