MotoGP Le Mans, Prove Libere 3: Stoner davanti alle Yamaha

Nonostante una caduta l'australiano della Honda è davanti a Crutchlow

MotoGP Le Mans, Prove Libere 3: Stoner davanti alle YamahaMotoGP Le Mans, Prove Libere 3: Stoner davanti alle Yamaha

I piloti della MotoGP hanno disputato il terzo ed ultimo turno di prove libere del “Monster Energy Grand Prix de France”, quarta tappa del motomondiale 2012. Con un meteo sempre minaccioso ma pista asciutta, i 45 minuti a disposizione hanno visto i piloti uscire sin da subito cercando la miglior prestazione.

A farne le spese i nostri due piloti della CRT Danilo Petrucci e Mattia Pasini, entrambi caduti all’inizio del turno. Il pilota ternano della Ioda è riuscito a tornare in pista, mentre Pasini visto il brutto High-Side ha preferito fare un “giro” alla clinica mobile.

E’ caduto a 22 minuti dalla fine anche il leader del mondiale Casey Stoner; l’australiano ha perso il controllo dell’anteriore della sua Honda RC213V mettendo la ruota sul cordolo, cordolo “ondulato” che gli ha “tolto” l’avantreno. Per lui nessuna conseguenza fisica.

Alla fine il più veloce è risultato proprio il bi-campione del mondo che risalito in sella alla seconda moto ha fermato il cronometro sul tempo di 1:33.945, unico pilota a scendere sotto al muro dell’1’34. Dietro a Stoner troviamo tre Yamaha, quelle del Team Tech 3 di Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso e quella del Team Factory di Jorge Lorenzo, staccato dalla vetta di 511 millesimi.

Quinto tempo per Alvaro Bautista, in sella alla Honda RC213V del Team Gresini. Lo spagnolo che ha girato in 1:34.471 precede Dani Pedrosa con la seconda Honda del Team Repsol e Valentino Rossi, settimo e primo pilota Ducati.

Il pilota pesarese ha girato in 1:34.757, a 812 millesimi da Stoner, ma a “soli” tre decimi dall’ex compagno di squadra Jorge Lorenzo. Dietro a Rossi a chiudere la Top Ten troviamo le altre Ducati di Barbera, Hayden ed Abraham. Ultimi due crono dei prototipi per Ben Spies e Stefan Bradl, mentre la prima CRT è quella di Randy De Puniet, che precede il nostro Michele Pirro (FTR Honda), Yonny Hernandez e Danilo Petrucci, in sella alla Ioda.

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MotoGp FP3 Losail - GP Qatar - I tempi


Pos Num Pilota Moto Team Tempo Gap
1 93 Marc Marquez Ducati Lenovo Team 1:51.877
2 73 Alex Marquez Bk8 Gresini Racing Motogp 1:52.109 +0.232
3 20 Fabio Quartararo Monster Energy Yamaha Motogp Team 1:52.356 +0.479
4 5 Johann Zarco Castrol Honda Lcr 1:52.393 +0.516
5 37 Pedro Acosta Red Bull Ktm Factory Racing 1:52.432 +0.555
6 12 Maverick Vinales Red Bull Ktm Tech3 1:52.504 +0.627
7 54 Fermin Aldeguer Bk8 Gresini Racing Motogp 1:52.513 +0.636
8 72 Marco Bezzecchi Aprilia Racing 1:52.634 +0.757
9 79 Ai Ogura Trackhouse Motogp Team 1:52.693 +0.816
10 42 Alex Rins Monster Energy Yamaha Motogp Team 1:52.730 +0.853
11 63 Francesco Bagnaia Ducati Lenovo Team 1:52.759 +0.882
12 21 Franco Morbidelli Pertamina Enduro Vr46 Racing Team 1:52.781 +0.904
13 49 Fabio Di Giannantonio Pertamina Enduro Vr46 Racing Team 1:52.830 +0.953
14 33 Brad Binder Red Bull Ktm Factory Racing 1:52.898 +1.021
15 10 Luca Marini Honda Hrc Castrol 1:52.987 +1.110
16 1 Jorge Martin Aprilia Racing 1:53.071 +1.194
17 36 Joan Mir Honda Hrc Castrol 1:53.087 +1.210
18 25 Raul Fernandez Trackhouse Motogp Team 1:53.186 +1.309
19 23 Enea Bastianini Red Bull Ktm Tech3 1:53.404 +1.527
20 43 Jack Miller Prima Pramac Yamaha Motogp 1:53.425 +1.548
21 7 Augusto Fernandez Prima Pramac Yamaha Motogp 1:53.516 +1.639
22 35 Somkiat Chantra Idemitsu Honda Lcr 1:54.334 +2.457

Losail - GP Qatar - Risultati FP3

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4 commenti
  • H954RR ha detto:

    Casey semplicemente immenso !
    Mi ha fatto perdere 20 kg quando è caduto pero’ quando tiri un errorino ci sta.
    La maniera di come “doma” quella belva della moto (che motore !) è impressionante gli manca solo la frusta, ah ah ah.
    Complimenti ad Adriana e bella la piccolina.

    E’cco le parole di uno che le cose le sa:
    “Casey Stoner ha detto che il re è nudo. Che la MotoGp di oggi, figlia di mille compromessi tra politica, affari e regolamenti, non è la MotoGp che aveva sognato e che amava. Un mondo nel quale si parla solo e sempre di soldi non può interessare più di tanto uno che di soldi ne ha già fatti parecchi e che ama la natura e la wilderness.
    Sarà anche un selvaggio, un rozzo, un primordiale, ma Casey ha dimostrato di essere un uomo che ha detto no. A quella che lui definisce una specie di “mafia” latina che cerca sempre di favorire italiani e spagnoli, anche con i ben poco graditi cambi di regolamento in corsa che lo hanno fato inviperire.
    Non credo che Stoner abbia detto stop perché il governo di questo sport (in mano a promoter, ingegneri e TV) ha ritoccato il peso minimo e imposto gomme ancor peggiori delle attuali. Semplicemente capisco che nella sua testa un pilota o una Casa non debbano avere bisogno di “aiutini” per avanzare in griglia o in classifica. Casey pensa che la Ducati e Rossi siano molto aiutati, ignorando, giustamente, i problemi di audience delle TV e di “valore di mercato” del promoter.
    Stoner ci ha fatto toccare con mano che la MotoGp, dopo il fallimento di Rossi su Ducati, la morte di Simoncelli e le manovre politico-economiche, è un colosso con i piedi d’argilla. Che a lui non interessa più.
    Non l’hanno capito gli affaristi, quelli che credevano che si trattasse solo di una mossa per far lievitare il suo valore sul mercato. Quelli che, pateticamente, pensano ad un suo ritorno dopo una breve sosta. Non credo che lo rivedremo in pista dopo Valencia 2012 (sua ultima gara in MotoGp). Se così fosse, possiamo dire una cosa sola: la MotoGp ha perso il campione del mondo in carica e il leader del mondiale. Lo ha perso anche la Honda che forse pensava di poter comprare tutto e tutti, visto che di fatto è la vera (e sola) grande potenza rimasta. Infatti, la Yamaha è al risparmio da tempo, mentre la Ducati vive la sua avventura in MotoGp grazie alle sponsorizzazioni e ha un nuovo padrone che si chiama Audi che ama molto lo sport, ma nella declinazione “derivate di serie”.
    E così arriviamo a Rossi, sempiterno uomo guida (mediatica) della MotoGp. Si scatenano le illazioni: torna alla Honda, va alla Yamaha, passa in SBK con Mediaset… Ci sta tutto, ma il problema è che, dopo il clamoroso, rumoroso, devastante, NO, pronunciato da Stoner a Le Mans, ogni strada sembra un ripiego. E Rossi, che pure dei difetti ha, non è mai stato la “riserva” di qualcuno.
    Pensateci: Stoner non ha ancora compiuto 27 anni, ha vinto due mondiali con due moto diverse e, nelle ultime 20 gare, ha portato a casa 19 podi e 12 vittorie.”

    1. lettore ha detto:

      hai già detto tutto e condivido in pieno soprattutto la parte sul magna magna

  • EneA ha detto:

    (da Rossista ed ex Biaggista)

    STIMO Stoner da sempre… da quando ruzzolava sempre in 250…. gran manico senza omra di dubbio…

    Mi spiace che molli e capisco i motivi che lo hanno portato ha questa decisione.

    Anche su rossi ti do ragione… ha dei difetti ma non è mai stato la riserva di nessuno…

    Spero che qualcosa cambi e che in futuro si possa assistere a Rossi, Stoner e Lorenzo che fanno a sportellate fino all ultimo giro…

    In bocca al lupo Canguro mannaro.

    EneA

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