MotoGP – Rottura del propulsore big-bang per la Kawasaki
Quest’inverno la Kawasaki ha cambiato completamente il proprio schieramento tecnico, anche grazie ad un’azzeccata campagna acquisti in Yamaha. Ichiro Yoda e Fiorenzo Fanali hanno raggiunto il team di Harald Eckl, perfezionando così il progetto del 4 cilindri “big bang” che deve obbligatoriamente segnare la svolta della Verdona nella MotoGp in questa stagione. Il primo posto ottenuto da Shinya Nakano nella seconda giornata di test Irta a Jerez dovrebbe confermare il raggiungimento di una competitività che solo 24 mesi fa, con piloti quali McCoy/Pitt e le coperture Dunlop (oltre che con Suter coinvolto nello sviluppo del ballerino telaio della ZX-RR…), sembrava irraggiungibile.
Non tutto è bello ciò che è bello, anche perchè a sole 24 ore di distanza lo stesso Nakano ha rotto in rettilineo il propulsore della propria Kawasaki. Anzichè fare “Big-Bang” il rinnovato V4 ha fatto letteralmente “Boom”, riportando alla mente dei tecnici di verde vestiti dubbi e paure delle prime due stagioni in MotoGp. Una preoccupante rottura a soli 14 giorni dal primo Gran Premio in calendario, ma che non ha lasciato nello sconforto gli uomini di Mister Eckl.
L’obiettivo per questa stagione, confermato da Ichiro Yoda (che resta pur sempre la “mente” della Yamaha YZR M1 campionessa in carica), è quello di cogliere almeno un successo. Il podio di Motegi non basta più, c’è bisogno di altri risultati. Perchè altrimenti sì, davvero, ad Akashi potrebbe esserci un “Boom” negativo al progetto MotoGp…
Alessio Piana
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