MotoGP – Test IRTA Barcellona FP2 – Rossi stermina gli avversari

MotoGP – Test IRTA Barcellona FP2 – Rossi stermina gli avversariMotoGP – Test IRTA Barcellona FP2 – Rossi stermina gli avversari

Ci hanno provato, gli illusi. Hanno dato il massimo, gli inseguitori. Forse non se la sono presa, alla fine delle prove. Valentino Rossi nel secondo giorno di Test IRTA a Barcellona ha sterminato la concorrenza. Dopo le sporadiche apparizioni in testa di Nakano e Checa, il fenomeno è arrivato al suo 64° giro, ha segnato 1’42″477, ciao a tutti, non potete farci niente: sono troppo forte. Forte lui, la squadra, la Yamaha, deboli e impotenti gli altri. Incredibile da dirsi, ma è così. Il fattore umano-Valentino ha portato in vetta al mondo gli altri volti del box Yamaha Camel, formando così una squadra vicina alla perfezione. Diciamo vicina, perchè al momento perfetta è la nuova M1, perfetto è l’abbinamento con le nuove Michelin, manca solo il responso delle gare. Sarà solo una formalità? Sarà la voglia di Valentino di chiudere in anticipo i giochi per dedicarsi ad altro (quella macchinetta broom broom rossa rossa?). Sarà.

Valentino con semplicità innata si ritrova in testa, e manca solo una cosa per chiudere la perfezione citata in precedenza: vederlo condurre la propria M1 allo stesso modo della RC211V nel 2003. Come un giocattolo, con un traverso a destra, una pennellata a sinistra, virgole nere per siglare il proprio dominio. Manca questo, e ci siamo. Stupendo.
La superiorità di Valentino e la Yamaha trainano anche lo sviluppo Dunlop: Checa oggi è secondo, quasi incredibile, impossibile da credere pensando alla situazione degli ultimi anni dei gommisti con camicia giallonera. La M1 è troppo semplice da guidare che Carlos deve solo dedicarsi a sistemare le proprie scarpette. E pensare che fino a un mesetto scarso era ancora a piedi, a proposito di scarpe…

Grande Kawasaki, disastro Honda

Lo avevamo detto e lo ribadiamo: Rossi a parte, occhio per la vittoria della BMW a Shinya Nakano. In condizioni qualifica lui, la Kawasaki e Bridgestone sono avversari temibili. Lo conferma il terzo tempo odierno a 768 millesimi dal Dottore, la sesta posizione del debuttante De Puniet (francese, dunque “Chapeau”), e i sorrisi di Harald Eckl e compagnia. Sorrisetti da tramutare in facce perplesse per il ritmo gara: qui non ci siamo. Stesso dicasi per Suzuki (bene Hopkins settimo, incommentabile X-Files Vermeulen) e Ducati, dove Gibernau salva il carrozzone con un quinto tempo ma (udite udite) a 1 secondo e 3 da Valentino. 1″307. Alla faccia…

Sì d’accordo, ma se loro non son messi bene, cosa dovrebbero pensare in casa Honda? Hayden è arrivato a 102 giri (205 in due giorni) percorsi, diventando così “Iron Mhayden” al posto di “Kentucky Kid”, Grandissima soddisfazione, bellissimo, peccato sia l’unica. La nuova RCV non va, è una tragedia a due ruote, il talento di Pedrosa non viene messo in condizione di esprimersi, Melandri è dispero, Elias irriconoscibile, si salva solo Tamada che, guarda caso, è quello che prova di meno. La causa è sempre la solita: l’adattamento alle Michelin che definirsi “poco ottimale” è un eufemismo. Buonasera a tutti, sveglia: stiamo parlando della casa motociclistica numero 1 al mondo, con 600 dipendenti dediti esclusivamente al progetto MotoGP, 24 ore su 24. Cioè, incredibile, non vengono neanche al sottoscritto scribacchino le parole giuste per descrivere la situazione Hondista. Forse ne basta una: tragedia.

Melandri e Capirossi in difficoltà

Dodicesimo e tredicesimo, e per rispetto del loro curriculum preferiamo non scrivere il loro distacco cronometrico da Valentino Rossi. Melandri e Capirossi sono in difficoltà a Barcellona, o meglio, sono in una crisi non dipesa da loro ma dall’attuale situazioni delle loro moto (e gomme). Attesi protagonisti della stagione, recordman a Sepang, sono in un sofferente limbo. Senza Biaggi, senza loro due competitivi, chi sarà l’avversario più diretto di Valentino? Edwards? Checa? O mio Dio…

Domani si vince la macchinetta

Chiudiamo il report dandovi appuntamento a domani. Due turni di libere, poi dalle 14.00 la “Qualifica” dove il migliore vince una BMW Z4 M. Pardon, le prove dove Rossi si porterà a casa la BMW. A meno di Chewing Gum Bridgestone, di un Nakano superstar, di un Checa baciato da non so cosa, di Edwards che manometterà ai box la M1 di Valentino. Ci tocca sperare in questo…

Test IRTA Barcellona – MotoGP FP2 – 4 marzo

01- Valentino Rossi – Yamaha – 1’42.477
02- Carlos Checa – Yamaha – + 0.665
03- Shinya Nakano – Kawasaki – + 0.768
04- Colin Edwards – Yamaha – + 0.911
05- Sete Gibernau – Ducati – + 1.307
06- Randy De Puniet – Kawasaki – + 1.370
07- John Hopkins – Suzuki – + 1.493
08- Nicky Hayden – Honda – + 1.552
09- Makoto Tamada – Honda – + 1.769
10- Daniel Pedrosa – Honda – + 1.892
11- Kenny Roberts – KR Honda – + 1.930
12- Marco Melandri – Honda – + 2.035
13- Loris Capirossi – Ducati – + 2.104
14- Chris Vermeulen – Suzuki – + 2.524
15- James Ellison – Yamaha – + 3.011
16- Josè Cardoso – Ducati – + 3.105
17- Toni Elias – Honda – + 3.305
18- Alex Hofmann – Ducati – + 3.708
19- Vittoriano Guareschi – Ducati – + 5.728

Alessio Piana

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in MotoGP

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati