MotoGP Motegi: Aggiornamento condizioni mediche Alex De Angelis
Il sammarinese è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Dokkyo University Hospital
Il comunicato del Team: Alex De Angelis pilota del Team e-motion Iodaracing MotoGP, a seguito della tremenda caduta nelle FP4 del GP del Giappone, è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Dokkyo University Hospital situato nella prefettura di Tochigi.
Le condizioni di De Angelis sono stabili. Il pilota nella caduta ha riportato un forte trauma cranico con perdita di coscienza oltre alle fratture lievi di 5 vertebre senza interessamento spinale, frattura bilaterale di due costole oltre a una crinatura dello sterno e della clavicola sinistra. Gli esami che sono stati effettuati in queste ore presso il reparto di terapia intensiva del Dokkyo Hospital non hanno evidenziato lesioni degli organi interni, ma permane la contusione polmonare dovuta al forte impatto subìto dal pilota.
Una risonanza magnetica effettuata nella mattinata di oggi ha evidenziato un lieve versamento intracranico che al momento non desta preoccupazioni ma che è tenuto sotto stretta osservazione dai sanitari nipponici. Il versamento non era presente nella giornata di ieri, ma rientra nelle conseguenze del forte trauma cranico che Alex ha subìto a seguito della caduta. Un neurochirurgo provvederà a visitare il pilota nella serata di oggi (ora giapponese).
Il pilota che è arrivato in eliambulanza presso l’ospedale, è sedato e respira in modo autonomo. La sedazione è stata opportunamente approntata dallo staff medico per alleviare i dolori delle fratture e dei traumi a De Angelis.
In queste ore Alex De Angelis non è mai stato lasciato solo. Il proprietario del Team e-motion Iodaracing, Giampiero Sacchi è stato con lui in ogni momento e continuerà ad assisterlo in questi giorni insieme mentre il Dottor Michele Zasa della Clinica Mobile affiancherà Sacchi nel decorso della degenza in Giappone di Alex De Angelis.
Il Team e-motion Iodaracing desidera ringraziare in questo frangente il personale della Clinica Mobile, della Dorna per l’aiuto che stanno dando a De Angelis e al Team, oltre alla preziosissima disponibilità del Signor Toshi Obara che ha aiutato tutti facendo da traduttore tra il personale medico e la squadra.
Il personale del Team e-motion Iodaracing è in costante contatto con la Famiglia di Alex De Angelis e sta organizzando il trasferimento dei suoi familiari in Giappone.
Ulteriori informazioni sulle condizioni cliniche di Alex De Angelis verranno diffuse appena disponibili.
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La botta è stata tremenda e il bollettino medico è pesante, ma Alex è un tipo tosto (come peraltro tutti i piloti di moto) e riuscirà a superare questi brutti infortuni e a tornare in sella alla sua moto più forte di prima. Un grosso in bocca al lupo ad Alex per tutto quello che dovrà affrontare per tornare ad un pieno recupero fisico. Detto questo, quello che mi fa inc@zz@re è vedere che ancora ci sono circuiti con dei tratti di guard-rail senza nessuna protezione, solo perchè qualcuno ha deciso che lì è “improbabile” che un pilota vada a schiantarsi. Come se prevedere le dinamiche di una caduta fosse una scienza esatta. Non credo di esagerare nel dire che se l’incidente di De Angelis non è finito in tragedia, è solo perchè in quel punto le velocità di percorrenza non erano troppo elevate. Certo è vero che in questi ultimi anni è stato fatto tanto per rendere i circuiti più sicuri, con vie di fuga più ampie, air-fence nei punti critici, air-bag nelle tute dei piloti, etc etc, ma un guardrail non protetto ai bordi di una pista (anche se in rettilineo) è una roba inconcepibile, e come ha giustamente ribadito Motograndprix, nei circuiti dove si corre con le moto, le protezioni devono essere messe OVUNQUE! Il motociclismo è, e resterà sempre, uno sport con una percentuale di pericolosità intrinseca, che rimane fuori dal controllo umano, e ogni pilota è conscio di questo e lo accetta. Però quello che è inaccettabile è che, almeno per quanto riguarda la percentuale di rischio che può essere controllata, non vengano presi tutti i provvedimenti possibili al fine di tutelare la sicurezza dei piloti.
Anche ieri in gara Pol Espargarò è caduto e ha sfiorato se non toccato il guard-rail! sono cose inaccettabili!
Infatti. Pol a differenza di Alex è stato più fortunato perchè non è rimasto agganciato alla moto e lo ha solo sfiorato il guard-rail, anche se per un istante sembrava che la sua moto fosse destinata a schiacciarcelo contro. Voglio sperare che il prossimo anno apportino le opportune migliorie in quel tratto o forse gli addetti alla sicurezza del circuito hanno stabilito una regola un pò particolare del tipo: “Se per due volte un pilota si schianta contro il guard-rail e si fa (molto) male, allora ci mettiamo qualcosina, sennò va bene così com’è.”