MotoGP – Preview Losail – La pista secondo Flamigni, telemetrista di Rossi
Lo si nota sempre con piacere alla sinistra di Valentino Rossi (alla sua destra c’è sempre JB, Jeremy Burgess). Matteo Flamigni è il telemetrista (telemetrico il termine più obsoleto) del campionissimo, colui che trasforma i riscontri della telemetria in musica per il set-up della YZR M1 #46. Uomo fondamentale nei successi di Valentino, che agisce dietro alle quinte ma che meriterebbe di salire con Rossi sul podio di ogni Gran Premio. Flamigni ci racconta in questa precisa descrizione la realtà tecnica del tracciato di Losail, seconda tappa della MotoGP 2006…
“Il Qatar è una pista difficile perchè presenta curve piuttosto lente che vengono immediatamente dopo un cambio di direzione. Nella maggior parte degli altri circuiti, le frenate brusche sono di solito al termine di un lungo rettilineo ma questo, in Qatar, accade solo in un’occasione. Per esempio, la curva numero sei è un tornantino stretto che arriva subito dopo un rapido cambio di direzione destra-sinistra da percorrere con i freni tirati e quindi la moto ha bisogno di essere nello stesso tempo molto stabile e molto agile per essere efficace. La sezione più importante per quanto riguarda la messa a punto è quella con tre curve veloci a destra nella parte finale. C’è bisogno di una buona stabilità nel punto di massima piega, in modo che il pilota possa aprire il gas con totale fiducia, dato che è proprio qui che può guadagnare. A Jerez le due veloci curve a destra prima dell’ultimo rampino sono molto simili ed io ho potuto verificare, dai dati raccolti, che lì Valentino non poteva dare il gas come era abituato a fare negli anni passati. In Qatar dovremo trovare questo buon compromesso tra stabilità in frenata e nella massima angolazione, in modo che i nostri piloti possano guidare al massimo del loro potenziale”.
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