MotoGP – Laguna Seca QP1 – Vermeulen spiazza tutti
Temperature soffocanti: 38° nell’aria, 58° sull’asfalto. Un clima infernale, per un turno di prove altrettanto diabolico, inaspettato, imprevedibile. L’inferno della Laguna sconvolge i piani di tutti, con l’unico a trarre vantaggio di questa situazione Chris Vermeulen. Due volte vincitore a Laguna Seca nel Mondiale Superbike, il giovane australiano lasciato libero dalla Honda a fine 2005 e subito ingaggiato dalla Suzuki ha ottenuto la sua seconda pole position nella top class. Maestro del clima improbabile (nubifragio a Istanbul, tremendo caldo a Laguna Seca), il vicecampione in carica della Superbike ha così battuto gli americani sul loro terreno, su quel feudo indistruttibile costruito in 3681 metri nella penisola di Monterey.
La performance di Vermeulen porta alla Suzuki e a Bridgestone una pole inaspettata, con i soliti dubbi sul rendimento e costanza per la corsa. Chi non sembra avere di questi problemi è Colin Edwards, secondo, miglior Yamaha (nonchè primo tra gli yankee) in griglia, nel disastro che ha visto protagonista Valentino Rossi, addirittura decimo. La M1 in fondo va forte a Laguna Seca, ma il sabato non è più da tempo un…sabato italiano nella MotoGP: Rossi non riesce ad andare con la chewing gum, o forse la sua Yamaha che non si adatta alla Michelin da tempo. Eppure Edwards è là davanti…
Bilancio di casa Honda: in prima fila troviamo la KR di Kenny Roberts (anche se un pò in affanno in queste qualifiche nelle prove in vista di domani), ma in seconda c’è Pedrosa al quarto posto davanti ad un Hayden che ha incontrato traffico nel giro buono ed è stato protagonista di un “dritto” al Cavatappi. Delusione per lui, ma la volontà di recuperare domani quando il gioco significherà punti e vittoria.
Chiudiamo con Melandri e Capirossi: nona e tredicesima piazza. Problemi diversi per un ruolino di marcia deficitario per entrambi, con l’incoscienza su come potrebbe essere la loro corsa domani alle 23.00 italiane…
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