MotoGP – Shanghai QP1 – Il momento di Pedrosa e del disastro-Rossi
In qualche modo bisogna riflettere del perchè, delle modalità di tutto questo. Sì, non è particolarmente corretto prender quel che passa per il convento, goderlo fino all’ultimo sorso e vivere un sabato mattina estasiante, con Daniel Pedrosa in pole position. Si può parlare di cambio generazionale, e nessuno può contraddire questa teoria: Capirossi e Jerez a parte, è stato un susseguirsi, non troppo casuale, di qualifiche conquistate dai debuttanti. Stoner a Losail, Vermeulen a Istanbul, oggi Pedrosa in quel di Shanghai, nella nazione della Grande Muraglia. Insomma, manca solo De Puniet all’appello, e abbiamo fatto tredicissimo. Che bella MotoGP, che volti nuovi ai posti dei soliti noti, che ventata di gioventù in una categoria che per un decennio si è fossilizzata sulle stesse persone. E’ il 2006 il terzo millennio per il motociclismo, con Pedrosa che oggi, quasi sottovoce, senza dimostrarsi minimamente soddisfatto per questa impresa, ha conquistato una pole position che lo porta anche nell’albo d’oro di qualcosa d’importante della classe regina.
Già, Pedrosailfenomeno, tutto attaccato, imbattuto da tre anni a questa parte, e oggi il mondo intero capisce il perchè. Perchè Dani non si è lasciato prendere dal panico di una qualifica che più difficile non si può: pioggia a metà sessione, pista asciutta (grazie all’asfalto super-drenante del tracciato ideato da Hermann Tilke) dopo 7 minuti, finale normale tra chewing gum e tempi che si rincorrono. Lui ha mantenuto la concentrazione per battere un straordinario Hopkins secondo con la Suzuki e Colin Edwards, terzo nonchè àncora di salvezza in casa Yamaha, per una prima fila, nuovamente, inedita.
Sì, perchè gli altri sono indietro. Nakano buon quarto seguito da Hayden, Gibernau (migliore prima dell’avvento della pioggia), Stoner, Melandri, De Puniet e Capirossi. E Valentino? Tredicesimo, senza voler parlare, in evidente difficoltà. Un disastro dal quale è difficile spiegare il perchè. Se Edwards assicura che “Progressi sono stati fatti”, Rossi passa dalle performance ottimistiche di ieri a un piazzamento dove è difficile, ma non impossibile, rimontare.
Bisogna capire il perchè di questa situazione, e lo devono fare solo gli uomini in giallo. A noi il compito di capire il motivo di queste pole position dei debuttanti: Pedrosa, Vermeulen, Stoner, invertendo la macchina del tempo. Non è che il talento passa sopra ogni difficoltà?…Perchè, trovandone immediatamente il suo perchè…
MotoGP – Shanghai Qualifiche – I tempi
01- Daniel Pedrosa – Honda – 1’59.009
02- John Hopkins – Suzuki – + 0.364
03- Colin Edwards – Yamaha – + 0.374
04- Shinya Nakano – Kawasaki – + 0.561
05- Nicky Hayden – Honda – + 0.565
06- Sete Gibernau – Ducati – + 0.630
07- Casey Stoner – Honda – + 0.881
08- Marco Melandri – Honda – + 1.005
09- Randy De Puniet – Kawasaki – + 1.035
10- Loris Capirossi – Ducati – + 1.069
11- Makoto Tamada – Honda – + 1.167
12- Chris Vermeulen – Suzuki – + 1.295
13- Valentino Rossi – Yamaha – + 1.711
14- Carlos Checa – Yamaha – + 2.043
15- Toni Elias – Honda – + 2.266
16- Alex Hofmann – Ducati – + 2.963
17- James Ellison – Yamaha – + 3.079
18- Kenny Roberts Jr – KR Honda – + 3.302
19- Josè Cardoso – Ducati – + 3.939
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