MotoGP – Test Phillip Island Day 2 – Barros si riconferma, Ducati al top
Fa impressione. L’andamento dei test invernali, così controverso, imprevisto ed imprevedibile ci lascia con le certezze del recente passato e uno spiraglio di aspettativa per alcune questioni da verificare. Il secondo giorno di prove a Phillip Island non ci conforta in questo senso, anzi, pone un nuovo rimescolamento delle carte a favore dello spettacolo. Le Suzuki, dominatrici fino a Sepang, sono indietro, anche se al box Rizla regna la serenità. La Honda mostra progressi senza nascondere, soprattutto per Nicky Hayden, i mali incurati dal debutto in pista ad oggi. In compenso abbiamo una Ducati straordinariamente competitiva sul tracciato di Victoria, con Alex Barros capace di riconfermarsi al top con il nuovo riferimento di 1’30″01 (gomme da qualifica), davanti agli ufficiali Capirossi e Stoner (Bridgestone da gara), con Pedrosa quarto a stoppare un eventuale poker Ducatista con Alex Hofmann (quinto e decisamente più a suo agio con le Bridgestone e la Desmosedici 800cc). Alla resa dei conti, insomma, chi sta messo meglio? I test non sono una scienza esatta, men che meno quelli di Phillip Island, programmati in un mese dove il maltempo regna sovrano in attesa dell’arrivo (imminente) dell’estate. L’unico responso insidacabile viene dalla straordinaria competitività delle 800cc, capaci di spazzare via anche in Australia i record precedenti sul giro ed in gara, proiettandoci così verso un best lap sotto il muro dell’1’30. Follie di un regolamento studiato dalla Federazione per mettere a freno le prestazioni esasperate delle MotoGP, che ha avuto l’effetto opposto: moto più sfruttabili, più veloci in curva, insomma, più propense ed ottimizzate verso un campionato che non propone tracciati come Daytona, il vecchio Hockenheim o Monza, ma solo qualche pista con massimo 2 rettilinei veloce (vedi Sepang, anche se in Malesia le 800cc sono già andate al pari delle 1000…). Clamorosa gaffe della Federazione e chi di dovere che ha permesso, secondo bozza MSMA, il realizzarsi di questa seconda generazione delle MotoGP. Mettere a freno le performance, adesso, è davvero una missione impossibile.
Se fossimo in un weekend di gara parleremo senza problemi di dominio. Oggi però sono “soltanto” test, prove che offrono le 4 Ducati Desmosedici GP7 ai primi cinque posti con il monopolizzarsi del podio virtuale. Alex Barros è la sorpresa che… si conferma, leader di queste prime due giornate con una moto conosciuta da poco ed una squadra, il team Pramac d’Antin, non avvezza da tempo a ritrovarsi in queste posizioni. La disponibilità delle Desmosedici al pari, per il momento, con la squadra ufficiale sono molto in questi risultati, e se a questo aggiungi delle Bridgestone da tempo il gioco è fatto. Alla Ducati va bene così: conferma della velocità e progressi della Desmosedici 800cc, in attesa di domani quando gli ufficiali Capirossi e Stoner proveranno con le “chewing gum”. Scommettiamo su di un crono attorno l’1’29 alto?
Passiamo a casa Honda. Gran parte dei problemi sono stati risolti, grazie a prove comparative tra i due piloti ufficiali (Pedrosa e Hayden) di telaio, gestione del motore e pneumatici. Lavorando insieme si risolvono i difetti di gioventù, anche se il Campione del Mondo deve ancora risolvere il dilemma della posizione in sella e di una carena troppo piccola, che sui lunghi rettilinei si fa sentire. Ancora oggi si è visto Nicky stare spesso seduto sulla RC212V con i meccanici attorno, cercando una miglior posizione di guida. Se la moto è piccola, però, non si possono fare tanti miracoli: a questo punto, giusto o sbagliato che sia, è Hayden che deve adattarsi alla RC212V…
Tra i “privati” Honda bene Marco Melandri, ancora indietro Shinya Nakano, nella media Carlos Checa e Toni Elias. Chiudiamo con la Suzuki. Nono Chris Vermeulen, tredicesimo John Hopkins. Vero: Phillip Island storicamente non è tracciato favorevole alla GSV-R. Vero-bis: non si può perdere in due giorni di prove il vantaggio accumulato tra Valencia, Jerez e Sepang. A proposito, ma la Suzuki aveva davvero un vantaggio sulla concorrenza, o sono i soliti “misteri” della scienza inesatta dei test invernali?…
MotoGP Test Phillip Island – Mercoledì 31 gennaio 2007 – I tempi del Day 2
01- Alex Barros – Ducati Desmosedici GP7 – 1’30.01
02- Loris Capirossi – Ducati Desmosedici GP7 – 1’30.34
03- Casey Stoner – Ducati Desmosedici GP7 – 1’30.39
04- Daniel Pedrosa – Honda RC212V – 1’30.45
05- Alex Hofmann – Ducati Desmosedici GP7 – 1’30.60
06- Nicky Hayden – Honda RC212V – 1’30.61
07- Marco Melandri – Honda RC212V – 1’30.74
08- Carlos Checa – Honda RC212V – 1’30.84
09- Chris Vermeulen – Suzuki GSV-R 800cc – 1’31.19
10- Shinya Nakano – Honda RC212V – 1’31.35
11- Toni Elias – Honda RC212V – 1’31.40
12- Kenny Roberts Jr – KR Honda KR212V – 1’31.55
13- John Hopkins – Suzuki GSV-R 800cc – 1’31.65
Alessio Piana
Le Foto dei Test a Phillip Island
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