MotoGP | Nove anni fa ci lasciava il Sic

Il mio ricordo per questo grandissimo Campione

MotoGP | Nove anni fa ci lasciava il SicMotoGP | Nove anni fa ci lasciava il Sic

Caro Marco, sono passati 9 anni dall’ultima volta che ti abbiamo visto sulla griglia di partenza, sorridente e determinato come sempre a dare il massimo.
Già, tu amavi tantissimo correre, era il tuo sogno fin da quando eri bambino e che dopo tanti sacrifici sei finalmente riuscito a raggiungere. Il 19 ottobre 2008, diventavi “World Champion” e anche se quello era il tuo momento, dove avevi tutto il diritto di fare lo “sborone”, tu hai mostrato la tua bontà d’animo. Indimenticabile la tua intervista dove stanco e affaticato dalla gara e dal caldo malese, chiedevi scusa perché non riuscivi a parlare e mandavi un bacio alla telecamera, ringraziando tutti.

Non potevamo immaginare che proprio in quella pista, tre anni dopo il tuo sogno si sarebbe fermato, in quella maledetta curva 11. In quel momento noi non abbiamo perso solo un grande pilota, ma una persona speciale, l’amico che tutti avremmo voluto.
Vero, spontaneo e sempre con il sorriso anche quando le cose non andavano per il verso giusto oppure quando venivi ingiustamente criticato per la tua guida. Ripeto, ingiustamente, perché ora quelle manovre, a volte ancora più pericolose, vengono giudicate spettacolari.

Noi ti immaginiamo lì in pista, con i tuoi riccioloni che escono dal casco, nelle bagarre con gli altri piloti a dare qualche “sportellata”. Chissà quanti, guardando una gara di MotoGP, diranno: “Pensa se ci fosse stato il Sic!”.
Purtroppo non possiamo fare altro che usare un po’ la fantasia ma sai cosa credo? Che la tua storia non è finita nove anni fa. No, la signora vestita di nero, non ha vinto quel 23 ottobre.
Tu ci sei. Sei in pista, con la tua fantastica squadra che porta il tuo nome e dove rivediamo la tua voglia e determinazione in Tatsuki e Niccolò (senza dimenticare i team in MotoE e nel CIV). Sei nella Fondazione che con tanto impegno porta avanti bellissimi progetti per aiutare le persone meno fortunate.

Rivediamo te, nel tuo meraviglioso babbo Paolo che con una ferita enorme nel cuore riesce comunque ad andare avanti con il sorriso.
E infine, ci sei nei nostri cuori e da lì, scusaci Sic, ma non ti lasciamo andare…

Ciao Marcone, un abbraccio ovunque tu sia!

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