MotoGP – Jerez – Il pensiero di Nico Cereghini sul GP di Spagna


Nico Cereghini dice la sua sulla terza gara del motomondiale 2009, gara vinta da Valentino Rossi davanti alla Honda di Dani Pedrosa e alla Ducati di Casey Stoner. Rossi torna quindi a vincere mentre il compagno di squadra Jorge Lorenzo, poleman, è caduto a pochi giri dalla fine quando era all’inseguimento di Stoner. Ottima anche la gara di Randy De Puniet (4° con la Honda del Team LCR) e del ravannate Marco Melandri (quinto con la Kawasaki dell’Hayate Racing Team). Ecco il Cereghini-pensiero così come riportato dal sito dainese.com – ROSSI VA FORTE LA DOMENICA – LORENZO IL SABATO, POI CADE – YAMAHA MEGLIO DELLA HONDA – LA DUCATI INSEGUE. Jerez è quasi sempre una gran festa e questa volta, con quel sole e quel pubblico, anche di più. Grandi gare. E grande Dottore! Controllato la prima fase, meticoloso a metà gara, inesorabile nel finale. Ve l’avevo detto che la vittoria gli mancava, e questa volta Rossi l’ha centrata con un capolavoro di strategia.
Venerdì subito velocissimo, sabato alle prese con problemi di bilanciamento -quarto tempo e dunque seconda fila- Valentino ha capito che poteva essere il più veloce soltanto in una condizione: con il serbatoio vuoto e le gomme usurate. E’ partito bene ma senza strafare, ha aspettato di poter passare Lorenzo con il minimo rischio, ha recuperato senza sbavature su Stoner e Pedrosa, li ha studiati. Poi se li è mangiati al dente, senza tenerli troppo sul fuoco, e se n’è andato a digerire in santa pace per poi chiudere il ciclo naturale nel wc a bordo pista, celebrando la famosa gag di dieci anni fa. Bravo Vale, e adesso è in vetta alla classifica con 11 punti sullo Squalo Rosso e 24 sulla coppia meno accoppiata di Spagna: Lorenzo e Pedrosa, Passo-di-fuori e Torero-Camomillo.
E guardate che Stoner quest’anno è molto forte. Più vincente che mai. Nel 2007 si è ubriacato di vittorie e si è convinto di essere il più veloce dell’universo, nel 2008 Rossi lo ha fatto atterrare con qualche trauma tra i mortali, oggi conosce bene la propria forza e le proprie debolezze. E con una Ducati che a Jerez (in gara) non gli piace, può saltare comunque sul podio. Invece Pedrosa patisce una Honda meno equilibrata della Yamaha, torna a certe scelte ciclistiche della scorsa stagione, patisce Rossi e si accontenta di star davanti a Lorenzo. Troppo poco. Un Lorenzo peraltro velocissimo, autore di una bellissima pole che ha rischiato di deconcentrare il più blasonato compagno di squadra, ma poi non abbastanza lucido: il terzo posto era ormai in vista quando è caduto alle spalle di Stoner. Meno male che questa volta si è trattato di una banale scivolata, del tutto innocua nel fisico anche se insidiosa per il morale.
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