MotoGP Mugello: Intervista esclusiva a Francesco Guidotti, Team Manager Pramac Racing
Abbiamo intervistato il Team manager dopo il Gran Premio d'Italia, sesta tappa del motomondiale 2014
Abbiamo intervistato in esclusiva Francesco Guidotti, Team Manager Ducati Pramac. Con lui abbiamo parlato dei risultati ottenuti al Mugello dai suoi piloti Andrea Iannone e Yonny Hernandez, del record di velocità massima raggiunto dal pilota di Vasto, delle scelte delle gomme, toccando altri argomenti come la nuova Ducati e il motomercato. Ecco cosa ci ha raccontato.
Francesco, siete soddisfatti dei risultati del Mugello?
“Siamo molto soddisfatti, anche se l’obiettivo per la gara era leggermente diverso, ci aspettavamo un quinto o un sesto posto rispetto alla nostra strategia. Abbiamo mancato l’obiettivo prefissato per la gara, ma siamo soddisfatti del weekend.”
Andrea (Iannone, ndr) sabato aveva fatto segnare la velocità massima mai raggiunta (ufficialmente) da una MotoGP, 349.6, una bella soddisfazione.
“Ducati da quando è entrata in MotoGP si è sempre contraddistinta per una notevole velocità di punta e questo record ci inorgoglisce abbastanza, anche se purtroppo non da punti per il campionato. E’ una cosa “simpatica” e siamo contenti di averlo ottenuto noi. Questo grazie a Ducati, ma anche ad Andrea, perchè per fare queste velocità qui bisogna anche fare la curva prima del rettilineo molto velocemente.”
Per la gara avete optato per una gomma morbida al posteriore sia con Iannone che con Hernandez, è stata la scelta giusta visto il risultato raggiunto?
“Secondo noi si. Yonny sentiva molto la differenza tra la gomma morbida e quella dura, quindi è stata quasi una scelta obbligata. Per quanto riguarda Andrea non c’era tutta questa differenza, però abbiamo pensato che lo potesse avvantaggiare nei primi giri e non aveva un calo drastico sul finale. Dopo un briefing con il responsabile tecnico Ducati e quello Bridgestone abbiamo pensato che potesse essere una scelta giusta in relazione allo stile di Andrea. Ce la siamo giocata e sarei pronto a rifare la stessa scelta.”
Sia voi che Andrea Dovizioso (team interno Ducati) avete preso circa 17 secondi dal vincitore. Pensi sia un gap accettabile anche in relazione al distacco dello scorso anno e anche al fatto che avevate preso parte a dei test poche settimane prima del GP?
“Non mi sembra un distacco drammatico. E’ chiaro che stiamo lavorando per recuperarlo tutto. Dovizioso aveva fatto una scelta più conservativa, partire con la gomma dura. Questo per riallacciarsi al discorso di prima (scelta gomma morbida, ndr) denota che non c’era tutta questa differenza e che la gomma morbida era stata la scelta giusta. Evidentemente al momento il potenziale della moto è questo e lavoriamo su questo per tirar fuori il massimo.”
Anche Yonny Hernandez ha fatto una bella gara, chiudendo nei dieci.
“Ha fatto una bellissima gara, perchè per tanti giri ha tenuto testa al gruppo degli inseguitori. Con la moto che ha, che sappiamo essere molto difficile da gestire, soprattutto nell’ultima parte della gara, penso che abbia fatto una prestazione veramente degna di nota.”
In effetti è arrivato vicino alla Yamaha Open di Aleix Espargarò e davanti al tester Ducati Michele Pirro.
“Il termine di paragone deve essere quello. E’ chiaro che anche con lui vorremmo fare meglio. Il potenziale per farlo c’è, aspettiamo momenti tecnicamente migliori per potersi esprimere.”
La sua moto non è la stessa degli altri piloti Ducati (corre con una GP13), pensi che prima della fine dell’anno potrà avere la loro stessa moto?
“Il programma di Ducati come sicuramente ricorderai è stato corretto ad inizio stagione (dopo i test di Sepang era stata fatta la scelta Open, poi dopo la protesta degli altri costruttori, Honda in testa, la Ducati corre come Factory ma con i benefici della Open, almeno fino a quando non otterrà risultati di rilievo). Lui era destinato a correre con la Open per poi dargli degli aggiornamenti, ma la base della moto sarebbe rimasta quella. Cambiando strategia all’ultimo momento, posso dire che c’è la volontà di dargli qualcosa di migliore, quando non lo sappiamo.”
Arriva Barcellona, una pista per certi versi simile al Mugello. Pensate di poter far bene anche lì, non tralasciano il fatto che in Spagna non avete effettuato test?
“Andrea (Iannone, ndr) lo scorso anno non era andato male, anzi, se non erro aveva ottenuto la sua miglior qualifica. Poi in gara era scivolato, ma le condizioni erano cambiate davvero tanto e ci furono molte cadute. Al di la di questo ci aspettiamo di far bene, perchè le caratteristiche del circuito sono abbastanza simili. Come dici te non aver provato così come al Mugello farà si che tutti partiremo alla pari. Siamo comunque abbastanza fiduciosi. E’ un’altra pista dove potremmo difenderci rispetto ad altre piste dove abbiamo faticato di più (tipo Jerez, ndr).”
I tifosi della Rossa a due ruote si chiedono quando arriverà la nuova moto, quella progettata da Gigi Dall’Igna. Cosa puoi dirci a tal proposito?
“Questo dovreste chiederlo a lui o comunque a Ducati. A noi non hanno dato delle scadenze o delle tempistiche particolari. So che ci stanno lavorando ma come detto dovresti chiedere a loro.”
Un ultima domanda, parliami di motomercato. Andrea (Iannone, ndr) ha espresso la volontà di passare per la prossima stagione ad un team ufficiale, che sia Ducati o altro (tipo Suzuki, ndr). Questo pur sottolineando come da voi sta benissimo, sia dal punto di vista umano che da quello tecnico. Vi siete già mossi?
“Se non erro Andrea dovrebbe rimanere in orbita Ducati. Ovviamente se passasse al team interno per noi sarebbe una grande perdita. Da un certo punto di vista gli auguro di passarci, anche se per noi come detto sarebbe una grave perdita. Noi ancora non ci siamo mossi, ma lo faremo a breve.”
Ti ringraziamo per questa intervista e ti facciamo un in bocca al lupo per il resto della stagione.
“Grazie a Voi e crepi il lupo.”
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Penso proprio che cal lascerà il posto …