MotoGP | Michele Pirro a Valencia lavora sulla Ducati 2019
Il tester Ducati chiude oggi un test con il nuovo prototipo della Desmosedici
di Alessio Brunori27 Settembre, 2018
Ducati 2019 – La Ducati non si ferma e nonostante sia al momento una delle migliori moto della MotoGP, se non la migliore, è già al lavoro in ottica 2019.
A Valencia il tester di lusso Michele Pirro è al lavoro sul prototipo della Desmosedici GP che sarà portata in pista da Andrea Dovizioso e da Danilo Petrucci.
Pirro che concluderà oggi la tre giorni di test, su Twitter scrive: “Con questo sound si dorme meglio”.
Gli avversari sono avvisati, gli uomini di Gigi Dall’igna continuano a lavorare per realizzare un sogno, sogno realizzato nel 2007, ma che ora come non mai è tornato d’attualità.
https://www.instagram.com/p/BoKQdBPirgK/?taken-by=michelepirro51
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Forza ducati, alla faccia dei canarini di m3rda che stanno sprofondando con il suo pagliaccio incompetente
…incompetente e r1kk10n@…
Grande Ducati, diversamente dalla Yamaha.
eh ormai sanno tutti che la crisi della yamaha è data solo ed unicamente da Rossi il bollito…( avercene di bolliti così…finocchi!)
certo con tutte le innovazioni che sta portando Yamaha, ci si stupisce un po di questo..
honda e Duca provano la moto 2019..e Yamaha? boh..
forse in yamaha non sono scemi come sembrano,se ascoltassero rossi dovrebbero portare una moto nuova in pista ogni 20 giorni ,come era successo in ducati,e nonostante quello nessun risultato,ne ha gia’ fatti troppi di danni da quando e’ andato via lorenzo,ora forse finalmente si stanno rendendo conto di che caxxata hanno fatto ad andare dietro a lui quando gli ha fatto buttare via una moto vincente e il lavoro di anni,adesso non e’ mica cosi’ semplice riprendere la strada giusta….
poi scusate ma #jorgheloprenzo per moto 2019 che significa?
hahahaa
Tonycart
Ti riporto una dichiarazione di Max Temorali che non è un fan di Rossi:
Ho contattato un tecnico (preferisce restare anonimo, ndr) che ha lavorato con Jorge per approfondire la questione: “Era un pilota nella media della MotoGP: ti raccontava le sue sensazioni e noi tecnici dovevamo trovare le origini delle difficoltà per cercare la soluzione. Uno come Rossi invece era in grado di fare la fotografia al problema”.