MotoGp: Lorenzo campione di umanità sul podio con Anna
E su Twitter scrive: "Unendo le nostre capacità ce l'abbiamo fatta"
Nel pomeriggio spagnolo della MotoGp non si può non dire di aver assistito a tante belle immagini di umanità oltre che sportive, come spesso accade passate però in secondo piano.
Jorge Lorenzo aveva appena vinto il Gp di Catalogna e arrivato al parco chiuso, come normale ha sì salutato e ringraziato i suoi meccanici, la sua squadra, ma innanzitutto ha abbracciato Anna Vives, una giovane catalana affetta da sindrome di Down che sta dedicando la vita alle sue due grandi passioni,la scrittura e il disegno.
E proprio le sue mani e la sua fantasia hanno arricchito il casco indossato dallo spagnolo nel weekend (messo all’asta per contribuire alla Fundación Itinerarium), con colori e frasi del tipo “Pensa positivo” che suonano ancora più come un incoraggiamento sapendo che provengono da una persona in difficoltà.
E che dire della scena sul podio. Il maiorchino infatti ha voluto portarla fin lì, con sé, per festeggiare assieme davanti al pubblico di casa, alla fine di tutti e due, e permetterle di vivere un momento magico, irripetibile. L’ha presa in braccio, quasi fosse stata lei il trofeo, l’ha fraternamente coccolata.
Un attimo di grandissima tenerezza, sentita e spontanea in un mondo, quello delle competizioni ad alto livello, dove tutto sembra telecomandato, emozioni comprese. Un gesto, quello del 99, che ha messo in mostra tutta la sua sensibilità, una dimostrazione, in caso ce ne fosse bisogno, che numeri uno non si diventa per caso.
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