MotoGP – Preview Shanghai – L’Hip Hop sbarca in Cina

MotoGP – Preview Shanghai – L’Hip Hop sbarca in CinaMotoGP – Preview Shanghai – L’Hip Hop sbarca in Cina

Tornando a casa in aereo dal Portogallo, mi ha incuriosito un servizio sulla rivista dell’aereo che titolava: “L’Hip Hop sbarca in Cina”. Ho sempre considerato la MotoGP in qualche modo vicina all’Hip Hop, e mi sono accorto velocemente che l’articolo parlava della propensioni agli insulti di tale cultura musicale. Di certo gli insulti sono già volati nelle prime due gare di questa stagione!

In realtà il servizio descriveva come la Cina stia cambiando. Troppo velocemente per i rivali commerciali e troppo lentamente per gli abitanti e soprattutto per i giovani. Il paese conta un miliardo e trecento milioni di persone, la popolazione più grande del mondo, e sta letteralmente esplodendo sul mercato, con la produzione e vendita di motocicli in testa.

Questo è dunque il momento migliore per la MotoGP per sbarcare in Cina, al pari di Formula 1 e dei Giochi Olimpici. Diversi nuovi gran premi sono stati criticati in passato dai media, ma di certo non quello della Cina. Se per caso a Shanghai si scende dal marciapiede senza la dovuta attenzione si rischia di essere investiti da un mezzo a due ruote, quasi sempre un motorino.

Cosa può aspettarsi la MotoGP al suo arrivo a Shanghai? Una città simile a New York da una parte del fiume, una città coloniale dall’altra, eredità di un’epoca in cui era conosciuta come la Parigi dell’Oriente. Una pista costata una fortuna, che potrebbe essere il set di un episodio di Star Wars, ed un pubblico entusiasta, che probabilmente guida un motorino ma che va matto per la Formula Uno.

Shanghai è la dimostrazione tangibile della nuova ricchezza e del potere del paese. Si tratta di una città di enormi dimensioni, che si allunga per 120 chilometri da nord a sud e per 100 da est a ovest. Ha una popolazione di 17 milioni di abitanti ed è sicuramente il cuore industriale, commerciale e finanziario della Cina.

Il tempo dovrebbe essere più simile a quello incontrato a Jerez che all’Estoril, relativamente tiepido, con comunque una certa percentuale di rischio di precipitazioni tipicamente primaverili che di solito cominciano a maggio. Si corre il primo del mese quindi speriamo che la pioggia se ne stia alla larga e che debba passare ancora del tempo prima che si assista al primo rientro ai box di un pilota dopo l’esposizione della bandiera bianca da pioggia. Ha già fatto la sua apparizione all’Estoril ma nessun pilota è rientrato ed Alex Barros ha vinto la gara con gomme slick. Forse però Shanghai non ospiterà solo la prima gara in Cina ma darà anche la possibilità di vedere applicata la nuova regola del cambio di moto.

Ma se le speculazioni sul tempo si possono sprecare, una cosa che resta una certezza è la presenza di migliaia e migliaia di moto. Lo scorso anno la vendita di moto in Cina è stata superiore a quella di qualsiasi altro paese con 12 milioni di pezzi venduti. Il traffico di Shanghai illustrerà perfettamente perché le vendite siano così alte. Moto e biciclette sono il mezzo di trasporto ideale nel traffico congestionato e con una popolazione di 17 milioni di persone non è una situazione rara a verificarsi.

La Honda da sola l’anno scorso ha prodotto circa un milione e trecentomila pezzi in Cina, non solo per il mercato locale ma anche per esportare in 36 paesi, tra cui gli scooter per casa propria, in Giappone.

Ma oltre alla parte commerciale, cosa ha a che fare la Cina con lo sport dei motori? Due anni fa Shi Zao Huang e Zi Xian He hanno preso parte al GP della 250cc a Sepang, in Malesia. Huang ha finito la gara, in ultima posizione in sella alla sua Yamaha, mentre He non è riuscito a qualificarsi. Entrambi, insieme ad altre otto wild card tra 125cc e 250cc, parteciperanno al GP della Cina domenica prossima.

L’anno scorso è stata scritta una pagina di storia quando si è tenuta la seconda prova del mondiale Endurance sui 4,300 km dello Zhuhai Circuit, una gara di sei ore che ha riscosso grande successo.

Domenica dunque si scriverà un capitolo importante nei 56 anni di storia del motociclismo. Il primo Gran Premio di Cina. Shanghai è considerata la città delle opportunità da tutte le grandi compagnie internazionali. Chi riuscirà a cogliere la sua occasione all’ombra delle ciclopiche tribune nella gara della MotoGP del primo maggio, e soprattutto, ci sarà un po’ di hip hop a riscaldare l’atmosfera?

Camel Honda

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