MotoGP, Rossi risponde a Stoner: “Vede fantasmi che non ci sono”

MotoGP, Rossi risponde a Stoner: “Vede fantasmi che non ci sono”MotoGP, Rossi risponde a Stoner: “Vede fantasmi che non ci sono”

Dopo l’affondo di Casey Stoner a Valentino Rossi, arriva la risposta del pesarese che parla del suo momento in Ducati e della accusa mosse dall’australiano al nove volte campione del mondo. Anche oggi a Estoril Stoner ha accusato Rossi di prendergli la scia e allora Rossi ha voluto rispondere come leggerete di seguito. A quel che sembra non è Rossi a cercare lo scontro, ma evidentemente la “falciata” di Jerez è ancora viva nell’australiano.

“Onestamente di tutte le cose che dice Stoner ultimamente ci capisco poco – ha detto Rossi così come riportato da SportMediaset – Non lo so, a parte che è stato casuale incontrarmi con lui in pista, mentre rallentavo, per prendere fiato e non gli sono nemmeno stato tanto vicino, sono cose che succedono sempre, solo che lui reagisce sempre in maniera visibile. Mah, leggo da un po’ le cose che dice Stoner e vedo che parla spesso di me citando questioni che nemmeno conosce. Giovedì ad esempio ha detto che non potevo stare in Yamaha perchè non mi avrebbero dato abbastanza soldi…Insomma, parla di cose che davvero non sa e che sono sbagliate. Parla della mia spalla e lo fa come fosse un primario dell’articolazione. Forse gli sto abbastanza antipatico. Però sulla cosa di questa volta, dai, sono fatti che succedono sempre. Se Stoner vuole che nessuno gli stia vicino in pista allora che vada a correre da solo. Quante volte han preso, ma per davvero, la scia a me… Il fatto è che a lui non è sembrato vero. Appena mi ha visto in difficoltà in un paio di test ha cominciato a spararmi addosso. Si vede che era un po’ che ci pensava, però secondo me poteva aspettare un po’ di più. Capisco che vede un avversario alle corde, però l’avversario bisogna anche stenderlo in pista…. No, non in quel senso! Io su quella questione lì di Jerez devo solo chiedergli scusa.”

Alla domanda se Stoner veda rossi come un fantasma, uno da esorcizzare, un’ossessione il pesarese ha così risposto.

“Non lo so, ma temo di sì a questo punto. Già prima dell’incidente di Jerez, sul quale io devo stare zitto, aveva detto che io sono un pilota scorretto e che lui ha paura di stare in pista con me, solo perchè nella grande battaglia di Laguna Seca lui ha perso e non ha mai accettato questa sconfitta. Da lì ha cominciato a piangere, ad accampare scuse, a dire che non sono pulito. Se te gli chiedi dove Valentino è stato scorretto non lo sa neanche lui. Dopo una gara così bella…ma dai, è come se Rayney avesse detto a Schwantz che era stato scorretto dopo Suzuka del 91. Cioè, purtroppo uno vince e l’altro perde. Questa è la verità“.

“Io un po’ avevo capito quello che diceva nel box di Jerez, ma non ero lì per finire ad insulti. Ho fatto quello che mi sentivo di fare. Non faccio le cose perchè c’è una telecamera. Volevo scusarmi in quel momento perchè sapevo che fino a qui non l’avrei più visto. Io al casco in testa non ci ho neanche pensato. Come fosse un dresscode. Boh? E poi finchè hai casco e guanti addosso in una collutazione sei più protetto. Lui poi ha spiegato che la storia sull’ambizione e il talento si riferiva a quella precisa manovra. Va bene, ma io mi aspettavo che lui mi dicesse vaffan, testa di c., sei un co…! Invece mi ha parlato della mia spalla come fosse una scusa. Lui però non può pensare che uno dica una cosa ancora prima che l’abbia detta.”

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