MotoGP – Shanghai QP1 – Che pole per Edwards, prima fila con Rossi e Stoner

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Quattro Gran Premi, una conferma: le Qualifiche rappresentano il momento più emozionante del weekend. Non fa eccezione la sessione odierna, con gli ultimi 25 minuti vissuti tirando il fiato, tra improvvisati rodei, scivolate di ogni genere e tipo, spericolate peripezie e tempi record. A quest’ultima voce collochiamo il nome di Colin Edwards, poleman per la terza volta in carriera nella MotoGP grazie al strepitoso 1’58″139, ottenuto nel finale con un giro davvero eccellente. Il “Texas Tornado”, che in Superbike di pole se n’era portate a casa ben 15, torna davanti a tutti dopo esserci riuscito lo scorso anno a Le Mans e Donington Park. Altri tempi, altra vita: all’epoca ufficiale Yamaha, oggi “girato” al team Tech 3. Doveva essere una stagione di pre-pensionamento prima di tornare a correre in America nel rivoluzionario nuovo campionato “Daytona Superbike”, Edwards non la pensa così: vuole restare nella top class del motociclismo, lo ha dimostrato oggi con un’incredibile prestazione. Un giro esemplare con la Yamaha YZR M1 giallo-blu gommata Michelin, abbinamento sempre in pole quest’anno contando le tre arpionate da Losail a Estoril da Jorge Lorenzo. Colin Edwards ride e sorride, medesimo stato d’animo di Hervè Poncharal, titolare del Team Tech 3 che ha patito le pene dell’inferno in questi anni con le Dunlop e oggi può gioire grazie al bi-campione del mondo Superbike.

Edwards dimostra la competitività Yamaha, sincerata anche dalla seconda piazza di Valentino Rossi, primo tra i Bridgestone e staccato di 355 millesimi dall’amico ed ex-compagno di squadra. Rossi ha dalla sua un passo convincente, mostrato anche da Casey Stoner, terzo a chiudere la prima fila, e Daniel Pedrosa, forse il più veloce con coperture da gara in questa sessione, sempre sotto il 2’00, non in grado di ripetersi con le Michelin da qualifica complice anche un pesante errore nel primo tentativo. E’ accaduto praticamente lo stesso a Jorge Lorenzo, ma la sua quotidianità a Shanghai è di tutt’altra vita: il maiorchino è riuscito a ottenere una quarta piazza da lasciare tutti con gli occhi spalancati, considerando lo stato fisico ed i rischi che si è preso. Prima un “rodeo” che dimostra che l’elettronica non è la panacea di tutti i mali; in seconda battuta un pericoloso dritto, salvo rientrare ai box, chiudere la visiera e ripartire verso una seconda fila da antologia.

Jorge Lorenzo da applausi, da condividere con Loris Capirossi, capace di portare la Suzuki in sesta posizione in griglia davanti a James Toseland (che sembra aver finalmente appreso i segreti del tracciato di Shanghai) e al compagno di squadra Vermeulen. A seguire un tris di piloti scivolati nel proprio secondo tentativo con le “chewing gum”: De Puniet, Hayden (che corsa per prender la seconda moto ai box!) e Andrea Dovizioso, il quale ha perso l’anteriore proprio nei minuti iniziali della contesa. Cadute anche per Nakano e Hopkins, preceduti in griglia da Marco Melandri i cui progressi sono minimi in qualifica, evidenti in proiezione gara, dove era addirittura vicinissimo a Casey Stoner attorno a metà sessione con gomme rodate. Domani una gara importante per tutti, spettacolare sulla carta, imprevedibile considerando le condizioni metereologiche. Pioggia attesa per una percentuale dal 60 all’80 %, quanto basta per cancellare due giorni di prove e riferimenti sul passo in grado di prospettare la “solita” lotta a tre, con Stoner, Rossi e Pedrosa protagonisti.

Alessio Piana

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