MotoGP – Test Irta Barcellona day 2, buon passo per Gibernau e Melandri

I piloti del Team Telefonica Movistar Honda MotoGP sono stati ancora una volta tra i protagonisti della seconda giornata di test ufficiali sul circuito di Barcellona.
Le gomme da qualifica sono rimaste nei box perché l’obiettivo rimane quello di preparare la base migliore per il campionato 2005.
Sete Gibernau ha continuato a provare diverse soluzioni, inanellando un totale di 72 giri. Il pilota spagnolo ha girato per l’intera giornata su un passo molto alto ed è stato l’unico a girare su 1’42” per tre giri consecutivi.
Marco Melandri continua a crescere e a sorprendere. Il giovane pilota italiano si è dimostrato veloce e costante. È stato il primo pilota della giornata a scendere sotto 1’43, 1’42”926 il suo miglior tempo, il quarto della giornata.

Sete Gibernau (1’42”796, 72 giri)

“Sono molto soddisfatto del livello raggiunto in questo pre-campionato. Sono stati giorni di lavoro molto intenso, abbiamo provato cose diverse, che ci confermano che stiamo procedendo nella giusta direzione. Sono molto concentrato nel mio lavoro con la priorità di creare la migliore base per il mondiale 2005.Oggi non abbiamo usato gomme da qualifica perché sto lavorando in funzione del campionato. Domani mattina infatti vorrei effettuare una simulazione di gara per trovare la moto più adeguata per il primo GP. La super pole di domani sarà sicuramente un bello spettacolo ma non è la mia priorità”.

Marco Melandri (1’42”926, 74 giri)

“Ieri siamo partiti con la base che avevamo in Qatar senza effettuare modifiche. Oggi abbiamo fatto dei piccoli cambiamenti, migliorando la sensazione positiva registrata ieri. Domani mattina vorrei effettuare una simulazione di gara perché la mia priorità resta quella di prepararmi bene per la gara. Una volta che ho creato una buona base ed ho un buon ritmo, verrà anche il giro veloce. Fino ad oggi ho provato la gomma da tempo solo a Sepang ma era ancora prematuro. Domani, durante le qualifiche, farò del mio meglio ma senza fissarmi troppo perché quello che conta al momento è il lavoro per la gara.”

Gresini Racing