MotoGP – L’impegno Bridgestone per il 2008

MotoGP – L’impegno Bridgestone per il 2008MotoGP – L’impegno Bridgestone per il 2008

In occasione della presentazione della nuova Ducati che parteciperà al campionato MotoGP 2008, è doveroso parlare del suo partner più importante. Per la quarta stagione consecutiva, Ducati e Bridgestone continueranno quel rapporto che ha portato entrambi alla conquista del titolo mondiale 2007, dopo anni di dominio delle case giapponesi con gomme Michelin. Il 15 Novembre del 2004 il Ducati Marlboro Team annunciava la fine della partnership con Michelin e l’inizio di quella con Bridgestone, all’epoca uno dei maggiori produttori al mondo di pneumatici, e oggi al primo posto. La casa di Tokyo aveva già maturato esperienza in 125, ma solo nel 2002 il grande salto in MotoGP. La prima stagione però è avara di successi, complice anche la collaborazione con team non di alto livello (Proton KR e Kanemoto Honda): sarà Nobuatsu Aoki il miglior classificato a fine stagione, con un 12° posto, davanti agli altri due piloti con pneumatici Bridgestone, Van den Goorbergh e McWilliams.

Nel 2003 la fornitura è solo per il team Honda Pramac, che con Makoto Tamada finisce inaspettatamente sul podio del GP del Brasile, sul circuito di Jacarepagua. L’anno dopo la Bridgestone inizia a lavorare con Kawasaki e Suzuki, mantenendo Tamada come unico pilota della Honda, stavolta col team di Sito Pons. E proprio con il giapponese arriva l’incredibile successo in Brasile, bissato con quello del GP del Giappone, a Motegi. Alla fine Tamada sarà sesto assoluto, mentre Kawasaki e Suzuki rimarranno lontani dalle posizioni che contano.

Come abbiamo già detto, nel 2005 anche la Ducati passa alle coperture giapponesi: queste si sono evolute notevolmente sull’acqua (vedi il secondo posto di Jacque a Shangai), ma anche sull’asciutto. Loris Capirossi sembra davvero in forma: ottiene prima dei podi importanti, e poi sulle due piste di casa Bridgestone vince di gran carriera. Le notevoli prestazioni di Loris Capirossi convincono Sete Gibernau a lasciare la Honda e approdare in Ducati: le rosse dominano la gara d’apertura 2006, a Jerez. L’italiano vince, lo spagnolo si ritira per un problema meccanico quando è in seconda posizione. Sembra essere il loro anno, quando un bruttissimo incidente a Barcellona mette KO i ducatisti, che ormai devono rinunciare al mondiale.

Ma una volta tornato in forma, Capirossi trionfa a Brno e a Motegi, mentre Bayliss sorprende tutti e conquista il primo alloro a Valencia. Il mondiale è Michelin, ma i successi Ducati e i podi di Suzuki e Kawasaki fanno ben sperare. La squadra di Borgo Panigale decide di puntare sul giovane Casey Stoner per il nuovo anno: secondo molti esperti il suo ruolo doveva essere quella di seconda guida nei confronti di Loris Capirossi, ma già dal Qatar i ruoli si invertono. Per un misto di moto strepitosa, gomme fantastiche, e pilota velocissimo, la triade Ducati-Bridgestone-Stoner demoliscono la concorrenza vincendo il titolo mondiale già in Giappone… in casa Yamaha/Honda. Agli altri vengono lasciate solo le briciole: sei successi per la Michelin da spartire tra Rossi e Pedrosa, e una sola per altri due gommati Bridgestone come Vermeulen e Capirossi.

Ora non possiamo prevedere come finirà il campionato 2008, ma una cosa è certa: non si ripartirà più con la domanda “le Bridgestone andranno forte?” La risposta è sì: ne è convinto anche Valentino Rossi, che, secondo quanto riportato da Jeremy Burgess, avrebbe affermato: “Bene, non correrò a meno di non avere le Bridgestone, ecco quanto sono importanti per me”.

Andrea Giachè

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