MotoGP – Pedrosa: ”Hayden non ha capito nulla della 800cc e del suo sviluppo”


Daniel Pedrosa rischia di entrare in un turbinio di malumori e polemiche. Vuoi per l’assenza, per molti ingiustificata, dai test di Sepang, vuoi per una recente intervista che farà sicuramente discutere. Il catalano neo vice-campione del Mondo MotoGP 2007 ha speso parole di fuoco nei confronti del suo compagno di squadra Nicky Hayden, ritenendolo inadatto per lo sviluppo della Honda RC212V e, soprattutto, una delle cause dei mancati progressi della 800cc made-in-HRC in questa stagione. Pedrosa ha inoltre parlato del campionato appena conclusosi, di Casey Stoner e del rinnovo contrattuale con la Honda: tutto questo al quotidiano iberico “El Mundo Deportivo”, con i passaggi significativi di questa interessante intervista che qui sotto riportiamo…
Il 2007: “Alla fine posso ritenermi soddisfatto del secondo posto di campionato, ma non dell’andamento di questa stagione. Puntavamo al titolo, ma in diverse circostanze niente è andato per il meglio. Mi sono reso conto che non c’era la possibilità di lottare per vincere al Mugello: ho spinto dal primo all’ultimo giro, ho fatto una gara incredibile, ma questo non è bastato. Anche a Barcellona è andata così… a Laguna Seca poi ho definitivamente abbandonato le speranze di vittoria nel campionato. E’ stato il momento più difficile della stagione, e dopo Brno abbiamo fatto un lungo briefing tecnico con la squadra. Ci siamo guardati in faccia uno per uno e ci siamo detti “Bene, abbiamo sbagliato, adesso lavoriamo duramente”. I progressi si sono visti. Il momento da ricordare del 2007? La vittoria a Valencia, senza dubbio. Sono riuscito così a chiudere al secondo posto di campionato, ottimo non tanto per aver scavalcato Rossi in classifica, ma per la posizione in sè. Ricorderò anche la vittoria al Sachsenring, anche se sapevo che in quel momento non eravamo competitivi”.
Lo sviluppo della RC212V: “Molti hanno detto che è una moto piccola. E’ vero, non c’è dubbio, ma non è questo il problema. Ci sono stati errori in fase di sviluppo: io ho dato alla squadra delle indicazioni che successivamente si sono rivelate esatte, mentre un altro pilota, campione del mondo (Hayden ovviamente, ndr), ha fornito suggerimenti che non sono serviti alla causa della squadra. Ha provato la moto a Valencia e ha detto “Non va niente di questa moto”. La squadra ha così dovuto prendere due strade contemporanemente, ritrovandosi due pareri opposti sulla moto. Questo è il problema quando un pilota non capisce niente della moto e del suo sviluppo, mandando i tecnici alla pazzia… In HRC i due piloti sono trattati alla stessa maniera, ci sono i pro ed i contro di questa situazione. In ogni caso io mi sono sempre assunto tutte le responsabilità: a Brno Honda e Michelin hanno ammesso i propri errori, stesso ho fatto io. Questo è stato il punto cruciale della stagione”.
Casey Stoner: “E’ stato bravo, non c’è dubbio. Ha sfruttato il suo pacchetto a disposizione, non ha commesso errori ed il titolo è stata una logica conseguenza. Invidioso per la sua vittoria? Non direi. Sono più che altro dispiaciuto che lui prima di me sia riuscito a vincere il campionato in MotoGP… siamo della stessa generazione, c’è ovviamente un pò di rivalità in questo senso. Se ha vinto per la moto o per il suo talento? Penso per entrambi i fattori, altrimenti in MotoGP non vinci”.
Il rinnovo con Honda: “C’è voluto tempo per firmare il rinnovo contrattuale semplicemente perchè non ero convinto del pacchetto a disposizione: ho davvero pensato a lasciare la HRC, siamo stati anche vicini a chiudere il nostro rapporto. La Honda mi ha sempre supportato, è vero, ma quest’anno non sembrava abbastanza. Abbiamo trattato a lungo e alla fine siamo rimasti insieme anche per il futuro: Honda e Michelin mi hanno assicurato massima dedizione per puntare al titolo, e già nelle ultime gare abbiamo mostrato grandi passi in avanti.”.
Alessio Piana
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