MotoGP Silverstone: Andrea Dovizioso “Peccato per la caduta”

Il forlivese della Ducati finisce a terra nella sua centesima gara nella MotoGP

MotoGP Silverstone: Andrea Dovizioso “Peccato per la caduta”MotoGP Silverstone: Andrea Dovizioso “Peccato per la caduta”

Andrea Dovizioso ha chiuso il GP di Gran Bretagna con una caduta a due giri dalla fine quando era in ottava posizione. Il pilota forlivese della Ducati che qui partiva per la centesima volta in MotoGP, ha perso l’avantreno della sua GP13 mentre era in lotta con il team-mate Nicky Hayden e il pilota di casa Bradley Smith. A lui il microfono.

“La caduta è stata un vero peccato, perché stavo adottando una buona strategia. Nicky ed io abbiamo spinto davvero tanto per stare con Smith per tutta la gara. Stavo cercando di arrivare all’ultima curva con un po’ di margine su di loro, ma ho perso l’avantreno in un punto assolutamente inaspettato, alla curva dodici. Li ero molto veloce, e mi sentivo sicuro. Credo di non aver fatto niente di particolare, forse ero un po’ più veloce del solito, ma guidando sempre al limite mi si è chiuso l’avantreno. Mi dispiace molto perché potevo ottenere l’ottava posizione e l’avevo raggiunta, ed era il massimo che potevamo fare questo weekend. Ho perso un po’ di punti in campionato e mi dispiace molto per la squadra.”

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3 commenti
  • AndreaG ha detto:

    Lavoro, lavoro, lavoro!!!
    E possibilmente nella giusta direzione.
    E comunque ho questo prurito che mi dice che a Bologna ancora siano nel limbo… davvero, secondo me è ora di iniziare a lottare per il 4-6 posto, o l’ anno prossimo si è punto e a capo.
    FORZA DUCATI ECCHECAZZ’!!!!!!!!

  • Lyon66 ha detto:

    Purtroppo, mi sa che il tuo prurito sia ben giustificato: cambiano i piloti ma i problemi rimangono sempre e sono gli stessi.

    Se non si fanno dei cambiamenti radicali la rossa farà ancora fatica per tanto tempo.

    Spero vivamente di no ma… credo anch’io che siano nel limbo e sempre più vischioso.

    Chissà, magari con un pilota stunt-man come Cal due-tre decimi li recuperano in pista e il resto???

  • ligera ha detto:

    Inserisco qui le risposte perchè così risulta più corto (all’occhio di chi guarda) l’intervento.

    X Andrea G

    Purtroppo non credo che la tua impressione sia errata, anche se altre volte in Ducati non è trapelato nulla mentre, al contrario, si preparavano grosse novità (anche se non sempre positive).

    Del Torchio e il suo “amichetto del cuore”, dopo la cessione all’Audi, sono andati a fare danni in Alitalia, il “gobbo”, Gobmaier non ha fatto nulla di rilevante prima (in BMW SBK) e non sembra stia facendo nulla neppure qui. Preziosi (aimè) se ne è andato con tutte le ragioni ed era l’unico, secondo me, che avrebbe avuto le capacità per fare qualcosa di nuovo a breve termine.

    In Ducati si sta vivendo il periodo più cupo della loro “rinnovata” esperienza, l’unica cosa da fare è solo quella di attendere, non escono notizie, non si sa nulla e pensare che siano completamente fermi questo non lo voglio neppure pensare.

    Tempo fa si vociferava di un motore più compatto e più leggero di quello attuale, ma poi non se ne è saputo più nulla.

    L’unica notizia che sto attendendo, è quella di sapere quale ingegnere approderà in Ducati (magari convincessero Dall’Igna, ma non ci spero troppo), ormai credo sia palese pure ai crucchi dell’Audi che il loro compatriota è un…….Non aggiungo altro al riguardo.

    Ormai, la speranza di qualche novità davvero utile, arriverà, se arriverà a fine campionato, poi se ne riparlerà l’anno prossimo. Per quest’anno non rimane che soffrire di questi miseri risultati, con la speranza di qualche gara bagnata, anche se, ne Dovizioso, ne Hayden si sono dimostrati dei mostri sotto la pioggia.

    X Lion66

    E’ facile come sparare sulla Croce Rossa vero?

    Noi Ducatisti, a stagioni pessime, ci siamo già abituati da quando il tuo idolo è approdato a Borgo Panigale.

    La Ducati aveva già cambiato radicalmente l’approccio alle moto, anche se tanti di voi sostengono ancora che siano rimasti ancorati al passato. Sappiamo bene entrambi che con gomme di diversa configurazione, probabilmente molti mali della Ducati sarebbero limitati, ma tant’è, ci si deve adeguare.

    Questa nuova configurazione, in queste condizioni ha limiti evidenti e non so quanto Cal possa aggiugere di suo, è certamente un ottimo pilota, ma non lo reputo più performante di Dovizioso, magari solo un pò. L’unica cosa che posso dire attualmente è che è divenuto indispensabile un pilota in grado di sopperire al sottosterzo cronico della moto, con un diverso stile di guida, diverso da quelli visti sin qui.

    Vale doveva rendere (oltre che vincente) la moto fruibile da molti piloti. Possiamo tranquillamente dire che non c’è riuscito, o meglio, c’è riuscito rendendo la Ducati una moto mediocre, così tutti i piloti che ci salgono sopra riescono a girare coi medesimi tempi, anche se tempi ridicoli in confronto a quelli dei primi.

    Ai tempi, Preziosi faceva la moto e i piloti la guidavano, dicevano cosa si doveva migliorare e Preziosi lavorava in tal senso.
    Con Vale, le cose sono cambiate (benchè molti si ostinino a dire il contrario).
    Vale (o meglio Burgess e Vale), indivuati i problemi, hanno anche deciso il tipo di intervento che volevano, ad esempio, al motore che ritenevano troppo “scorbutico”, è stato aggiunta una massa all’albero (adesso non sono sicurissimo dell’intervento che hanno svolto, ma pensate a cosa vuole dire per un motore e poi alcuni si lamentano dell’aggiunta di 4 Kg di zavorra l’anno scorso), senza minimamente pensare ad intervenire con l’elettronica.
    Perchè scrivo ciò, perchè questo è stato lo stesso intervento che Vale aveva richiesto ai tempi del primo approdo in Yamaha (non ho in mente l’anno preciso).
    Continuo a scrivere di questi interventi disastrosi per le potenzialità della moto, perchè ne ho fin sopra i capelli di tifosi Tavulliani che continuano a fare provocazioni in un momento di evidente crisi nera per la Ducati, perciò mi piace ricordare al “popolo giallo”, che parte del merito di questo “splendido” momento, deve essere attribuito anche al loro idolo.

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