MotoGP – Test Jerez Day 2 – Rossi Vs Pedrosa, il duello del 2007?
In una splendida giornata di sole (e anche domani il tempo dovrebbe tenere) al Circuito di Jerez de la Frontera si sono celebrati i crono straordinari delle 800cc in Andalusia. Valentino Rossi e Daniel Pedrosa al top, Yamaha Vs Honda, ancora una volta. Lo scontro atteso del 2007 offre subito le prime scintille, con Valentino combattivo, veloce e concreto con una M1 800cc lungi dall’essere definitiva, ed un Dani Pedrosa il pilota più costante e, nonostante un braccio appena operato, ampiamente soddisfatto di come stanno andando le cose. Risulta difficile capire chi sta messo oggettivamente meglio, anche a causa di transponder che oggi a Jerez hanno fatto un pò le bizze, concedendo a tratti tempi ai confini della realtà. Di sicuro la Honda non è al 100 % per propria volontà, mentre in Yamaha sembrano replicare la strategia del 2004: andar forte da subito per costringere gli avversari a correre sotto pressione, a mostrare subito il proprio potenziale. Perchè la MotoGP del 2007, tra varie incognite complice il nuovo regolamento 800cc, sarà una lotta. Di nervi, in primis.
La Honda lavora passo dopo passo
Ieri, a fine di una lunga (per Pedrosa) giornata di prove è stato interessante cronometrare il briefing tecnico al box HRC: 1 ora e mezza. Emblema di una RC212V non ancora a.. regime e sfruttata a pieno, per politica aziendale, perchè onestamente il rivoluzionario progetto “V4 800” deve trovare tutte le certezze in affidabilità per poter dare davvero il massimo. D’altronde i volti dei tecnici HRC mostrano tutt’altro che preoccupazione, e Daniel Pedrosa, così come i “clienti” Melandri e Nakano, sono a dir poco sorpresi e soddisfatti del feeling trovato con la RC212V. L’opinione di molti è semplicistica: non sono dei lungagnoni, ci stanno a pennello in sella alla mini-RCV, gli altri avranno difficoltà. Come fosse questo il punto focale dei tempi positivi, ma non da schiacciavversari. Come se fosse, oggettivamente, un problema per la casa che fino a prova contraria ha vinto tutto quel che c’era da vincere nel 2006, e anche solo a guardare la RC212V si capisce che indubbiamente è la favorita assoluta anche per la prossima stagione.
Confusione telaistica per la Suzuki
Sia chiaro, la 800cc di Suzuki è una signor moto. Forse, ed è stato il dubbio che avevamo lanciato in quel di Sepang, è che con un pò di novità tecniche provate in una sola volta i tecnici di Hamamatsu sarebbero andati in confusione. Per la cronaca, rispettando le opinioni dei propri piloti Hopkins e Vermeulen, sono stati portati qui a Jerez due differenti telai: uno che assomiglia tanto a quello della 1000 sulla quale si trova più a suo agio il californiano, il secondo inedito con cui è andato a meraviglia in Malesia Vermeulen. A questo si aggiungono tre configurazioni di motore e gli sviluppi delle coperture Bridgestone: ora non tutto si può provare in una sola giornata, e la storia delle due ruote insegna che la semplicità è la base per puntare a qualcosa di buono nelle competizioni. Ad ogni modo la Suzuki, per il momento, rispetta le attese, anche se da qui a Losail la strada è lunga, lunghissima.
Ducati si concentra sull’elettronica
Solite infinite novità by Bridgestone, in più qualche inedita soluzione a livello di elettronica. La Ducati oggi, non cercando (e allo stesso tempo non trovando) i tempi a sensazione, si è concentrata sul software elettronico della Desmosedici GP7, grazie alla presenza di Capirossi, Guareschi e tutto sommato anche di Alex Barros, al debutto con la 800 Ducati. C’è anche Casey Stoner, che ha dato, stando alle parole degli uomini in Rosso, delle indicazioni importanti per delle sensazioni “fuori dal comune”. D’altronde il talento dell’australiano non si discute, nè tantomeno la scelta Ducati di puntare sull’uomo sfascia-carene. Lo dimostrano i primi crono raffrontati a quelli di Capirossi, dove Casey fa la voce grossa regalando mezzo secondo all’imolese. D’altronde sono solo test, e si sa, Loris da diversi anni a questa parte lavora per due.
Ilmor, non ci siamo
La domanda sorge spontanea: ma Garry McCoy, dov’è? A vedere i tempi della Ilmor qui a Jerez, raffrontandoli con le prestazioni dell’australiano King dello Sliding a Valencia c’è da rabbrividire. La X3 dell’accoppiata Illien-Suter non ha mostrato segni di miglioramento, anzi, ha peggiorato il proprio rendiconto ritrovandosi diversi secondi dietro le migliori 800cc, peggio addirittura di alcune 250. Sarà colpa di una moto non competitiva, o Jeremy McWilliams ed Andrew Pitt, con tutto il rispetto, non sono i volti giusti per poter mostrare il potenziale di una moto a cui sembrava mancar tutto tranne la competitività (relativa) al Cheste? Non si sa, o meglio, un’idea un pò tutti se la son fatti, e non sarà l’inglesino Chaz Davies, domani in sella alla X3 dopo un’infinita e travagliata carriera in due-e-mezzo, a risolvere i problemi.
MotoGP Test Jerez – Day 2 – I tempi
01- Valentino Rossi – Yamaha YZR M1 800cc – 1’40.688 (82 giri)
02- Daniel Pedrosa – Honda RC212V – 1’40.799 (61 giri)
03- Colin Edwards – Yamaha YZR M1 800cc – 1’41.186 (48 giri)
04- John Hopkins – Suzuki GSV-R 800cc – 1’41.205 (60 giri)
05- Chris Vermeulen – Suzuki GSV-R 800cc – 1’41.619 (56 giri)
06- Casey Stoner -Ducati Desmosedici GP7 – 1’41.702 (43 giri)
07- Loris Capirossi – Ducati Desmosedici GP7 – 1’42.244 (27 giri)
08- Marco Melandri – Honda RC212V – 1’42.469 (52 giri)
09- Shinya Nakano – Honda RC212V – 1’42.528 (63 giri)
10- Alex Barros – Ducati Desmosedici GP7 – 1’43.182 (63 giri)
11- Tadayuki Okada – Honda RC212V – 1’43.316 (59 giri)
12- Vittoriano Guareschi – Ducati Desmosedici GP7 – 1’44.449 (49 giri)
13- Jeremy McWilliams – Ilmor X3 – 1’45.265 (27 giri)
14- Andrew Pitt – Ilmor X3 – 1’47.110 (35 giri)
Alessio Piana
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