MotoGP – Melandri e Ducati, Gresini fa valere l’opzione, e adesso?

MotoGP – Melandri e Ducati, Gresini fa valere l’opzione, e adesso?MotoGP – Melandri e Ducati, Gresini fa valere l’opzione, e adesso?

Il presunto “colpo di scena” nella trattativa tra Marco Melandri e Ducati ha trovato nelle ultime ore il decisivo contraccolpo. Fausto Gresini ha, come ampiamente ventilato da noi nei scorsi giorni, deciso di far fruttare l’opzione a proprio favore per tenersi il ravennate anche per il 2007: pareggiata l’offerta economica-Ducati (3 milioni di euro), adesso il team manager due volte iridato nella 125cc gode di una posizione privilegiata per trattenersi Marco nell’immediato futuro. Sì, perchè la Rossa di Borgo Panigale per inseguire il proprio obiettivo è costretta a rilanciare, in una pericolosa asta dove Gresini è sempre in vantaggio e Melandri, eventualmente, per liberarsi è costretto a pagare una penale che supera il milione di euro. Il matrimonio vicino alla trasformazione in realtà oggettiva in quel di Motegi rischia di svanire per la soluzione più logica possibile. Tanti sono adesso gli interrogativi, i pensieri dei protagonisti di questa vicenda, che andremo a snocciolare in questo articolo.

Come ha rilanciato l’offerta Gresini?

Il primo quesito ci interroga su come sia riuscito Fausto Gresini a pareggiare l’offerta Ducati e quindi far valere a favore l’opzione nei confronti del proprio pupillo, considerato l’abbandono di Altadis-Fortuna ed il mancato accordo, finora, con un main sponsor per il 2007. Gresini nel ruolo di team manager è un personaggio vincente: la sua squadra, privata o satellite di Honda che dir si voglia, è protagonista dal 2003 a questa parte, sempre in lotta con HRC e Yamaha. Sa il fatto suo, e non si ricordano oggettivi errori di strategia. L’abbandono di Fortuna ha creato qualche grattacapo, ma se Fausto è riuscito a proporre 3 milioni di euro per il 2007 a Melandri vuol dire che i fondi economici ci sono. La loro provenienza? Potrebbe esser già stato raggiunto un accordo con un main sponsor all’altezza, come già accaduto nel 2002 quando già a metà stagione era formalizzato l’accordo con Telefonica Movistar per il successivo triennio e l’anno passato, quando la compagnia delle telecomunicazioni iberica abbandonò il motociclismo riuscendo a (ri)trovare in Fortuna prima dell’appuntamento di Motegi il budget necessario. Main sponsor a parte, anche la Honda avrà dato un aiuto necessario, sul piano economico e tecnico. A Melandri Mr.Kanazawa ha promesso una “V4 800” ufficiale con tutto il supporto possibile, come accaduto in passato senza troppo successo con Sete Gibernau e Max Biaggi. Il dilemma viene dall’opzione Bridgestone, gradita dal ravennate, per sostituire Michelin in seno al team di Misano Adriatico. Incognite di competitività a parte, quale sarà la reazione del Bibendum che in questa stagione ha rafforzato il proprio legame con Honda, e oggi si vede scappare due squadre (Gresini e JiR) verso la concorrenza? Ci saranno pressioni nei confronti di HRC per rendere “meno competitiva” (virgolette d’ordinanza) le moto gommate Bridgestone, o per ripicca si guarderà con maggior attenzione l’avventura Yamaha? Una controversa situazione che in ottica 2007 non lascerà indifferenti Honda, e di conseguenza Melandri.

Melandri “costretto” a restare da Gresini

Nelle scorse settimane Marco Melandri ed il suo manager Alberto Vergani avevano fatto sapere che la prospettiva Ducati piaceva e non poco. Vuoi per l’avere un’azienda alle proprie spalle, un futuro assicurato per le prossime due stagioni su piano economico e sportivo, la presenza della Bridgestone in crescita e nessun dubbio sul materiale a disposizione, 100 % factory. Poi arrivò a Motegi l’incontro con Mr.Kanazawa, il quale ha offerto a Melandri tutto il supporto ufficiale possibile pur condizionato dall’impossibilità di diventare almeno sino al 2009 un pilota Repsol HRC. Marco ci ha pensato un pò, mantenendo sempre in cima alla lista delle preferenze la Ducati. Adesso Fausto Gresini ha fatto valere l’opzione, e quali saranno gli scenari a breve medio-termine per il vicecampione del mondo in carica? La permanenza per il terzo anno consecutivo con il team Gresini è tutt’altro che una soluzione di ripiego: Honda factory, squadra iper-professionale, le graditissime Bridgestone “coming soon”. Certo è che se la sua preferenza resta Ducati un motivo deve pur esserci, per la certezza di avere tutto il massimo a disposizione e pochi dubbi sulla politica Honda, pressata da altre esigenze, piloti (Hayden e Pedrosa restano i riders di riferimento) e dalla Michelin per le ragioni sopra citate. Marco, eventualmente, per liberarsi dal contratto con Gresini deve come più logico aspettare il rilancio Ducati oppure pagare una costosa penale. Questa, tuttavia, non sembra essere la soluzione migliore…

Ducati, e adesso?

Chi rimane in un certo senso spiazzata dall’opzione fatta valere a proprio favore da Fausto Gresini è ovviamente la Ducati. A Motegi gli uomini in Rosso erano quasi certi di ingaggiare Melandri per il 2007, tanto dal non lavorare per una possibile riconferma di Sete Gibernau, che nel frattempo si è guardato attorno trovando un accordo di massima con Kawasaki. Adesso la Ducati si ritrova senza il suo obiettivo di mercato (anche se da Borgo Panigale fanno sapere che la priorità assoluta è stata la riconferma di Capirossi), costretta a rilanciare l’offerta, unica via possibile visto che è stata esclusa la possibilità di pagare per conto di Melandri la penale per liberarlo da Gresini. Tre milioni di euro a stagione sono già tanti, alzare la cifra significherebbe raggiungere la cifra destinata a Loris Capirossi. Questo, indubbiamente, non sarà preso benissimo dal pilota di Castel San Pietro e Carlo Pernat, che hanno lavorato come dannati per veder ripagati gli sforzi di quattro anni ad altissimo livello con la Ducati. Livio Suppo & co dovranno stare molto attenti nelle prossime mosse: se Melandri prima era un costo, adesso può diventare un salasso. Nel caso l’acquisto di Marco non andasse in porto, occhio a non perdere Gibernau, che si voglia o meno ancora uno dei migliori piloti in circolazione che ha dimostrato a Motegi di andar forte con la 800cc nonchè, prima dell’infortunio di Catalunya, di aver trovato un buon feeling con la Desmosedici (la pole del Mugello lo conferma). Perdere Melandri e Gibernau in un sol colpo non sarebbe accettabile per una casa che voleva un dream team per il 2007: il mercato non propone di meglio, anzi, l’unica soluzione percorribile sembra essere quella riportata dalla stampa spagnola (e non) di Carlos Checa, la scelta più incoerente possibile visto il precedente del 2005. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, insomma…

Alessio Piana

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