MotoGP: Le pagelle di Laguna Seca
Casey Stoner – 10
Ha corso una gara accorta attaccando al momento giusto prima Pedrosa e poi Lorenzo per una tattica perfetta. Una vittoria scaccia crisi (anche se una vera crisi non c’è mai stata come ha ribadito l’australiano al termine della gara) che lo porta a + 20 sul maiorchino nella classifica iridata. Ripensando alle sue parole dopo le qualifiche c’è da togliersi tanto di cappello.
Jorge Lorenzo – 9
Il pilota maiorchino della Yamaha nonostante il terribile high-side di sabato mattina è stato combattivo finchè ha potuto. Ad un certo punto della gara sembrava potesse scappare ma poi si è dovuto arrendere alla supermazia Honda-Stoner. Ora in campionato si fa più dura ma dobbiamo ringraziare l’iridato 2010 se questo mondiale non è già finito.
Dani Pedrosa – 8,5
Dopo la vittoria del Sachsenring lo spagnolo sapeva che a Laguna Seca sarabbe stata dura. Porta comunque a casa un bel podio e ripensando a quanto accaduto a Le Mans (dove in un contatto con Simoncelli si fratturò la clavicola perdendo 3 gare) c’è di che recriminare.
Ben Spies – 6
Il pilota statunitense della Yamaha voleva il podio sul circuito di casa ma una partenza non proprio brillante e il tempo perso dietro a Rossi lo hanno penalizzato. Alla fine ha comunque fatto una grande rimonta andando a prendere Dovizioso portandogli via il quarto posto.
Andrea Dovizioso – 5
Il pilota forlivese del Repsol Honda Team ha corsa una gara in difesa, non riuscendo mai a tenere il passo dei primi. Alla fine è stato battuto anche da Spies e il fatto che sia terzo in campionato è una magra consolazione. Il distacco inizia a farsi pesante e la Honda ufficiale 2012 si allontana sempre più; urge prova di forza.
Valentino Rossi – 5,5
Ci si aspetta molto di più dal nove volte campione del mondo che in gara ha battagliato con il suo team-mate Hayden. Essere la prima Ducati è una magra consolazione, la stagione è ormai oltre la metà e ancora non si vede la luce. La Ducati non sarà un fulmine ma da lui ci si aspetta e si pretende di più che non il semplice compitino.
Nicky Hayden – 5,5
Una volta lo chiamavano il mostro della laguna, oggi si deve accontentare di un settimo posto ad oltre 30 secondi dalla vetta. Lo statunitense non è mai riuscito a sfruttare al meglio la Ducati (cosa che invece riusciva e bene al suo ex compagno Casey Stoner) e forse se non vuole rovinarsi del tutto la carriera deve iniziare a guardarsi intorno. Non dimentichiamoci che è stato campione del mondo!
Colin Edwards – 6
Ci si aspettava di più dal texano della Yamaha che solitamente quando corre in casa si trasforma. Ha invece corso la sua gara arrivando a 45 secondi dalla vetta, un eternità! Che sia ora di dare spazio ai giovani?
Hector Barberà – 6
Lo spagnolo della Ducati aveva come obiettivo quello di stare con gli ufficiali Rossi e Hayden, cosa che non è riuscita. Ha comunque corso una gara dignitosa portando al traguardo la Desmosedici GP11 del Team Aspar al nono posto.
Hiroshi Aoyama – 6
Il pilota del Team Gresini non è ancora riuscito a tirar fuori il meglio dalla sua RC212V. Anche a Laguna Seca ha faticato molto anche se ad onor del vero non aveva mai corso sul circuito statunitense. Ha comunque chiuso decimo ma da lui ci si aspetta qualcosina di più.
Marco Simoncelli – 4
Il suo “palmares” di cadute inizia ad essere preoccupante e in più a Laguna Seca non è mai sembrato in palla. Si sta giocando la possibilità di rimanere un pilota Honda ufficiale ma guardando i risultati e la classifica c’è poco da stare contenti. Urge cambiamento di rotta.
Loris Capirossi – 5,5
Il pilota del Pramac Racing sembra un lontano parente di quello visto ai tempi della Ducati ufficiale. Correva si infortunato ma quest’anno anche quando stava bene fisicamente non ha mai convinto. Gli auguriamo un finale di stagione in crescendo ma per lui come per Edwards forse è giunto il momento di lasciare spazio ai giovani.
Toni Elias – 4
Vedere la Honda RC212V così indietro con il solo pilota spagnolo (che non dimentichiamolo è stato campione della Moto2 e che in passato ha anche vinto in MotoGP) non farà certo piacere alla casa giapponese. Anche Lucio Cecchinello sta perdendo la pazienza e a Laguna Seca stava prendendo paga anche dal suo provvisorio compagno Ben Bostrom. Crisi irreversibile?
Ben Bostrom – 6
La wild card statunitense in gara stava andando abbastanza bene quando per un non meglio precisato problema alla prima curva si è ritirato. I suoi tempi erano comunque migliorati di molto rispetto alle prove e poi non è facile correre due gare con due moto completamente differenti, la Honda RC212V e la Suzuki del campionato AMA.
Karel Abraham – 6
Il Rookie ceco del 2011 fa il suo. Porta al traguardo la moto tutta intera (cosa che non gli era riuscita nelle prove) e guadagna qualche punto. Così come gli altri piloti Ducati andrebbe rivisto con un’altra moto.
Alvaro Bautista – 7 di incoraggiamento
Il voto potrebbe sembrare un po’ alto ma va considerato che il pilota spagnolo è in sella ad una Suzuki ed è l’unico pilota della casa giapponese. Così come al Sachsenring stava lottando con il duo della Ducati (li aveva presi e girava più forte di Rossi e Hayden) quando ha perso l’anteriore della sua GSV-R 800cc. La telemetria ha detto che velocità e punto erano gli stessi del giro precedente, quindi nessun errore quantomeno rilevabile. Lo aspettiamo a Brno.
Cal Crutchlow – 5,5
Purtroppo per lui la sua corsa è terminata dopo soli 3 giri. Una caduta lo ha estromesso dalla gara, una gara durata troppo poco per il pilota del Team Tech3 Yamaha. Rimandato.
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