MotoGP – Laguna Seca – Stoner non lo ferma più nessuno: sesta vittoria, 44 punti su Rossi
A tutti gli effetti, con pieno merito e titolo, “Unstoppable”. Casey Stoner non si ferma più: sesta vittoria stagionale, 44 punti di vantaggio sul più diretto inseguitore, il tutto contornato da una autoritaria, indiscutibile, applauditissima performance a Laguna Seca. Il “Gran Chelem” a Laguna Seca è stato servito in salsa rossa: vittoria, giro più veloce, pole position, comando della corsa dal primo all’ultimo giro, se vogliamo anche il primato in ogni sessione di prove del Red Bull US Grand Prix. Meriti (grandi) alla Ducati, applausi (giustificati) alla Bridgestone, ma questo “Unstoppable Stona’h” è il miglior pilota al momento per costanza di rendimento e performance assolute in circolazione nella top class. Questione di risultati e dati oggettivi, così come l’inconsistenza Michelin, tornata indietro dopo un appuntamento al Sachsenring dove hanno riso di gusto ai problemi della concorrenza. Valentino Rossi e Dani Pedrosa, giunti rispettivamente in 4° e 5° posizione, sono stati gli unici a tener “alto” il bilancio del Bibendum sul suolo americano, un nuovo feudo per un Stoner letteralmente di un altro pianeta. Nessuno è riuscito, neanche lontanamente, ad impensierirlo: l’attesissimo Nicky Hayden si è centrato al via con Hopkins, Vermeulen ha chiuso meritatamente secondo forte di una storica predilezione verso la California (doppietta, la prima volta a Laguna Seca, in Superbike nel 2004). Valentino Rossi ha fatto il possibile, battuto sul campo anche da un malconcio Marco Melandri, concreto e determinato a conquistare un piazzamento sul podio che vale… l’ingaggio in Ducati! Cartoline da Laguna Seca, con quel volto giovane di Casey Stoner in primo piano. Anzi, presente in solitaria: oggi a Salinas c’era solo lui.
Cronaca di Gara
Welcome to Fabulous Laguna Seca! Red Bull US Grand Prix 2007, tutto è pronto per la gara più atipica, caratteristica a piena di fascino del Circus della MotoGP: Casey Stoner in pole position, prima fila composta da Pedrosa e Vermeulen, con Rossi e la star Nicky Hayden subito dietro. Regolamente presente in griglia Marco Melandri, assente stamattina nel warm-up pre-gara, curato meticolosamente dai medici della Clinica Mobile. Si parte dunque, non prima di aver ascoltato in religioso silenzio “The Star Spangled Banner”, il solenne inno che unisce le due Coste degli Stati Uniti. Finalmente ci siamo, sono le 14:02 a Salinas, 9 ore più avanti nella nostra Penisola, accensione, spegnimento del semaforo… via!!! Tutti verso l’Andretti Hairpin ed è “Hole-shot” per Daniel Pedrosa, Casey Stoner spinge Hayden all’esterno e… contatto con John Hopkins! Due yankee praticamente fuori-gioco, con il Campione del Mondo in carica 18° e l’alfiere di casa Rizla Suzuki costretto a rientrare ai box. La gara in ogni caso prosegue, Stoner si riporta in testa davanti a Pedrosa e Vermeulen, Rossi quarto passa Edwards e prova un progressivo recupero sull’indiavolato terzetto di testa.
Nessun stravolgimento ulteriore nei primi tre passaggi, Stoner inizia la propria sequenza di giri veloci nell’intento di staccare un Pedrosa addirittura sopravanzato da Vermeulen alla curva 11 per la seconda posizione. Fuori gioco nel frattempo Loris Capirossi, rientra ai box con la moglie Ingrid che cerca di conoscere in presa diretta l’accaduto, presto imitato anche da Kurtis Roberts arrivato lungo al Corkscrew per un problema tecnico alla propria KR212V. La gara si infiamma grazie ad un Marco Melandri straordinario: nonostante le precarie condizioni fisiche passa Edwards e addirittura fa sua la quarta posizione ai danni di Valentino Rossi nel corso del nono giro, con un attacco alla curva 5 da incorniciare. Buone sensazioni dunque al box Gresini, costretto però a registrare il ritiro del suo secondo alfiere “part-time” Miguel Duhamel, che chiude così dopo soli 12 giri la sua avventura in MotoGP a 15 anni di distanza dall’ultima personale apparizione.
Melandri regala emozioni a non finire, e al 15° giro diventa terzo passando Pedrosa alla curva 10, dinanzi alla collinetta della passione con tutti gli accampamenti degli appassionati americani. Poca gioia per loro: i due Hayden hanno vissuto sfortune di ogni genere, Edwards è raggiunto da De Puniet e Tamada per la sesta posizione, ma soprattutto là davanti ci sono due australiani. Casey Stoner guadagna decimi su decimi, è a tutti gli effetti “Unstoppable Stona’h”, nemmeno il miglior Vermeulen nella “sua” Laguna Seca riesce a resistergli preferendo viaggiare su di un ritmo tranquillo per una seconda posizione preziosa per gli equilibri di casa Suzuki. Diverso il discorso per il terzo gradino del podio, con Melandri ora impensierito da Rossi che ha da poco passato un Pedrosa vistosamente in calo.
L’ultimo terzo di gara non riserva però alcuna sorpresa: Stoner vince con un abisso su Vermeulen, terzo un applauditissimo Melandri, seguono Rossi, Pedrosa e le due Kawasaki di De Puniet e West. Quarantaquattro punti tra Stoner e Rossi, ci si vede a Brno: adesso vacanze meritate per tutti. Soprattutto per Casey Stoner.
Le dichiarazioni “a caldo” dei protagonisti
Casey Stoner, 1°: “E’ stata una grande gara e anche le Bridgestone sono andate molto bene. Sapevo di poter andare forte ma non così forte!! Lo scorso weekend abbiamo avuto delle difficoltà con gli pneumatici ma oggi devo ringraziare Ducati e Bridgestone. Adesso torno a casa e mi allenerò per essere pronto per Brno.”
Chris Vermeulen, 2°: “Siamo stati veloci tutto il weekend, sono molto contento del podio. Stoner andava molto forte e non ce la facevo a reggere il suo passo. La Suzuki è un grande Team e cercherò di rimanere qui anche perchè la moto è molto migliorata.”
Marco Melandri, 3°: “Credo che questo podio valga una vittoria, senza antidolorifici non ce l’avrei fatta a correre! Ringrazio Il Dottor Costa, Francesco Chionne la dottoressa Monica Lanzarotti e tutta la clinica mobile. La squadra ha fatto un ottimo lavoro, la moto era a posto e anche le Bridgestone erano performanti. Sono partito calmo, poi quando ho visto Rossi farsi sotto nel finale ho aumentato il ritmo. Questa è una delle giornate più belle della mia vita.”
Alessio Piana
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