MotoGP Sachsenring: Marquez fa sue anche le FP2, bene Iannone, terzo con la Ducati

Il campione in carica ha preceduto Smith e Iannone, Rossi è settimo, mentre Dovizioso è decimo

MotoGP Sachsenring: Marquez fa sue anche le FP2, bene Iannone, terzo con la DucatiMotoGP Sachsenring: Marquez fa sue anche le FP2, bene Iannone, terzo con la Ducati

MotoGP 2015 GP Germania – Così come successo in Moto3, dove Danny Kent è stato il più veloce in entrambe le sessioni, anche Marc Marquez si è confermato il più veloce nelle FP2 del Sachsenring, giro di boa del motomondiale 2015 e teatro del Gran Premio di Germania.

Il campione in carica della Honda ha fatto segnare il crono di 1:21.621, che gli ha permesso di battere la sorpresa della giornata, la Yamaha del britannico Bradley Smith, staccato dallo spagnolo di 0.119s.

Molto bene Andrea Iannone, che dopo un inizio in salita ha portato la Ducati Desmosedici GP15 in terza posizione, a soli 0.203 da Marquez. Una bella iniezioni di fiducia, soprattutto per gli uomini in “rosso”, che dopo due gare difficili hanno bisogno di risalire la china.

Il pilota di Vasto è davanti alla Yamaha di Jorge Lorenzo, alla Honda di Dani Pedrosa e alla Suzuki di Aleix Espargarò. I tre spagnoli precedono il leader della classifica iridata Valentino Rossi, settimo a 0.538s dalla vetta.

La Top Ten è chiusa dalla Honda Factory di Scott Redding, dalla Ducati del Team Pramac di Yonny Hernandez e da quella (la GP15) di Andrea Dovizioso, che ha incontrato qualche difficoltà in più del previsto.

Danilo Petrucci con la seconda Ducati del Team Pramac è quindicesimo, poco sotto al secondo di distacco da Marquez, esattamente 0.925s. Alvaro Bautista con l’Aprilia è diciottesimo, mentre il sammarinese Alex de Angelis con la ART dello Iodaracing è ventunesimo, davanti ad Aoyama (caduto senza conseguenze), ai fratelli Laverty (con Eugene davanti a Michael) e a Claudio Corti, che qui sostituisce l’infortunato Stefan Bradl.

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MotoGp Prove Libere 2 Mugello - GP Italia - I tempi


Pos Num Pilota Moto Team Tempo Gap
1 12 Maverick Vinales Red Bull Ktm Tech3 1:44.634
2 63 Francesco Bagnaia Ducati Lenovo Team 1:44.744 +0.110
3 93 Marc Marquez Ducati Lenovo Team 1:44.780 +0.146
4 73 Alex Marquez Bk8 Gresini Racing Motogp 1:44.787 +0.153
5 20 Fabio Quartararo Monster Energy Yamaha Motogp Team 1:44.945 +0.311
6 72 Marco Bezzecchi Aprilia Racing 1:44.995 +0.361
7 42 Alex Rins Monster Energy Yamaha Motogp Team 1:45.084 +0.450
8 37 Pedro Acosta Red Bull Ktm Factory Racing 1:45.100 +0.466
9 21 Franco Morbidelli Pertamina Enduro Vr46 Racing Team 1:45.144 +0.510
10 49 Fabio Di Giannantonio Pertamina Enduro Vr46 Racing Team 1:45.279 +0.645
11 88 Miguel Oliveira Prima Pramac Yamaha Motogp 1:45.404 +0.770
12 23 Enea Bastianini Red Bull Ktm Tech3 1:45.405 +0.771
13 43 Jack Miller Prima Pramac Yamaha Motogp 1:45.441 +0.807
14 25 Raul Fernandez Trackhouse Motogp Team 1:45.486 +0.852
15 54 Fermin Aldeguer Bk8 Gresini Racing Motogp 1:45.610 +0.976
16 36 Joan Mir Honda Hrc Castrol 1:45.652 +1.018
17 5 Johann Zarco Castrol Honda Lcr 1:45.881 +1.247
18 33 Brad Binder Red Bull Ktm Factory Racing 1:45.898 +1.264
19 79 Ai Ogura Trackhouse Motogp Team 1:45.998 +1.364
20 30 Takaaki Nakagami Honda Hrc Castrol 1:46.068 +1.434
21 32 Lorenzo Savadori Aprilia Racing 1:46.341 +1.707
22 35 Somkiat Chantra Idemitsu Honda Lcr 1:47.327 +2.693

Mugello - GP Italia - Risultati Prove Libere 2

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1 commento
  • Ronnie ha detto:

    La Ducati è andata forte con la Soft e solo con la Soft a fine turno nel giro secco, mentre Smith ha fatto il giro proprio dietro a Iannone che stava facendo il suo giro da terzo posto, quindi non credo sia della partita per la gara.

    Anche Aleix Espargarò con la Suzuki stesso discorso, possono essere pericolosi in qualifica ma in gara faranno i gamberi…

    Questa pista richiede un buon motore per le risalite, un motore che da coppia in modo secco a diversi regimi, perché danno giusto dei colpetti di gas e in quel poco tempo devono scaricare più potenza possibile a terra.
    Quindi non è soltanto portando tanta velocità in curva che si fa la differenza e probabilmente c’è un limite alla percorrenza ed è più importante scaricare prima la potenza a terra in modo preciso ma brutale.

    La taratura e il funzionamento dell’elettronica in questa pista sono fondamentali, perché sono quasi sempre in piega, più che su altri circuiti e non aprono praticamente quasi mai completamente il gas, sono sempre pesantemente in funzione i controlli elettronici.

    Inoltre le gomme sono molto dure, da come Marquez derapava anche sul lato destro, quello più soft, questo vuol dire che non è preoccupato dall’usura e che può fare ciò che vuole e guidare come piace a lui.

    Questo di sicuro lo rende il favorito per la gara, con il telaio 2014, un circuito favorevole e gli pneumatici che gli piacciono e che favoriscono il suo stile di guida, è sicuramente il favorito.

    Penso che solo Pedrosa potrebbe contrastarlo le Yamaha non sembrano digerire né il circuito né completamente l’asimmetrica anteriore e l’asimmetrica posteriore, non riescono a sfruttarle quanto le 2 Honda ufficiali.

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