MotoGP: Lorenzo, Pedrosa e Marquez bocciano il flag to flag
Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna "Il flag to flag è sicuro e rimarrà"
La caotica gara di Aragon sarà ricordata per le tanti cadute avvenute a cause delle condizioni climatiche avverse e per la pioggia scesa copiosa a pochi giri dalla fine e che ha fatto “vittime” illustri. Tra queste il campione in carica Marc Marquez e il suo team-mate Dani Pedrosa, che sono rientrati in pista troppo tardi, quando stare in “piedi” con le slick era praticamente impossibile. I due hanno criticato aspramente la regola del Flag to Flag, che permette ai piloti di rientrare al box per cambiare moto. Se era lecito aspettarsi una loro critica, viste le loro cadute, non ci si aspettava quella del vincitore Jorge Lorenzo, che è andato giù duro sull’argomento parlando di sicurezza. Ecco il loro parere.
“Questa regola del flag-to-flag va bene per gli spettatori, ma io, come ha detto anche Crutchlow, non posso parlarne bene, anche alla fine per me è stato un vantaggio – ha detto Jorge Lorenzo – Sei in pista con pneumatici slick sul bagnato e ti senti a disagio, perchè non sai cosa ti aspetta dietro la prossima curva. Anche se alla fine ho vinto, non posso essere d’accordo con questa regola. E’ per tutto la stessa cosa, ma sotto l’aspetto della sicurezza non è forse la scelta migliore. Lo è invece per lo spettacolo.”
La sua posizione è stata condivisa da Pedrosa: “Penso la stessa cosa. E ‘molto eccitante per la TV e sembra bello, perché le gare cambiano molto in due secondi, ma è difficile per il pilota. Passare da bagnato ad asciutto è facile, perché il pneumatico si muove, ma ha grip, il contrario invece è impossibile da controllare. Se fossero mancati quindici giri, sarebbe stato logico rientrare, ma mancandone due, tre o quattro, si sempre cercare di rimanere in pista per evitare di essere penalizzati da una fermata di20 o 30 secondi.”
Anche Marquez è d’accordo con i due connazionali: “Questa regola non piace neanche a me.” Il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta è rimasto sorpreso da queste dichiarazioni, anche perchè in Safety Commission i piloti non si sono mai lamentati di questa regola. “I piloti sono dei professionisti e capisco quando parlano Marquez e Pedrosa che sono caduti, non capisco invece Lorenzo. Questa regola è comunque sicura e rimarrà.”
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…Jorghe signore fino in fondo…alla faccia dei tavulliaboys e di tutti quelli che non vanno in moto e parlano di gare…per non parlare di quelle che non vedono neppure la gara ed intervengono sul forum…patetici, peggio di bestlap…
L’obiezione di Ezpeleta, se vera, mi pare corretta.
Lavoro in uno stabilimento chimico, la sicurezza è ovviamente un tema fondamentale, la cosa che mi da più fastidio è quando sento le persone lamentarsi di episodi particolari senza però affrontare mai l’argomento nelle sedi opportune, sperando che qualcun altro se ne occupi.
E la cosa mi fa ancora di più incavolare, dopo che l’azienda si dimostrata particolarmente sensibile alla sicurezza e quando ha dovuto trovare soluzioni lo ha sempre fatto con la dovuta attenzione.
Questo per dire che se pensi che qualcosa vada a nuocere la sicurezza, diventi parte attiva e ti fai avanti segnalando il problema la dove si discute per portare migliorie, e non parlandone in altre sedi così tanto per lamentarsi.
Se sei un pilota, sei il primo responsabile per la propria ed altrui sicurezza nella conduzione del tuo mezzo, pertanto se ritieni che le condizioni consentono una guida sicura, rientri ai box e cambi la moto, come hanno fatto altri colleghi già qualche giro prima, se però per te è più importante il risultato finale della sicurezza allora poi non mi devi usare la scusa della sicurezza per dire che una regola non ti piace.
Può darsi che questa situazione anomala, non fosse stata considerata, per questo (forse) non ne hanno parlato in privato.
Anche poche gare fa è accaduto di tutto dalla partenza in Pit con 5 piloti per fila e sai quanto è larga la Pit.
Certe situazioni diventano evidenti solo nel momento in cui si palesano, prevedere e parlare di tutto non è facile.
Con quello che c’è in palio, non è facile che un pilota di venti/ventotto anni, pensi alla sicurezza nel momento in cui si sta giocando un mondiale.
Nel caso Pedrosa non fosse caduto e avesse vinto la gara, quanti altri penserebbero alla “sicurezza” la volta successiva?
Ritengo che i piloti debbano pensare a guidare e non se cambiare o meno la moto.
Il flag to flag va bene, ma dovrebbe essere modificato in qualche modo.
“pertanto se ritieni che le condizioni consentono una guida sicura”
ovviamente intendevo “non consentono”
Concordo con Mr.Qppo in alternativa potrebbero al posto di fermare la gara come facevano prima di questa regola dire e obbligare tutti i piloti a rientrare il giro successivo per cambiare moto, mi spiego meglio invece di tirare fuori la bandiera che indica gara bagnata tirano fuori l’obbligo di cambiare moto immediatamente a tutti.
Marquez è un grande fenomeno ma quando gli vanno male le cose…… inizia anche lui a lamentarsi.
Fortunatamente non l’ha dichiarato Rossi sennò apriti cielo.
…la questione e’ alquanto spinosa: occorre ricordare che la gara era stata dichiarata Dry e, sfiga vuole, la pioggia e’ arrivata a 7/8 giri dalla fine veramente forte…inoltre solo a circa 5 pioveva forte in ogni punto della pista. Queste situazioni non capitano spesso e normalmente forse era meglio una volta quando si percorrevano il 75% dei giri e si dichiarava gara valida. La soluzione drastica sarebbe, come dice nando, imporre a tutti uno stop ma a questo punto sicuramente nascerebbero altri problemi: un pilota in testa che sta vincendo il mondiale con il suo diretto rivale dietro non sarebbe sicuramente molto contento se la gara venisse fermata e lui avesse 10 secondi sull’avversario e cosi’ le case costruttrici…secondo voi Jorghe con Valentino dietro si sarebbe fermato? Non credo…fino ad ora si e’ lasciata la decisione nelle mani del pilota e, forse, e’ giusto cosi’…loro vedono le condizioni della pista,l’evolversi della gara e decidono a seconda di come si sentono sulla moto…lo so che non e’ bello dal punto di vista sicurezza ma, secondo me, ogni altra soluzione creerebbe ugualmente malcontento…le condizioni particolari creeranno sempre questi problemi…
Vero, quella di domenica è stata una pioggia anomala, ma ci potrebbe essere una ulteriore via per lasciare la decisione ai piloti e al contempo, assicurare un minimo di sicurezza in più.
La bandiera esposta, potrebbe obbligare al cambio moto dopo un certo numero di giri (nel mio post ipotizzo 3 giri ad esempio).
Cambiarle immediatamente potrebbe creare qualche problema, i commissari devono esporre la bandiera dopo le prime gocce e forse, vuoi per le varie lotte, vuoi per le gomme che, da bagnato non reggono molto e le slick mi danno l’impressione di reggere sin troppo il bagnato, non tutti sarebbero daccordo nel andare immediatamente per il cambio moto, così come non sarebbero daccordo nell’interrompere la gara dopo il 75% o addirittura fare una ripartenza, ormai impossibile visti i tempi televisivi.
Il flag to flag è una regola adatta alle gare odierne, ma potrebbe comunque essere modificato.
Lasciare la scelta unicamente al pilota, crea queste situazioni.
Per ipotesi, avesse vinto un pilota che non aveva cambiato la moto, alla prossima occasione Far West in pieno.
La vittoria da troppa visibilità (agli sponsor sopratutto) a moto solitamente distanti dal podio.
Nel caso poi avesse vinto (senza cambio moto) Pedrosa o Valentino, avrebbero riaperto il campionato.
Lasciare ai piloti una decisione del genere con un mondiale in ballo, crea situazioni come Domenica.
Penso ci voglia una regola più precisa, quale essa sia.
Anche io concordo con quanto detto da Mr.Qppo,sottoscrivo ogni parola.
A me sembra che i piloti non siano mai stati entusiasti del flag to flag, fin da quando è stato introdotto; poi che non ne abbiano parlato o meno in Safety Commission o altrove potrebbe essere vero; di certo non son stati interpellati.
La cosa più logica per me rimane fermare la gara e sommare i tempi, cmq falsata ma più veritiera; certamente meno adatta ai tempi televisivi.
Non credo che sia più attuabile, proprio a causa dei tempi televisivi.
Con le ripartenze, si allungava di una buona mezzora (a dire poco) e non penso si possa più tornare al passato.
Penso che sia stata una risposta a una precisa domanda e non credo che fosse loro intenzione “toccare” l’argomento direttamente in pubblico.
Come accadde l’ultima volta, ad esempio, dove tutti i piloti si accalcarono sulla pit per partire da li dopo il giro di allineamento (mancanza di una specifica chiara, ma che è divenuta evidente solo nel momento in cui si è verificata), la situazione di pioggia di Domenica è stata per certi versi anomala.
Non pioveva per tutto il circuito, ha cominciato molto piano per aumentare sempre più e non in tutta la pista, questo ha portato sicuramente un forte grado di incertezza sul “da farsi”.
Rimanda sto giro, rimanda il prossimo, poi ci si stende.
Questo per dire che la situazione era difficilmente prevedibile a priori da parlarne prima in privato (forse).
In ogni caso, secondo me, non hanno tutti i torti.
Credo che la regola fosse pensata in modo che, alla prima avvisaglia di pioggia, tutti dentro a cambiare, invece si è visto che non è affatto così, si resta fuori molto, siano al limite fisico (delle gomme) e oltre.
Le gomme slick attuali, sembra che reggano di più l’asfalto bagnato di quelle di alcuni anni fa (o è solo una mia impressione?).
Rientrano sempre più tardi perchè le gomme lo permettono un po di più e perchè non vogliono essere i primi, rischiando poi di perdere la gara, nel caso non si riesca a recuperare lo svantaggio.
Tornare al passato no, ma forse, dare un limite di 3 giri (così a braccio) dopo avere esposto la bandiera potrebbe essere un punto di partenza, almeno si è sicuri che, prima o poi, tutti andranno in Pit.
Nel caso la pioggia sia copiosa, i piloti entrano di loro iniziativa subito, in casi come domenica, potrebbe essere un’eventualità per non lasciare i piloti nella totale incertezza, rimandando via via l’ingresso in Pit e rischiando cadute a raffica.
Non intendo giustificare nessuno, ritengo solo che i piloti non abbiano tutti i torti.
…dai un limite e crei lo stesso un casino…ipotesi: pioggia battente al 13 di 23 giri (durata media di un GP, giro piu’ giro meno)…entro 3 giri rientri? Ok, tutti dentro verso il 16esimo giro…smette di piovere subito e sei in un circuito che drena benissimo stile Austin (cosi’ ho letto) o simile…che fai? Bestemmi? Ricambi moto? Distruggi le rain e sei nella stessa situation comedy di prima? Secondo me una cosa del genere non si puo’ risolvere facilmente normando il tutto , troppe variabili…
Fai le stesse scelte che si farebbe nello stesso caso con l’attuale regolamento.
Passare dall’asciutto al bagnato è molto più problematico che viceversa.
La mia ipotesi nasce dalla presa d’atto della situazione attuale.
Sia chiaro che stiamo parlando di un caso limite, perchè di solito, quando comincia a piovere, piove su tutta la pista e con una costanza uniforme.
In situazioni come quella di domenica, il primo non va a cambiare prima degli altri per paura che loro non ci vadano, gli altri, continuano nella speranza di recuperare con situazioni al limite dell’aderenza, insomma, Domenica nessuno voleva andare in Pit e quando le condizioni hanno detto “stop”, era ormai troppo tardi e si sono stesi quasi tutti.
Dando un limite (quello di 3 giri è solo una ipotesi), il pilota è più propenso a cambiare in sicurezza, perchè sa che gli altri, dovranno rientrare comunque.
Non so quanto potrebbe essere valida questa variante, sta di fatto che, secondo me, il flag to flag andrebbe rivisto sotto questo aspetto, come ho scritto, pretendere da un pilota (per lo più giovanissimo), di pensare alla sicurezza, quando in ballo c’è un mondiale, a me non pare la strada più giusta.
Già il fatto di fare questo mestiere, presuppone un limite “percepito” di sicurezza, molto superiore a tutti i comuni mortali, ma anche all’interno di questa elite (i piloti), il limite di sicurezza percepito è differente da pilota a pilota e quando uno di questi tira dritto, anche chi ha un limite inferiore è portato a proseguire, creando proprio le situazioni critiche che si vorrebbero evitare.
Voglio puntualizzare che l’idea che ho espresso, non vuole essere la soluzione a tutti i problemi, quello che mi preme è che si sia daccordo con la necessità di rivedere la regola del flag to flag, poi, come deve essere modificata e tutti i vari aspetti accessori, possono essere completamente differenti da quelli da me riportati.
ligera, quello che dici è sensato, la mia osservazione era mirata all’atteggiamento del lamentarsi senza poi attivarsi in prima persona.
Personalmente anche io ritengo che non debba essere una decisione che deve essere presa dal solo pilota.
La commissione gara deve prendersi le sue responsabilità.
Una soluzione? Beh, pensandoci così in due minuti, visto che non manca certo la tecnologia direi di partire dalla classica valutazione dei rischi.
Ogni circuito deve analizzare con test opportuni il grado di drenaggio dell’acqua in tutti i punti critici del circuito. Misurando quanti mm di acqua al minuto riesce a ricevere prima di superare la soglia di rischio scivolamento che verrà opportunamente fissata.
Preso il caso peggiore si dislocano sul cicuito vari pluviometri con la soglia impostata sul limite trovato.
Durante la gara inizia a piovere, si dichiara la pista bagnata, si lascia la scelta al pilota di effettuare il flag to flag fino a che uno dei pluviometri non supera la soglia di allarme, a quel punto si obbligano coloro che sono ancora con le slick a cambiare moto.
Boh mi ci è voluto più a scriverla che a pensarla forse ho scritto qualche strafalcione ma credo comunque possa offrire qualche spunto di riflessione.
…sul “lamentarsi senza far nulla” hai perfettamente ragione, tipico dell’essere umano moderno…e’ sempre colpa di qualcun altro ecc…riguardo ai mezzi elettronici potrebbe essere un’idea ma sappi che ci sara’ sempre qualcuno che obietterebbe l’aumento dei costi e che si tratta di episodi sporadici che accadono magari una volta ogni 2 anni…la sicurezza non viene presa mai nella giusta considerazione soprattutto perche’ costa…in ogni caso son d’accordo, si potrebbe almeno provare a pensare a qualcosa del genere…
Sono in sintonia con entrambi.
Considerazione da “ex pilota”:
quando correvo,il mio mentore mi diceva,se inizia a piovere,non ti curare di questo fintanto che non vedi gli ombrelli aperti sulle tribune,poi rallenta(quando si aprono gli ombrelli);
Bisogna poi aggiungere che sul casco la pioggia non si vede a causa dell’alta velocità…vedi solo le goccioline,ma non si è in grado di capire l’intensità della pioggia.
Comunque,quando si presentò l’occasione feci quello che mi disse,ed ho riscontrato che con la pioggerellina riuscivo a fare gli stessi tempi o quasi che sull’asciutto per circa 2 o 3 giri…poi dovevo rallentare vistosamente…
Guidare sull’acqua è molto difficile,qualunque pneumatico si usi,e specialmente in frenata,in curva è più facile andare più piano,ma sul dritto comunque il gas lo dai…e frenare a 250 invece che a 280 fa poca differenza sull’acqua….è difficilissimo comunque…
Da molto ex pilota?
Scusa se lo chiedo, ma l’impressione che sto avendo dalle gomme slick, di una maggiore tenuta sul bagnato rispetto al passato è un’impressione appunto o no?
…non so come la pensa Rob ma, se invece delle MotoGP ci fossero state le Moto2, sarebbero andati quasi subito tutti per terra…le gomme attuali aiutano ma le mappature ed i controlli di una MotoGP le altre moto (e piloti) se le sognano…
…Rob, noi due siamo abbastanza “maturi” e ne abbiamo viste di tutti i colori…tu poi hai anche corso nella velocita’ (io solo un po’ in off road e noi fuoristradisti nel fango ci divertiamo) e sei forse l’unico che puo’ parlare di certe cose nel forum…di la verita’: Domenica scorsa cosa avresti fatto? Conoscendoti come Marquez…io, in ogni caso, do perfettamente ragione a Mr. Qppo ed a Ligera, persone sempre serie nel forum (forse uno entrato da poco ma non per questo meno valido)…ricordi nel GP Italia dell’89 Chili? Pensando a quel GP non posso che iniziare a ridere (anche se le condizioni erano diverse ma sempre di bagnato si parla)…queste gare sono tremendamente difficili da interpretare e, in ogni gara che ho visto sul bagnato parziale come quella di Domenica, sono sempre scoppiati casini…fermo restando quanto scritto sopra, cioe’ che son perfettamente d’accordo con i due componenti del forum citati prima…non barare e dimmi la verita’…
x Ligera+Fatman: ho smesso una vita fà,quindi sulle gomme di oggi non saprei cosa dire.
Ma sul bagnato ciò che conta non è tanto la moto(importante è soprattutto il fatto se sia scorbutica oppure no,+regolata bene per il bagnato,rapporti e sospensioni giustamente tarati)…
Gente come: Jack Middelburg,Boet Van Dulmen e Christian Sarron,erano capaci di dare un giro anche a gente come Kenny Roberts sul bagnato,erano quelli che si dicevano”specialisti del bagnato”….appunto,sul bagnato conta il pilota…la guida richiede una sensibilità particolare…una concentrazione enorme..è difficilissimo soprattutto quando si è in testa…
Ciò che è accaduto a Marquez,nella mia piccola storia di pilotino dell’epoca,l’ho vissuto sulla mia pelle,partito dalla pole,sul bagnato sono caduto 3 volte…ma riusci ad arrivare terzo…la gara non la fini quasi nessuno…fare 37 giri sul bagnato con moto potenti è una cosa estremamente difficile,soprattutto per la concentrazione.
Avrei fatto come Marquez,non mi sarei fermato…e sarei caduto…:-)
xFatman:
credo(non avendoli mai provati)che i controlli elettronici aiutino molto sul bagnato a sminuire la risposta brusca del motore all’apertura del gas…quindi,se fosse cosi,è chiaro che la Moto2 non avendoli,sarebbe sul bagnato più difficile da un certo punto di vista,ricordandoci però,che la MotoGp ha circa 100 cv in più….che sull’acqua diventano come dei Mustang imbizzarriti…