MotoGP – Preview Mugello – Approfondimento tecnico

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E’ sempre un piacere per le squadre gareggiare al Mugello. Il circuito è esemplare sia nel tracciato che nelle caratteristiche di sicurezza e per le eccellenti strutture che facilitano significativamente il lavoro dei team. L’elevata velocità consentita dalla pista rappresenta la caratteristica più degna di nota del circuito. Il Mugello è per qualche motivo il circuito che registra le velocità più elevate, con il tachimetro che raggiunge i 320 km/h. Queste velocità eccezionalmente elevate significano che di frequente è necessario apportare miglioramenti aerodinamici alla moto da corsa.
Questa modifiche si rendono necessarie non solo per aumentare la velocità massima ma anche per impedire il decollo vero e proprio del mezzo alla fine del rettilineo. A questo scopo è utile ricordare che un Jumbo 747 si leva in volo intorno ai 310 km/h.

I piloti notano di frequente che quando iniziano frenare alla fine del rettilineo, uscendo dalla protezione offerta dalla carenatura, la forza dell’aria che preme sul petto può essere dolorosa. Alcuni piloti apportano modifiche alla parte frontale della tuta da competizione e rinforzano l’imbottitura per evitare questo inconveniente. Le alte velocità influiscono inoltre sui rapporti di trasmissione da utilizzare sul circuito. Dal momento che per raggiungere velocità superiori ai 360 km/h è necessaria la sesta (ricordare che la velocità della ruota posteriore è di gran lunga superiore alla velocità effettiva della moto), gli intervalli tra le marce sono molto lunghi e d è quindi difficile impostarla correttamente.

In aggiunta, il fatto che il 52% del giro viene eseguito per il 35% in terza, indica che questi rapporti non possono venire eccessivamente alterati, pertanto la quarta e la quinta devono essere impostate per accomodare con efficacia i salti di velocità. La velocità media su questa pista è una delle più alte del campionato mondiale, superiore a 170 km/h e, insieme al lungo rettilineo, significa che il consumo di carburante è uno dei più elevati della stagione. Questo significa che potenza fornita dal motore deve essere talvolta regolata al minimo allo scopo di risparmiare carburante e per arrivare alla fine della gara. Questo è ancora più significativo quest’anno dato che è stata introdotta la nuova regola che impone un limite massimo di 22 litri di carburante.

Nella regolazione del motore si dovrà quindi privilegiare l’ottimizzazione dei consumi. In un circuito come il Mugello, dove sono presenti sei chicane, anche se affrontate a una velocità relativamente elevata, si cerca di raggiungere un baricentro più basso possibile per consentire ai piloti di spostare la moto con il minimo sforzo possibile. La regolazione delle sospensioni deve essere relativamente dura, nella parte anteriore, per sostenere la brusca frenata alla fine del rettilineo e nella parte posteriore, poiché gli improvvisi cambiamenti di traiettoria di gara nelle chicane producono una forza aggiuntiva sulle sospensioni posteriori.

Camel Honda

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