MotoGP – Istanbul – Stoner vince e vola in classifica, Rossi paga la Caporetto Michelin
La MotoGP dei “gommisti” per l’anno di Casey Stoner. Questa la sentenza espressa dal Gran Premio di Turchia 2007, emblema di un weekend che ha segnato una (prima) Caporetto per la Michelin e per Valentino Rossi, costretti ad una misera decima posizione nella grande giornata di Stoner, Ducati e Bridgestone. Vanno in crisi le coperture francesi all’Otopark, si salvano con il solo Nicky Hayden settimo dietro a sei gommati Bridgestone, per la gioia di un Casey Stoner semplicemente perfetto alla seconda vittoria in tre gare da Ducatista, nuovo leader di campionato a quota 61, dieci lunghezze di vantaggio su Valentino Rossi. La grande domenica dell’australiano è anche il miglior risultato storico per la Ducati, che piazza Capirossi e Barros rispettivamente in terza e quarta posizione per una tripletta mancata solo dalla splendida performance di Toni Elias, secondo e senza timori reverenziali nella lotta iniziale con Valentino Rossi. Dati inconfutabili per un 2007 dalle mille incognite e tutt’altro che a senso unico, con Dani Pedrosa falciato al via da un’improbabile manovra di Olivier Jacque (coinvolgendo anche gli incolpevoli Edwards e Vermeulen) e rimasto a quota 36 in classifica. Pronostico aperto per Shanghai: per qualche prezioso suggerimento sul possibile andamento del weekend in Cina chiedere ai “gommisti”, ma anche ad un Casey Stoner, davvero, in stato di grazia. Gomme, o non gomme.
Cronaca di Gara
Non c’è due senza tre: dopo i trionfi di Corsi e Dovizioso rispettivamente in 125 e 250 l’aspettativa è per un tris tutto italiano in MotoGP, con Valentino Rossi in pole position, Capirossi quinto in griglia e Melandri solo 14°. Speranze tricolori che si scontrano con gli ottimi riferimenti sul passo di gara di Pedrosa e Stoner, con quest’ultimo il più veloce nel warm-up… monogommato Bridgestone. Tutti d’accordo su queste premesse iniziali, ci apprestiamo a vivere una corsa aperta a molteplici scenari. Sono le 15:00 a Istanbul, pronti per la partenza, accensione, spegnimento del semaforo, via!!! Grande spunto di Rossi, conserva il comando davanti a Edwards, Stoner, Capirossi, Hayden, Hopkins, Elias e Pedrosa partito malissimo. Subito combattive le due Ducati che passano Edwards, sopravanzato in un lampo anche da Hopkins decisamente combattivo, ma davanti Rossi arriva larghissimo alla curva 11 ritrovandosi in mezzo al gruppo!
Si arriva alla chicane che immette sul rettifilo dei box e… incredibile colpo di scena! Olivier Jacque centra letteralmente ad altissima velocità Edwards coinvolgendo in una carambola a quattro anche Pedrosa e Vermeulen, tutti a terra. Fuori gioco Pedrosa ed è una brutta mazzata per l’andamento della corsa, ancor di più se pensiamo che il catalano resta seduto nelle vie di fuga visibilmente dolorante. Peccato, peccato davvero, torniamo alla cronaca della corsa con le Ducati di Stoner e Capirossi che fanno l’andatura davanti a Hopkins, Elias, Rossi, Hayden e Melandri: quattro gommati Bridgestone al comando, cinque nelle prime sette posizioni.
Quarto giro, miglior crono per Valentino Rossi in 1’54″066, si lancia all’inseguimento di un Elias davvero indemoniato tanto che riuscirà a passarlo solo grazie ad un errore del portacolori Honda-Gresini. Prossima preda di Rossi è John Hopkins, e dopo una lunga caccia riuscirà con la grinta che da sempre lo contraddistingue a passarlo nel tornante che immette sul rettifilo dei box, facilitando anche l’azione di Toni Elias, quarto proprio alle spalle del Dottore. Siamo al settimo giro, Stoner è un martello e ha guadagnato 1″4 su Capirossi, seguono Rossi seriamente impensierito da Elias, poi Hopkins, Melandri, Hayden, Barros e De Puniet.
Giro numero 9, Rossi di forza passa Capirossi, Elias lo imita ed è ormai l’ombra della Yamaha #46. Un cavallo imbizzarrito il buon Toni che incredibilmente sopravanza Valentino alla staccata in fondo al dritto, intraversandosi e rischiando in due occasioni consecutive di volare a terra e di coinvolgere il sette volte iridato. Rossi paga queste manovre spericolate (ma assolutamente regolari) e viene staccato dal pilota iberico, che prova un’improbabile rimonta sull’irraggiungibile Stoner (il suo vantaggio, al 13° giro, raggiunge 3″1…). Si arriva nell’ultima parte di gara, Valentino Rossi è visibilmente in difficoltà e viene raggiunto dal “gruppetto Bridgestone” composto da Hopkins, Melandri, Capirossi, Barros e con l’aggiunta di un redivivo Hayden, insieme a Rossi l’unico gommato Michelin nella top ten.
Al quindicesimo giro si concretizza la Caporetto di Valentino Rossi: gomma posteriore (lato destro) completamente andata e via libera a tutti i suoi inseguitori compreso Nicky Hayden, settimo e attualmente migliore dei gommati Michelin. Stoner è ormai irraggiungibile, Elias sicuro della seconda posizione, via libera ad una lotta fratricida per il terzo posto tra Capirossi, Hopkins, Melandri, un incredibile Barros e Hayden. Rossi perde ancora terreno, si fa passare presto anche da Randy De Puniet e Alex Hofmann, chiuderà al decimo posto raccogliendo 6 miseri punti che lo staccando di 10 lunghezze dal nuovo leader di classifica Casey Stoner, straordinario vincitore del Gran Premio di Turchia 2007. Secondo è un superbo Toni Elias, Loris Capirossi vince la volata per il terzo posto ai danni di Barros, Melandri, Hopkins con Nicky Hayden settimo. Sei gommati Michelin ai primi sei posti, tre Ducati nel quartetto di testa, Casey Stoner leader di campionato. Cosa accadrà a Shanghai tra due settimane?…
Le dichiarazioni “a caldo” dei protagonisti
Casey Stoner, 1°: “Abbiamo lavorato perfettamente in questo weekend. La squadra ha fatto un ottimo lavoro così come la Bridgestone. E’ andato tutto bene e a me è bastato portare la moto al traguardo. Ringrazio la squadra, oggi è bastato essere costanti per vincere!”
Toni Elias, 2°: “Sono molto contento, quando la moto è a posto la mia guida si esalta. La squadra ha lavorato alla perfezione così come la Bridgestone che ha anche fatto degli pneumatici su misura per me. Sono molto fiducioso, forse se non mi avesse rallentato Hopkins sarei potuto stare con Stoner, anche se oggi Casey era troppo forte”
Loris Capirossi, 3°: “E’ stato un bel weekend, ce l’ho fatta a tornare ad essere protagonista. Alla fine ho avuto un problema e Barros mi ha passato ma ce l’ho fatta a recuperare la posizione in staccata. L’importante è divertirsi, sono riuscito a tornare tra i primi e questo mi fa onore. La Bridgestone ha fatto un egregi olavoro, sono io che devo adattarmi perchè con il mio stile di guida: stresso troppo le gomme.”
Alessio Piana
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