MotoGP – Motegi – Sbaglia Rossi, trionfano Capirossi e la Ducati
Una giornata storica per il motociclismo tricolore, in ogni caso. Valentino Rossi, per un errore proprio non ha vinto il titolo iridato, tamponando nel vero senso della parola al 13° giro un incolpevole Melandri, rimandando a sette giorni qualsiasi sogno di gloria. Oggi il motociclismo italiano festeggia Loris Capirossi e la Ducati, il binomio tutto italiano già vincente il 15 giugno 2003 a Barcellona (nella stagione d’esordio, come non succedeva dal Nurburgring 1976 con Agostini e la MV Agusta) si è ripetuto a Motegi, nella tana del lupo, con una Desmosedici GP5 da sogno, con delle gomme Bridgestone veramente miracolose che hanno consentito il tutto con estrema semplicità. Splendida Ducati, superbo Loris Capirossi per questa vittoria del rinnovo contrattuale, di un 2006 che adesso lo si può già vedere con una luce diversa. Successo italiano per una casa che non ha mai smesso di lavorare, di crederci, di voler affermarsi nel motociclismo che conta con i propri ideali, contro chi, vedi le quattro sorelle giapponesi, hanno qualche possibilità in più. Vince il cuore del Pompone, la manetta di Loris, le scarpe Bridgestone, l’ingegno di Preziosi e l’unione del gruppo diretto da Claudio Domenicali e Livio Suppo. Questa è la Ducati. I Ducatisti in lacrime, perchè vincere in Giappone, è più di un sogno…
Bravi, immensi gli uomini in Rosso, ma bravo anche Max Biaggi, secondo che tiene vivo il mondiale ed è sempre più, per l’ennesima volta, il vicecampione del mondo. Terzo è Makoto Tamada, primo podio per il Japan Italy Racing di Luca Montiron, in una giornata dove i riflettori sono puntati su Valentino Rossi e sul suo errore. Non inquisitori, ognuno sbaglia, ma quantomeno interrogativi. Come è stato possibile, il marziano che arriva lungo e butta via la gara sua e di Marco Melandri? Succede, stava capitando lo stesso anche in Qatar l’anno passato con Barros. Ognuno ha qualche momento no, tutti sbagliamo. Anche Valentino Rossi…
Cronaca di Gara
Tensione, riti scaramantici, pronostici che vanno tutti a farsi benedire. Motegi e le sue asettiche tribune multicolori, rigorosamente divise a seconda dei costruttori che prenotano le varie “curve”, offre un scenario clamoroso per l’assegnazione del titolo iridato 2005. Valentino Rossi campione, con Yamaha, in casa della Honda? Ventiquattro giri per decidere, con 68.015 presenti, James Ellison assente per un problema ai legamenti, via, si parte, tensione, emozione. Come sempre.
Nessuno cade alla prima curva (caso quasi eccezionale per la MotoGP a Motegi), con Melandri che prende il comando davanti a Biaggi e Capirossi, poi Hopkins, Tamada, Hayden, Gibernau e poi Valentino Rossi subito in rimonta. Al tornantino Capirossi passa Biaggi, e la premiata ditta Rossi/Gibernau si mangia Hayden. Valentino superstar, passa Gibernau, subito alla caccia di Hopkins e Tamada, scatenato, vuole il titolo, ma vuole sopratutto la vittoria. Un attacco magistrale su Hopkins lo porta in quinta piazza, mentre Naoki Matsudo con la Moriwaki vola fuori pista.
Cadono sincronizzati Roberto Rolfo e Alex Hofmann, mentre al terzo giro, con Capirossi che fa segnare il record della pista, ecco servito il pokerissimo italiano: Melandri, Capirossi, Biaggi e Rossi quarto, dopo aver passato Tamada. In Europa come in Giappone, sempre noi siamo i migliori…
Sesto giro, si ritira Tohru Ukawa, in questa sua occasionale presenza di ritorno nel Motomondiale con il team Pons: nei prossimi due appuntamenti a sostituire l’infortunato Bayliss ci sarà Shane Byrne. Max Biaggi arriva leggermente (leggermente?) lungo al tornantino, perde qualche decimo che presto recupera. Sembra avere un qualcosa in più da poter giocare nelle fasi decisive della corsa, chi invece non ha più motore (seconda rottura in due giorni, dimostrazione che Motegi era quasi la gara della vita) e voglia di star a lottare è Shinya Nakano, che getta malamente la propria ZX-RR dopo l’ennesimo cedimento, e dopo aver involontariamente inondato la pista d’olio (verrebbe da dire d’oliva, visto il colore della Kawasaki).
Davanti Capirossi prova a passare Melandri, ma perde l’anteriore, rischia di cadere e così passa Biaggi, mentre Rossi non sembra avere quel qualcosa in più in grado di portargli il titolo iridato. Decimo giro, scambio di posizioni tra Melandri e Biaggi, gli unici due ancora in grado di poter tener vivo il mondiale e rimandare i festeggiamenti a Sepang. Undicesimo giro, Biaggi passa in testa, Capirossi secondo, Melandri è terzo, ennesima caduta invece per Gibernau, ormai solo con un pensiero in testa: il 2006 in Ducati.
Al tredicesimo giro, l’incredibile colpo di scena: Valentino Rossi arriva lungo in staccata, centra Marco Melandri che cade a terra. Entrambi eliminati, il Dottore si scusa con il suo amico di lunga data, ammette l’errore, è finita. Quantomeno per oggi, Rossi non è campione del mondo. Festa rinviata a Sepang, una macchia in una stagione senza alcunchè da appuntare, dissentire, discutere. Strano parlare di Valentino che sbaglia, ma è così: oggi tutti devono riconoscerlo. Lo ha fatto lui stesso…
Sfuma così il sogno di quattro italiani davanti a tutti, ma per fortuna ce ne sono sempre altri due, Max Biaggi e Loris Capirossi in rigoroso ordine alfabetico e di classifica. Non si risparmiano colpi, sono loro due gli incredibili protagonisti in sella a Honda e Ducati, Michelin e Bridgestone, tecnologia giapponese contro la tradizione italiana. A sei giri dal termine Biaggi arriva leggermente largo e Capirossi passa al comando, un duello sensazionale con Makoto Tamada che invece in terza posizione può portare il primo podio al JiR di Luca Montiron.
Quattro giri alla chequered flag, Capirossi realizza un 1’47″9 pazzesco considerando coperture ormai finite e un Biaggi che pressa da dietro. Record su record, è fatta: Capirossi vince la sua prima gara stagionale, alle sue spalle Biaggi, poi Tamada. Per il titolo, tutto rinviato a Sepang. La Ducati oggi, ha vinto nella tana del lupo.
Classifica MotoGP Motegi 2005
01- Loris Capirossi – Ducati – 24 giri
02- Max Biaggi – Honda – + 1.479
03- Makoto Tamada – Honda – + 16.227
04- Carlos Checa – Ducati – + 22.148
05- John Hopkins – Suzuki – + 33.212
06- Colin Edwards – Yamaha – + 34.915
07- Nicky Hayden – Honda – + 45.894
08- Kenny Roberts – Suzuki – + 56.498
09- Toni Elias – Yamaha – + 1’12.037
10- Ruben Xaus – Yamaha – + 1’34.927
11- Franco Battaini – WCM – a 1 giro
Alessio Piana
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