MotoGP – Preview Losail – Così nelle precedenti edizioni


Il Motomondiale 2007 è alle porte, e per la prima volta nella storia sarà il Circuito di Losail in Doha (Qatar) ad aprire le danze. Sabato (non domenica, così esigono i dettami musulmani, anche se per la Formula 1 in Bahrain è stata fatta un’eccezione) 10 marzo lo spegnimento ufficiale dei semafori, con 125, 250 e MotoGP naturali protagoniste. Al Losail International Racetrack, inaugurato il 9 luglio 2004, l’onere e onore di ospitare le tappe inaugurali della stagione 2007 tanto di Superbike quanto del Motomondiale, con tre edizioni per quanto concerne la classe regina del motociclismo già alle spalle. Due successi di Valentino Rossi (2005 e 2006), vittoria nel 2004 per Sete Gibernau, complice la caduta del “Dottore” nelle fasi iniziali della discussa (anche per il “fattaccio” de “La Rapida”) contesa. Andiamo a rivivere nel dettaglio come sono andate le precedenti edizioni del GP del Qatar, sempre parlando ovviamente della MotoGP.
2004: vince e riapre il mondiale Gibernau, protagonista “La Rapida”
Uno dei Gran Premi più discussi e polemici degli ultimi anni. Per la prima volta nella storia Losail ospita una gara internazionale a pochi mesi dalla sua inaugurazione, e la MotoGP giunge in Qatar con la sfida tra Valentino Rossi e Sete Gibernau, Yamaha contro Honda. Dopo un giovedì praticamente perso per le disastrose condizioni del tracciato (sabbia a volontà in traiettoria portata dal vento, siamo pur sempre in mezzo al deserto), la seconda sessione di qualifica porta a sorpresa Carlos Checa (Yamaha) in pole position davanti alle Honda di Barros e Gibernau. Rossi, in difficoltà, è ottavo, e lo sarà ancor di più nella giornata successiva. Al sabato sera, considerata la sporcizia presente nella propria piazzola di partenza, Valentino decide di “gommarla” passandoci sopra con uno scooter, con burnout a seguire, emulato poco più avanti (con differente modalità) da Max Biaggi. Qualche “spia” nota questa che fino ad allora sembrava tutto fuorchè una “furbata” (ancor oggi non si è venuti a capo di questa assurdità del regolamento), e lo segnala a chi di dovere, leggi alcuni boss della HRC. Carlo Fiorani, all’epoca direttore sportivo Honda, insieme a Fausto Gresini e Livio Suppo segnala l’accaduto alla direzione gara che propende per 6 secondi di penalità rispetto al tempo ottenuto in qualifica per Valentino Rossi: stessa sorte, da lì a poco, anche per Max Biaggi, questa volta per un reclamo del team Gauloises Yamaha. Dunque Rossi e Biaggi nelle ultime due posizioni, via al Gran Premio con il “Dottore” in furiosa rimonta. Dal 23° posto presto il Campionissimo si ritrova in zona podio, con Gibernau in testa irraggiungibile seguito dal terzetto Checa, Edwards e Nakano. Al quinto giro però Valentino commette un errore che in quel momento riaprì il discorso mondiale: penultima curva prima del traguardo, ruota posteriore oltre il cordolo di contenimento, perdita di aderenza e via, Rossi a terra. Delusione, rabbia più che altro per la compagine Yamaha, in una giornata che premia Sete Gibernau, vincitore davanti a Colin Edwards (doppietta Honda-Gresini) e Ruben Xaus, terzo e al primo podio in MotoGP (e fino a quel momento l’unico stagionale per la Ducati, seppur in versione “clienti” del team d’Antin). Rossi resta leader del campionato, ma Gibernau è a 14 lunghezze: Valentino saprà rifarsi, vincendo le tre successive prove (Sepang, Phillip Island e Valencia) laureandosi Campione del Mondo in Australia, il primo con Yamaha.
2005: grande lotta tra Rossi e Melandri
Si arriva a Losail con Valentino Rossi già Campione del Mondo, qualche avvisaglia dei problemi che porteranno al divorzio tra Max Biaggi e la Honda, la Ducati in grande forma complice la vittoriosa doppietta Motegi/Sepang di Loris Capirossi. E’ proprio il pilota di Borgo Rivola a siglare la pole position, ma la gara riserverà ben altro scenario, con Rossi e Melandri assoluti protagonisti. I due, senza problematiche di classifica e pressioni di alcun genere, regalano una lotta d’altri tempi, con il “Dottore” che ha faticato non poco, lottando anche all’ultimo passaggio con un Melandri in forma davvero “mondiale” (da lì a poco diventerà, a sorpresa, vice-campione del mondo alla sua prima stagione con Honda Gresini). In questa festa tricolore non partecipano Max Biaggi, costretto al ritiro per problemi non meglio specificati di natura elettronica dopo una gara anonima, e Loris Capirossi, decimo dopo un’escursione fuori pista. Stessa malasorte è toccata a Sete Gibernau, partito a razzo ma costretto presto a lasciar strada al team-mate Melandri: subito il sorpasso “Hollywood” entra in confusione, cercando un pronto riscatto con la conseguenza di uscire malinconicamente fuori pista. Successo tutto italiano dunque, Rossi davanti a Melandri, terzo Nicky Hayden che ha chiuso in crescendo il 2005, aspettando la stagione che verrà…
2006: ancora Rossi, ma che fatica!
Secondo round della MotoGP 2006, si arriva a Losail con una sorpresa al giorno. Giovedì, prove libere, miglior tempo per la neonata KR Honda di un redivivo Kenny Roberts Jr. Venerdì, Qualifiche, pole position a sorpresa per il rookie Casey Stoner, alla sua seconda gara con la Honda del team LCR in MotoGP. Una vera propria impresa per l’attuale pilota Ducati, specie considerato il suo ritardo nel raggiungere Doha (arrivato un’ora prima della inaugurale sessione di prove libere) e per aver sfiorato il record di precocità nella conquista delle pole position detenuto da Freddie Spencer. La gara però sarà tutta un’altra cosa: Stoner riuscirà a tenere il comando nei primi giri, prima dell’arrivo di Valentino Rossi. Il “Dottore” riuscirà a conquistare il successo faticando non poco nel contenere gli attacchi di Nicky Hayden e Loris Capirossi, giunti alle sue spalle quasi in… volata. Per quanto riguarda il “Kentucky Kid” sarà l’unico a sorpassare Rossi nel corso del quart’ultimo giro: un fuoco di paglia, Valentino conquista il primo successo di quella che sarà, a tutti gli effetti, la sua stagione più difficile, senza riuscire a conquistare la corona…
Alessio Piana
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