MotoGP – Shanghai – Il giovedì dei piloti


Di notizie da Shanghai ce ne sono ben poche. C’è il ritorno della Benelli in 250, con delle Aprilia rimarchiate ed acquistate dalla nuova proprietà cinese Qiangjiang, ci sono poi le aspettative di Dorna e degli organizzatori, che prevedono un numero di spettatori sugli spalti vicino alla Formula 1. Programmi ambiziosi per un weekend che preannuncia pioggia per tutti i giorni, tanto per gratificare chi non può competere per il successo in condizioni “normali” e mandare in crisi chi ha effettivamente bisogno di capire il proprio stato di competitività.
Uno fra questi, naturalmente, è Valentino Rossi, placcato dalla stampa nella press conference di rito, con disperazione degli altri “invitati” (Melandri, Hayden, Vermeulen, Nakano) che passano decisamente nel dimenticatoio. Rossi ha parlato di tutto e anche di più, con alcune escursioni calcistiche in merito alle intercettazioni telefoniche che vedono protagoniste Luciano Moggi…
“Con questa situazione per me che sono interista le cose si mettono bene: vorrà dire che avremo piu’ possibilita’ di vincere qualcosa nei prossimi campionati”
Chi vi scrive è Juventino, per cui doverosamente sono costretto a replicare: Dottor Rossi, silenzio please. Parliamo piuttosto del suo presente in Yamaha…
“Abbiamo bisogno di fare kilometri sull’asciutto, per cui mi auguro che la pioggia non si presenti domenica. L’anno scorso è stata una vittoria inaspettata, vinsi qui la prima gara con la Yamaha sotto la pioggia… La pista non è particolarmente divertente, è più adatta alla Formula 1, ma d’altronde se dobbiamo correre qui corriamo…”
Riguardo ai giovani (Stoner, Pedrosa, Elias) che stanno andando fortissimo, spera che restino indietro in gara e in classifica, anche se adesso è lui a inseguire. E, forse, Shanghai non è il posto adatto per recuperare. Chissà…
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