MotoGP – Preview Motegi – Gibernau commenta Motegi
Archiviata la gara di Brno, il circus del motomondiale è pronto per affrontare le ultime sei gare di campionato, una seconda parte di stagione particolarmente impegnativa che prevede sei appuntamenti in otto settimane attraverso tre continenti. Domenica 18 settembre l’appuntamento è a Motegi sulla pista della Honda. Dal Giappone le squadre si sposteranno poi in Malesia ed in Qatar. Seguirà una settimana di pausa prima di affrontare la trasferta in Australia e, di ritorno verso l’Europa, la nuova pista di Istanbul in Turchia, prima dell’ultima gara di campionato che si disputerà a Valencia il 6 novembre.
Il Team Movistar Honda MotoGP si presenta al GP del Giappone, dodicesimo round della stagione, con il desiderio di tornare competitivo sulla pista della casa alata.
L’imperativo è vietato sbagliare perché la sequenza fitta di gare non consente di recuperare.
Con sei gare ancora da disputare, la lotta per il secondo posto in campionato è ancora aperta e Marco Melandri, che nella prima parte della stagione è rimasto a lungo in seconda posizione, si dice pronto a dare il meglio di sé. “Resto concentrato su me stesso e voglio pensare a ogni gara come un evento a sé, certo che in ottica campionato recuperare la seconda posizione sarebbe un bel traguardo, per me e per la squadra che ha creduto nelle mie possibilità” commenta il pilota italiano.
Tra i pretendenti al secondo posto nel mondiale anche il compagno di squadra Sete Gibernau, due volte vice campione del mondo nel 2003 e 2004. Pilota forte e determinato Sete affronta con rinnovata energia la seconda parte del campionato, deciso a lottare per la vittoria ogni domenica.
IL TWIN RING, DUE CIRCUITI IN UNO
A circa 150 km a nord di Tokyo si trova il Twin Ring Montegi, impianto di proprietà della Honda che lo fece costruire nel 1997 come circuito di prova all’avanguardia e come polo di attrazione per tutto quello che ruota intorno allo sport motoristico.
Come dice il nome, il Twin Ring racchiude due piste in una: un ovale American style (il cosiddetto superspeedway) di circa 1,5 miglia dove si corrono gare di auto stile Formula Indy ed un circuito europeo di 2,9 miglia dove si disputa il Motomondiale dal 2000.
La pista tradizionale ha una lunghezza di 4.801 metri e la sua larghezza è compresa fra i 12 ed i 15 metri.
Da un punto di vista tecnico, la pista ha poca personalità. È un tracciato un po’ tortuoso anche se non mancano due rettilinei e l’ultima parte dove si possono tentare spettacolari sorpassi grazie ad una forte staccata seguita da curve tecniche
Il disegno del tracciato è infatti una serie di rettilinei che si percorrono in accelerazione da una curva all’altra.
Per questo – a giudizio dei piloti – quello di Motegi non è un tracciato dove l’uomo può fare una grande differenza. In compenso, è un circuito che esalta le doti di accelerazione e frenata dei mezzi.
SETE GIBERNAU COMMENTA MOTEGI
“Motegi è una pista che non ha una grande personalità. E’ un tracciato caratterizzato da violente staccate ed è importante avere una moto che si comporti bene in frenata.
Il Twin Ring è la pista della Honda e per la nostra squadra è molto importante fare bene. La sessione che preferisco è la serie di curve, quattro per l’esattezza, che si affrontano dopo l’uscita del primo tunnel. La sequenza di curve a destra, sinistra e ancora destra e sinistra è divertente da guidare, ogni curva è leggermente più lenta della precedente.
Il miglior punto per superare è sul rettifilo dietro ai box, prima dell’ultimo ponte. Il segreto per un buon giro? Su questa pista è importante avere un buon feeling con il davanti perché in alcuni punti le staccate sono molto forti.
Motegi è un circuito che ben si presta alle caratteristiche della Honda e in cui ho fatto delle belle gare anche se non sono riuscito finora a centrare dei bei risultati. Il ricordo migliore risale al 1999 quando feci una grande gara con l’Honda due cilindri.”
Sete Gibernau non è ancora salito sul podio del Twin Ring, il suo miglior risultato finora è il quarto piazzamento nel 2003 mentre lo scorso anno è finito sesto.
Gresini Racing
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