MotoGP: Intervista esclusiva ad Andrea Iannone

Con lui abbiamo parlato del suo debutto in MotoGP, delle difficoltà incontrate e di quello che si aspetta dal 2014

MotoGP: Intervista esclusiva ad Andrea IannoneMotoGP: Intervista esclusiva ad Andrea Iannone

Siamo con Andrea Iannone, rider Ducati Pramac MotoGP. Il pilota abruzzese al debutto nella classe MotoGP ha vissuto una stagione difficile, vuoi perchè era in sella alla Ducati, che tanti piloti ha messo in difficoltà, vuoi perchè nella prima parte di stagione ha subito molti infortuni ed è caduto molto. Alla fine ha chiuso il campionato in 12esima posizione con 57 punti. Lo abbiamo intervistato durante la sosta “forzata”, visto che prima del 4 febbraio i piloti non potranno tornare in sella (lo faranno a Sepang). Ecco cosa ci ha raccontato in un’intervista esclusiva rilasciata a Motorionline.com.

Andrea, come giudichi la tua prima stagione nella Top Class in sella alla Ducati?

“Non è stata una stagione molto positiva dal punto di vista sportivo, perchè negli ultimi anni ero abituato ad ottenere risultati migliori. E’ stata invece positiva dal lato dell’esperienza, visto che ho avuto modo di apprendere molto in questa nuova categoria. Ho avuto una moto abbastanza difficile, ma alla fine sono riuscito a “capirla” un pò e quindi possiamo dire che ci sono state sia cose positive che negative, ma che comunque sono presenti in ogni stagione, a prescindere se parti per vincere, oppure per imparare.”

Quanto hanno pesato gli infortuni?

“Sicuramente gli infortuni che ho avuto, le cadute che ho fatto non hanno aiutato a rendermi la vita più facile, perchè comunque quando cadi perdi fiducia, quando ti fai male non guidi in sicurezza, non hai il feeling per spingere al massimo. Poi verso fine stagione sono riuscito a recuperare la fiducia, a rimettermi in forma, a recuperare dagli infortuni e sono migliorati i risultati e i distacchi dalle Ducati ufficiali sono diminuiti. Sono riuscito a stare insieme a loro. Una seconda parte di stagione sicuramente più positiva.”

Quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato quest’anno? Come ti sei trovato con i freni in carbonio e con l’elettronica? Sono state queste le cose più difficili a cui abituarsi oppure i pneumatici Bridgestone?

“Tutte e tre sono molto difficili, le gomme sono molto differenti dalla Moto2 e poi c’è l’elettronica che è veramente incredibile. In MotoGP hai mille possibilità di settarla; devi metterla a punto, devi essere bravo e attento, devi cercare di capire tutti i controlli che intervengono sulla moto mentre giri, se stanno funzionando bene o no, come modificarli per rendere la moto migliore. Un lavoro sicuramente molto difficile.”

Qual’era secondo te la reale posizione della Ducati in questo campionato?

“Posso dire che un pilota quando scende in pista da sempre il 100%, quindi sia io, che Nicky (Hayden, ndr), che Dovi (Andrea Dovizioso, ndr) abbiamo spinto al massimo per ottenere il massimo risultato, quindi credo che la reale posizione della Ducati sia quella vista. Loro sono stati più veloci di me nel complesso della gara, mentre in prova e in qualifica sono stato sempre vicino. Nella seconda parte di gara invece sono stati più veloci, non riuscivo a tenere il loro passo ed è una cosa su cui sto lavorando molto. In questo nella seconda parte di stagione sono migliorato tanto. La gestione della gara in MotoGP è molto importante, perchè quando la gomma inizia a scivolare bisogna essere a posto con l’elettronica, altrimenti si rischia di perdere tanti decimi in ogni curva e poi da decimi diventano secondi. La reale posizione è comunque quella vista.”

Cosa ti aspetti dal futuro visto l’arrivo dell’Ing. Gigi Dall’Igna?

“Abbiamo avuto modo di lavorare insieme già nei test di Valencia. Io ho detto più volte che è una persona che stimo molto, credo molto in lui e nelle sue potenzialità. Ha vinto tantissimo in tutte le categorie in cui ha corso, quindi questo sicuramente è di buon auspicio. Ci aspettiamo tutti davvero tanto, è una persona molto sicura di se, molto decisa, che ha metodo e sono convinto che con lui molte cose cambieranno.”

Quest’anno Marc Marquez si è laureato Campione all’esordio, ricordando che in Moto2 l’hai battuto, anche nella “sua” gara di casa a Barcellona, cosa puoi dirci?

“Marc è un pilota fortissimo, è uno che ha sempre avuto la possibilità di avere il meglio, ma è sempre riuscito a sfruttare questa possibilità. Tutto quello che lui ha avuto è sempre stato di prima scelta, ma l’ha sempre saputo sfruttare e non è una cosa semplice. E’ un pilota forte, con molto talento, ha meritato di vincere il campionato e non è facile vincerlo all’esordio in MotoGP. Ha fatto sicuramente un ottimo lavoro, è sempre stato costante, quindi non c’è niente da dire, dobbiamo solo fargli i complimenti.”

Facciamo un “giochino”, mettiamo Andrea Iannone in sella alla Honda Campione del Mondo, dove si sarebbe trovato in questo 2013?

“Io dico sempre sempre che i se i ma sono sempre il paradiso dei cog***i! Non riesco a giudicarmi oggi in sella alla Honda, non c’ho mai pensato, sono su una Ducati… forse si poteva fare qualcosa di meglio, ma non è facile dirlo, bisognerebbe provare per vedere…”

Adesso è tempo di vacanze, si riprenderà il prossimo 4 febbraio con i test di Sepang. Cosa farai nel frattempo?

“Cerco di rilassarmi, mi alleno, anche se più tranquillamente rispetto a prima e poi ovviamente a gennaio si parte con la preparazione intensa e ci prepariamo per i test di Sepang, per poi andare in Qatar. Lavoriamo sempre, perchè non puoi mai smettere, visto che il livello della MotoGP è molto molto alto.”

Ti ringraziamo per l’intervista Andrea e in bocca al lupo per la prossima stagione.

“Crepi il lupo e speriamo che la stagione sia migliore di quella passata.”

Foto: Alex Farinelli

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44 commenti
  • ligera ha detto:

    Grande Andrea.

    In bocca al Lupo e in c..o alla Balena.

    Sempre di mammifero si tratta.

    Grande Iannone.

  • nandop6 ha detto:

    La colpa è di Rossi perché da grande collaudatore come i rossisti sostengono da sempre, quando alla forgia martellava il telaio non è stato capace nel calcolo del bilanciamento dei pesi.

    1. ligera ha detto:

      Pensi di avere fatto una battuta spiritosa?

  • Rob ha detto:

    xnandop6

    Premesso che Iannone con questa moto ci è andato piano e ci è caduto sempre,se questo è il buongiorno…..

    Se vuoi leggerti la mia opinione sullo sbaglio principale commesso dalla Ducati con Rossi,leggiti i post in questo posto,specialmente il 4 post dal fondo.
    Se Ducati avesse fatto come si fà sempre con tutti i piloti e quindi anche con Rossi,ad un certo punto Rossi avrebbe dovuto o capitolare(come comunque ha fatto)o cercare di tirare fuori le ***** come normalmente fanno tutti gli altri.

    Buona serata.

    1. nandop6 ha detto:

      Ciao Rob, il commento sopra era provocatorio e sarcastico verso alcuni anti. Premettendo che riconosco il talento di Stoner come quello di Lorenzo (a mio parere il pilota più completo) e di Marquez, Pedrosa il solito, un pelo inferiore agli altri, Stoner sceso dalla Honda di Cecchinello 2006 dove era bravino quando non cadeva è salito sulla Ducati dove come dici tu ha fatto subito la differenza sui suoi compagni di squadra, 2007 10 vittorie che si possono spiegare per diversi motivi non ultimo il suo stile di guida che si adattava a quella moto, difatti se non sbaglio in quell’anno non cadde mai. Sicuramente ne capisci più di me ma io credo che Rossi inizialmente abbia provato in tutti i modi di andare forte come Stoner cambiando solamente il setting, semplicemente la sua guida cozzava con quella moto come del resto tutti gli altri che l’hanno guidata, come non sono d’accordo quando Stoner dice che è una questione di mentalità. Stoner l’ha lasciata dopo 4 anni in cui ci ha vinto tanto, la conosceva alla perfezione, Rossi appena salito ha preso 1.8 secondi, ne siamo rimasti sorpresi tutti ma questo distacco è veritiero solo su Ducati, invece a sentire diversi anti sembra che la carriera di Rossi sia riassunta nel 1.8 secondi presi sulla Ducati. Sono dell’opinione che se al posto di Rossi ci fosse stato Pedrosa anche lui avrebbe preso lo stesso distacco se non peggio. Questo è quello che penso.

      1. Rob ha detto:

        xnandop6:

        Ci dobbiamo decidere,i fatti,quando scritti nero su bianco non si possono più cambiare,e rimangono li a ricordarci come sono andate le cose…nel bene e nel male.

        A me sinceramente della polemica Stoner Rossi importa poco,a me interessa di più fare il discorso tecnico,il quale dice:

        Ma se un uomo,con due gambe,due braccia come le mie,sale su una moto e riesce a farci un tempo…a me sembra assurdo che io non mi ci possa avvicinare,non dico batterlo,ma almeno arrivarci molto vicino.
        Quando Lucchinelli fù compagno di Freddie Spencer in Honda,è vero che le prendeva di santa ragione da Spencer,ma i suoi tempi erano sempre solamente di qualche decimo inferiori a quelli del pilota della Louisiana,ed in una occasione riusci anche a vincere.
        Io ho provato moto di tutti i tipi nella mia vita,e so che che non tutte mi sono state digeste,ma nella maggior parte dei casi ci ho girato sempre molto veloce,perchè da quando cominciai a girare sulle piste capii che le moto non si possono adattare al proprio stile di guida,ma semmai è vero il contrario,sei tu che devi capirne l’anima e cercare di tirarne fuori il massimo,adattandoti dove possibile alla moto.
        Io credo sinceramente che Rossi con la Ducati non ci si sia proprio capito,ma i tempi fissati negli anni da Stoner con quella moto,sono li a dirci che quella moto certi tempi li faceva,e che quindi era vincente.

        Allora le cose sono due,o Stoner era un’alieno,o gli altri non erano tanto buoni alla guida della Ducati(Capirossi a parte che invece ci andava forte).
        Melandri,Hayden,Dovizioso,Iannone,sono tutti piloti forti,ma non fortissimi…
        E certe cose incredibili riescono solo ai piloti fortissimi.

      2. nandop6 ha detto:

        Rob
        Non so, i fatti dicono che solo Stoner ha saputo guidare la Ducati, (per me un alieno in Ducati rispetto ai compagni che ha avuto) anche Capirossi se guardiamo nel 2011 dove è vero che non aveva la Ducati ufficiale ma come minimo aveva la GP10 di Stoner ha fatto pena.
        Un paragone con Stoner si poteva fare solo con Pedrosa visto che hanno corso sulla stessa moto in Honda, la curiosità sarebbe stata vederli entrambi anche in Ducati per poter dire se Stoner era un alieno o la Ducati che esaltava Stoner.

      3. nandop6 ha detto:

        Rob
        Non era una polemica Rossi Stoner ma per valutare il lato tecnico Ducati o sei un tecnico Ducati o ti devi basare sulle prestazioni dei piloti che l’hanno guidata bene e male.

    2. nandop6 ha detto:

      Premettendo che Stoner non è per sempre e vedendo che di anno in anno la competitività della Ducati andava calando, i vertici volevano una moto guidabile da tutti i piloti per questo vollero Rossi e la sua esperienza, la moto andava cambiata, ora per quanto riguarda i motivi dell’insuccesso ogni uno può dire la sua.

      1. Rob ha detto:

        xnandop6:

        due precisazioni in merito a ciò che hai scritto che Stoner con la moto di Cecchinello era bravino+che le prestazioni della Ducati erano in calando.

        a)prima gara con la Honda di Cecchinello in MotoGp e poleposition in Qatar+1vittoria in stagione(Rossi alla sua prima gara in 500 non fece la pole position),quindi se Stoner era bravino al primo anno,Rossi era peggio….
        Inoltre ti ricordo che la RC 211v di Cecchinello era una moto clienti,differente dalle moto ufficiali.
        b)Stoner vinse le ultime 3 gare fatte con la Ducati,quindi la moto era competitiva,e non come dici tu al capolinea.
        Solo che la Ducati per Rossi ha commesso l’errore gravissimo di stravolgerla,senza che il suddetto ci girasse mai in tempi decenti.

      2. bcs ha detto:

        Piccolo appunto Rob.

        Stoner nel 2006 non vinse nessuna gara…
        Il suo miglior piazzamento in gara fu un secondo posto.

      3. bcs ha detto:

        Rob, errato anche quando scrivi che la sua era una moto clienti, o meglio, non è proprio corretto.

        Ad inizio anno Honda ha dato una moto molto vicina a quelle ufficiali, poi, ovviamente, nel corso della stagione gli aggiornamenti arrivavano con qualche gara di ritardo.

      4. nandop6 ha detto:

        Non voglio fare confronti tra la carriera di Rossi con Stoner, è vero che la Honda di Cecchinello non era ufficiale ma Rossi all’esordio in 500 ha vinto due gare ed è arrivato 2° nel mondiale.
        Nel 2010 la Ducati non era al capolinea in mano a Stoner ma dal 2007 10 vittorie, 2008 6 vittorie 2009 4 vittorie 2010 3 vittorie, nel 2011????

      5. Rob ha detto:

        xbcs:

        vero,nel 2006 non vinse nessuna gara.Pardon per l’errore.
        Ma insisto nel dire che la sua moto non era ufficiale.

      6. Rob ha detto:

        xnandop6:

        Vero che la Ducati comunque andava perdendo un pò di competitività,sicuramente anche loro non sono esenti da colpe,scelte tecniche non sempre condivisibili,come quella per esempio del telaio scatolato,ma soprattutto di aver voluto insistere a costruirsi i telai in casa,quando anche i giapponesi quando si sono trovati in difficoltà hanno usato telai per le loro moto ufficiali costruiti da specialisti inglesi.
        Della prima stagione in 500 di Rossi mi levo il cappello,guidò benissimo secondo me,ma aveva pur sempre una moto ufficiale ed un team con enorme esperienza al box.
        Cose che Stoner alla sua prima stagione in MotoGp non ebbe.

      7. nandop6 ha detto:

        Rob
        Rossi e Stoner hanno corso parte della carriera in periodi diversi, moto diverse piloti diversi. Quando Stoner arrivò in MotoGP Rossi aveva vinto 7 mondiali, Stoner doveva ancora dimostrare. Con questo non voglio trovare scusanti ma fino al 2010 Rossi era il riferimento a 31 anni. Anche qui le opinioni della non competitività di Rossi dal 2011 ad oggi sono soggettive, il mio parere è un insieme di fattori tra cui l’età. Resto dell’opinione che Stoner è stato un grande ma un alieno rispetto ai compagni di squadra solo in Ducati.

      8. bcs ha detto:

        Rob
        Non ho scritto che la sua era una Honda ufficiale, ma va semplicemente ricordato che Honda ad inizio anno ai team clienti da’ moto che sono in linea con quelle ufficiali… Poi nel corso delle stagione gli fornisce aggiornamenti con qualche gara in ritardo.

        Ad inizio anno il divario tra moto clienti e factory è quasi nullo.

        Lo stesso Cecchinello (e Gresini) hanno confermato questa cosa più e più volte.

        Ed in questi ultimi anni stiamo vedendo una rivoluzione nel metodo di trattamento ai team clienti, ovvero da tema clienti sono passati a “semi-ufficiali” (ripeto, mi baso su dichiarazioni fatte dai vari team clienti nel corso di questi anni)…

        Stoner rimane un MOSTRO, come velocità pura/talento non ha rivali, ma come più volte è stato scritto, questo parametro non basta.

        Es: Kevin….

      9. nandop6 ha detto:

        cbs
        Concordo.

    3. ligera ha detto:

      Visto che si va O.T. dall’argomento, entro nel cimento e dico la mia.

      Premetto che reputo impossibile fare confronti realistici sul debutto dei 2 piloti in questione, non per questo mi esimerò dal farlo.

      Vale è entrato subito in un tam ufficiale, coi tecnici già plurivincitori, unico pilota del team factory.
      Stoner è entrato in un team clienti, con una moto diversa da quella factory e che già da diverso tempo non vinceva mondiali.
      Considerando come “vero” esordio di Stoner, l’anno sucessivo, con la Ducati ufficiale, il confronto è stratosfericamente a favore di Stoner.

      Ritengo che l’unico confronto tra Stoner e Vale che possa avere (a mio parere) una certa veridicità, è Valencia 2010.
      Uno esce e l’altro entra, con una differenza di 2 giorni e con condizioni atmosferiche simili.
      In quel caso, la differenza sulla stessa moto è di 1.8 secondi.

      Condividendo il ragionamento di Rob, ci tengo a sottolineare che non il solo Capirex ha avuto prestazioni simili, in alcuni momenti, a quelle di Stoner.
      Hayden, dopo il primo anno di ambientamento, ha sfoderato un 2010 davvero ottimo, anche se “condito” da un solo podio.
      A parte le ottime prestazioni in gara di Hayden, nei tempi (parlo di W.U. Non ho guardato le qualifiche), non si è mai scostato eccessivamente dalle prestazioni di Stoner, girando sempre (a parte 1 o 2 casi), con tempi di alcuni decimi superiori, mai oltre il secondo.

      Gli “altri” piloti, sono: Melandri e Vale. I vari Bayliss, Gibernau e Checa, hanno gareggiato prima di Stoner.
      I piloti che hanno gareggiato con Ducati clienti, hanno avuto sempre delle moto vecchie di 1 anno.

      Oltre alle potenzialità della moto, si devono anche considerare le potenzialità dei piloti e, francamente, i piloti clienti hanno spesso lasciato a desiderare, come si dice.

      L’appunto fatto da Rob è perfetto. Mi spiego:
      2 piloti che guidano la stessa moto, se ugualmente performanti, riusciranno ad ottenere tempi simili (alcuni decimi di differenza).
      La Ducati, proverbialmente moto difficile da fare girare, può creare problemi a molti piloti, ma se il compagno di team riesce a girare fortissimo, un bravo pilota, cerca almeno di imitarne lo stile per riuscire a strappare quei decimi in più che lo porteranno a ridosso del compagno, non dipenderà dalla moto, ma solo dalla guida del pilota e se non ci si riesce, non si può incolpare la moto, perchè guidandola con particolare accortezza, i tempi escono fuori.

      Stoner era straordinario, per me è fuori discussione questo fatto, ma, come credevo io e come sosteneva lo stesso Valentino, in sella ad una Ducati, le Sue doti, la Sua grandissima esperienza e tutto quanto ha contribuito a creare il Suo mito, avrebbero, quantomeno dovuto portare Valentino a girare su tempi simili a quelli di Stoner, ma questo non è avvenuto.
      Non solo, Stoner non ha mai usufruito di tutte le risorse (in materiale, prove e denaro) che sono state messe a disposizione di Valentino e di Burgess.

      Valentino, anche usufruendo della telemetria di Stoner, non ha mai sfruttato la moto come ha fatto l’Australiano.
      Non ne è stato capace, punto.
      Alla fine, stravolgendo il progetto iniziale, è riuscito a rendere la moto “guidabile” da tutti (in effetti, quest’anno hanno girato quasi sempre con gli stessi tempi e pure i piloti clienti sono riusciti ad avvicinarsi ai tempi dei piloti ufficiali), ma l’ha ridotta a mera comparsa del motomondiale.

      In Honda, Stoner non ha “stracciato” Pedrosa, ma Pedrosa non è Hayden, non è Melandri e non è neppure Capirex, ma è un pilota che ha dimostrato, a più riprese, di essere performante, molto più dei piloti elencati, ma comunque, meno di Stoner che, appena salito sulla Honda, l’ha messo in riga sin dal primo giorno.

      Vero che non si è ripetuto nel 2012, ma non credo assolutamente che sia dipeso da un calo delle Sue performance.
      Io credo che sia dipeso dal fatto che Lui era già mentalmente in vacanza, avendo dichiarato il Suo abbandono già ad inizio stagione. Avesse deciso di proseguire, sono convinto che i risultati sarebbero stati ben diversi.
      Nelle prime gare, Stoner era comunque fortissimo, 3°, 1°, 1°, 3°, 4°, 2°, 1°, OUT, 8°, 1°, poi si è preso un pò di riposo, tornando alla fine e andandosi a vincere il GP di casa, ma riassaporando il podio in altre 2 circostanze.
      Sino all’ottava gara, anche se non era in testa al mondiale, era comunque in lotta per la vittoria finale.
      La caduta gli ha ricordato che dall’anno successivo sarebbe rimasto a casa con la figlia e, sono convinto che abbia “passeggiato” negli ultimi GP.

      Io credo che Stoner sia il talento più grande dell’ultima generazione e non è da valutare solo per le sue vittorie (comunque molto numerose) o per i Suoi mondiali vinti.
      Sono del parere che Stoner debba essere valutato per quanto di nuovo ha portato in motoGP.
      L’Australiano, ha inaugurato un nuovo modo di guidare la moto in pista (non credo sia necessario elencare le innovazioni che Lui ha portato) e tutti gli attuali piloti, hanno appreso, adottato e adattato il nuovo stile, senza però riuscire davvero ad imitarlo.
      Solo questo con l’aggiunta, se vogliamo, delle parole dette da Vale a proposito della telemetria di Stoner, ne fanno uno dei grandissimi di sempre delle 2 ruote.
      Non volendo poi citare tutti gli attestati di stima che ha ricevuto dai più grandi talenti di tutti i tempi.

      In conclusione, tornando a Valentino e alla Ducati, io sono dell’idea che la moto sia stata “difficile” e che solo dei piloti molto talentuosi sarebbero riusciti a guidarla con successo, mentre coloro che insistono troppo nel volere piegare le potenzialità della moto alle loro esigenze, non caveranno il classico “ragno dal buco”.
      La presunzione di volerla “snaturare” in toto, al posto di un, più logico, adattamento alle esigenze della moto stessa, ha portato Melandri e Valentino, piloti talentuosi senza dubbio (anche volendo considerare le agevolazioni ricevute), a non “capire” la moto e ad ottenere prestazioni inferiori alle loro reali possibilità, mentre una modesta presa di coscienza della moto e un adattamento della guida a queste esigenze, avrebbero dato risultati migliori.

      Che ci abbiano provato senza riuscirci? Sarebbe forse peggio pensarla così, perchè verrebbe a mancare quel minimo di attenuante (il fatto di non averla capita) che gli si può dare.

    1. catcriscos ha detto:

      ciao rob ! complimenti per il post molto bello ,..tu ai corso nella moto gp o altre categorie ? , scusa per la domanda volevo solo capire chi sei se ai voglia di dirlo certamente :)..ciao e grazie !

      1. bcs ha detto:

        Se non ricordo male Rob in passato ha scritto di aver sempre corso con Kawasaki (o sbaglio?) e che ha vinto un campionato italiano (penso si riferisca al CIV, ma anche qui posso sbagliare), e che non ha mai partecipato al mondiale.

        Vado a memoria, quindi mi posso sbagliare.

        Aspettiamo una risposta di Rob.

        Rob, una mia curiosità, non voglio farmi gli affari tuoi (se hai voglia rispondi, non sei obbligato), ma tu perchè hai smesso di correre?

        Mancanza di stimoli? Mancanza di supporto da sposnor/case/federazione/famiglia (non credo, visto che in passato hai scritto che Kawasaki Ita ti aveva offerto un altro contratto)?
        Cadute rovinose? O paura di incappare in quest ultimi?
        O ti sei reso conto di aver raggiunto il tuo scopo? Ti sei accorto che il tuo treno era passato?

        Altra cosa: La voglia di competere è rimasta/si è affievolita/ è aumentata?
        Riesci a convivere in maniera serena con questo?

        Rob, non prenderlo (come puo sembrare) un 3° grado, la mia è semplice curiosità, sono domande che faccio a chi è stato un ex pilota, e a volte le risposte che mi vengono date mi lasciano senza parole.

        Ciao

  • bcs ha detto:

    Complimenti per l’intervista!

  • nandop6 ha detto:

    Campionato italiano??
    Grande Rob, complimenti.

  • Rob ha detto:

    xnandop6:

    Secondo me Stoner la differenza l’ha fatta sempre,sia in Ducati che in Honda,solo che secondo me in Ducati la differenza è stata più grande perchè i suoi compagni di squadra non erano alla sua altezza.
    Il primo anno in HRC Pedrosa prendeva regolarmente mezzo secondo al giro in prova ed in gara.Il secondo anno non fa testo perchè Stoner era demotivato dal ritiro,nelle corse la motivazione è tutto.

    xbcs:

    Le moto di Cecchinello hanno sempre avuto sospensioni e freni diversi dalle moto ufficiali,questo da sempre,anche adesso,quindi presumo che anche all’epoca la RC211V di Stoner fosse da questo lato differente dalle moto ufficiali.

    Per quanto riguarda le altre domande,io sono solo stato uno dei tanti moscerini italiani che hanno calcato le piste,una di quelle piccole meteore….un Mister Nessuno.
    Non mi crea piacere il tentare di pavoneggiarmi raccondati delle mie gesta,chi mi ha visto,anche a distanza di cosi tanti anni si ricorda di me ancora adesso,il che mi stupisce sempre(anche non molto tempo fà una rivista del settore ha pubblicato un piccolo pezzo su di me).
    Io ho corso solo 2 anni,e nonostante abbia vinto quasi tutte le gare a cui ho partecipato,la federazione all’epoca non mi prese in nazionale per fare l’europeo perchè dicevano che ero vecchio(24 anni) e presero gente arrivata dietro di me in campionato,che poi nel mondiale 250 arrivava regolarmente 6 o 7.
    Guardandoli pensavo,non mi hanno mai battuto,ed arrivano sesti….pensavo che io avrei fatto meglio,ma questo non lo sapremo mai.
    Ho avuto altre offerte per continuare,ma non per fare il mondiale,ed avevo perso ogni motivazione vista la delusione;
    ho rifiutato anche offerte allettanti,ma per me era,o il mondiale o niente,ed allora ho lasciato.

    Forse sbagliai,ma non ho nessun rimpianto

    1. nandop6 ha detto:

      Rob
      Stoner ha uno stile di guida che come qualcuno ha detto non ricordo se eri proprio tu, vincente su moto con molta potenza, infatti proviene dal Dirt e Short Track e nelle classi minori non è stato vincente.
      La sua caratteristica di guida si è sposata alla perfezione con la GP7 cosa che non è riuscita agli altri ma non proprio perché i suoi compagni non erano forti ma proprio per le caratteristiche della Ducati. Questo lo motivo dal fatto che Pedrosa secondo me non era all’altezza di Rossi per cui se Stoner ha dato a Rossi 1.8 sec. su Ducati, doveva darlo anche a Pedrosa su Honda. Non so se mi sono spiegato, secondo me Rossi su Honda non avrebbe preso 1.8 sec. da Stoner sempre su Honda.

    2. bibo ha detto:

      be rob io se fossi al tuo posto non mi considererei un mister nessuno!!
      ti sei tolto delle belle soddisfazioni!!!

    3. Bryan ha detto:

      Rob, la moto di Cecchinello, ha le stesse sospensioni e freni di quelle ufficiali, per stessa ammissione di Cecchinello, le sospensioni sono settate molto simili a quelle di Pedrosa, perchè si adattano bene a Bradl.
      Ad inizio stagione Bradl ha corso 3 gare con freni Nissin, lamentandosene molto, ed arrivando perfino dietro le Ducati.Dopo è ritornato a Brembo.Non ho mai capito se il problema fosse dei freni o del pilota, perchè il Team Gresini sono due anni che utilizza freni Nissin (e sospensioni Showa), senza esersene lamentato molto (Gresini dopo la gara di Misano dichiarò che Bautista aveva avuto problemi ai freni, in seguito si è scoperto che la gomma (morbida) di Bautista, era una gomma difettosa, come la gomma (dura) di Petrucci). Forse ti eri confuso sul materiale di Cecchinello, confondendolo con quello di Gresini.

  • Rob ha detto:

    xnandop6:

    Insisto nel dire che i suoi compagni in Ducati non erano alla sua altezza,per questo ci fù tutta quella differenza,in più ti dò ragione che fù l’unico a capire fino in fondo come guidare quella moto.
    Il Rossi degli ultimi 4 anni avrebbe preso da Stoner 1 secondo al giro su Honda(è la mia opinione).
    Il Rossi giovane invece avrebbe preso solo mezzo secondo(cosi come Pedrosa,Lorenzo e Marquez)
    Questo non è un disonore,perchè Stoner rimarrà ancora a lungo come il pilota dotato di maggior talento in tutta la storia del motociclismo in pista.

  • bcs ha detto:

    Rob
    Mi spiace ma sui team privati ti sbagli.
    A inizio anno Honda fornisce una moto vicinissima a quella factory e via via questo divario si ampia (soprattutto nel passato) nel corso della stagione.

    Adesso la moto di Cecchinello ha gli stessi freni e sospensioni delle factory (aveva solo i freni differenti, ma sono stati cambiati). chi li ha diversi è Gresini (Showa per le sospensioni, e Nissin per i freni).

    E se proprio vogliamo essere pignoli SOLO quella di Gresini è una Honda al 100%, infatti, come ben saprai, sia Nissin che Showa sono praticamente di Honda :)

    Ovviamente è un piccolo gioco contorto questo con Gresini, ma la noia fa scrivere questo :)

  • Rob ha detto:

    xbcs:

    Questa è la prova di ciò che dicevo,l’ho copiata da wikipedia,e la puoi leggere per intero la,ma questo è quanto:nel 2006 Stoner corse con una moto del 2005.

    Il 2005 fu forse l’anno più difficile per Honda, che non riuscì a vincere nemmeno il Titolo Costruttori. Durante la stagione, il telaio della RC211V fu più volte modificato, nel layout e nelle saldature che univano i vari travi del telaio. Addirittura, venne creato un link per il monoammortizzatore posteriore che si rifaceva a quello della moto del 2003. A seguito del GP di Brno, il reparto corse mise in pista una moto profondamente rivista, che piacque molto ai piloti che la provarono; tale moto acquisì, pertanto, il nome di Brno Bike.

    Nel 2006, Honda intensificò gli sforzi, mettendo in pista ben tre versioni differenti della moto: una prima (affidata a Nicky Hayden) innovativa e concepita come base di sviluppo per la nascitura classe 800 (la cosiddetta Brno Bike), una seconda (affidata a Daniel Pedrosa) corrispondente ad un’evoluzione della moto del 2005 ma equipaggiata con un nuovo telaio ed una terza (assegnata a Makoto Tamada, Toni Elias, Marco Melandri e Casey Stoner) corrispondente alla moto affidata ai piloti ufficiali nel 2005. La moto di Hayden presentava un albero motore posizionato più in alto, una frizione posta più in basso ed un telaio di forma diversa, tale da permettere l’adozione di un forcellone più lungo (sinonimo di maggior trazione); tutto ciò venne fatto con l’obiettivo di centralizzare le masse e favorire conseguentemente la stabilità. Durante la stagione, il lavoro di sviluppo e di messa a punto della moto di Hayden continuò incessantemente, con varie prove di telai e frizioni (storico problema della RC211V). La RC211V concluse la sua ultima stagione con la vittoria del titolo piloti (proprio ad opera di Nicky Hayden) e di quello costruttori.

    1. bcs ha detto:

      Non ricordavo minimamente questa cosa, ero str-convinto di quanto ho scritto.

      Grazie per avermi corretto.

  • Rob ha detto:

    xbcs:

    sbagliare è umano,e possiamo sbagliare tutti.

    Per la stima che ho io di Stoner,credo che se al primo anno avesse avuto una moto ufficiale con il supporto dei meccanici ufficiali avrebbe sbaragliato tutti,senza se e senza ma(il mondiale nel 2006 lo vinse Hayden).

    La riprova sta negli anni che Hayden e Stoner passarono insieme in Ducati,dove Hyaden prendeva costantemente 2 secondi al giro da Stoner.

    1. ligera ha detto:

      Non nel 2010, solo nel 2009.

    2. bcs ha detto:

      Difficile saperlo, ma considerando Stoner tutto assume un altra luce…
      Il problema di Stoner è solo se stesso.

      Come molti altri piloti prima di lui (ripeto, uno fra tutti Kevin, che considero il miglior pilota di sempre) non hanno saputo (per diverse ragioni) convertire il talento in misura alle vittorie.

      Come più volte ho scritto Stoner è nato in un epoca sbagliata (o forse l’epoca è giusta, ma quelle a essere sbagliate sono le moto…).

  • nandop6 ha detto:

    Rob
    Secondo me Stoner sulla stessa moto con Lorenzo che non sia Ducati nella durata di un mondiale prende paga e non credo che il miglior Rossi era da meno. Il Rossi degli ultimi anni non lo prendo nemmeno in considerazione.
    Sempre la mia opinione.
    Per la tua carriera nel mondiale mi dispiace, sicuramente potevi far bene. Tifo i piloti italiani a prescindere.

  • Rob ha detto:

    xnandop6:

    Rispetto la tua opinione,non voglio neanche provare a dirti che i miei occhi vedono cose che ai tuoi probabilmente sfuggono….
    Ma ti ricordo sempre che Nakamoto,Spies,Hayden,Lorenzo,Pedrosa…la pensano come me,e non come te,se vuoi ti faccio vedere le loro interviste e sentire questo dalle loro voci.

    A Stoner deve essere sempre rimproverato il fatto che,essendo australiano,rende difficile frenare l’istinto di provare di vincere ogni gara,era la filosofia di Doohan(e quasi quasi ci è morto,ed anche quella di Rainey,che non ci è morto,ma è rimasto paralizzato).
    Se tu leggessi la biografia di Rainey cosi come ho fatto io,scopriresti dalle sue parole di cosa parlo,lui li parla dell’incapacità di chiudere il gas quando un’avversario gli stava davanti,insomma,non era un calcolatore.
    Era un pochino il limite di Stoner(quando per esempio in Germania cadde per tentare di superare Pedrosa),senza quella caduta avrebbe secondo me vinto anche il secondo mondiale,corso completamente senza motivazione per il ritiro annunciato troppo in anticipo(altro sbaglio).

  • nandop6 ha detto:

    Rob
    Se tu hai ragione Stoner ha fatto bene a ritirarsi, non per noi appassionati ma per la sua salute.

  • Rob ha detto:

    xnandop6:

    Ho sempre pensato che tra il correre per vincere,ed il correre per non vincere,ci sia una differenza come tra il giorno e la notte.
    Per essere motivati a fare quello che faceva Stoner con le moto,devi essere preparato a fare della enorme violenza psicologica su te stesso.
    L’aspetto psicologico negli sport motoristici è tutto,anzi,è di più.
    Però ha anche il rovescio della medaglia,è una cosa che si sopporta male per nel lungo periodo,ti mangia da dentro.
    Per questo tutti i piloti nelle loro auto biografie(almeno quelle lette da me),Rossi incluso,ammettono che correre in moto non è affatto un divertimento,ma una tortura(questo solo quando hai l’imperativo assoluto di vincere)che è comunque nella testa di tutti quelle che sono nelle prime due file di ogni gara.
    Il vero perchè per il quale Stoner si è ritirato forse non lo sapremo mai,è un tipo chiuso ed anche timido da quello che mi dicono.
    O forse un giorno scriverà una autobiografia….

    1. Ciao Rob n1 per tutti i post competenti, documentati ed autorevoli che scrivi, spero di continuare a leggerli spesso in questo blog!

      Casey ha pubblicato da poco una sua biografia, per ora solo in inglese si chiama “Pushing the limits” !

      Spero la traducano altrimenti mi butterò nella lettura in inglese (anche se così mi perderei di sicuro tutto quello che viene detto fra le righe)!

  • Rob ha detto:

    Xsghembo:

    Io modestamento parlo alcune lingue,tra le quali l’inglese,e per esperienza personale so bene che le lingue non si possono tradurre alla lettera,non per niente si dice che chi vuole veramente capire Goethe debba prima imparare il tedesco.
    Detto questo,buona lettura…
    E grazie per i complimenti.

    Aspettarsi la completa sincerità dai piloti è una cosa rara…sono pochissimi quelli sinceri…ed adesso in questi anni va ancora peggio,li ascolti parlare e senti solo banalità.Per questo il migliore di tutti è stato Ayrton Senna,perchè da lui ho sentito tutta la violenza psicologica a cui obbligava la sua mente per fare quello che faceva…ed è incredibile quello che gli ho sentito dire dalle sue labbra…lui era un vero cultore del :if there’s a will…there’s a way….

    Più facile a dirsi che a farsi….

  • nandop6 ha detto:

    Tutte opinioni potenzialmente valide, io rimango della mia opinione. Credo che in questo blog è la prima volta che si riesce ad avere uno scambio di opinioni senza insulti o parolacce. E’ stato un piacere.

  • bibo ha detto:

    A Imola, poco prima del tragico impatto in cui Senna perse la vita, Ayrton (che collaborava con una televisione francese) commentando un giro di pista direttamente dall’abitacolo, sapendo della presenza di Prost in autodromo come spalla tecnica del telecronista, disse le seguenti parole: “Un saluto speciale al mio… al nostro caro amico Alain. Ci manchi Alain…”
    io da sempre tifoso di prost,riconosco in ayrton una capacità e una dedizione quasi soprannaturale
    lo considero il migliore di tutti i tempi anche per la sua umanità,senza dire niente a nessuno fece una fondazioni per i bambini poveri del brasile
    invece di commentare il giro di imola stoppò il conduttore televisivo per salutare prost,dimostrando una sensibilità e una sportitività al di fuori del comune
    grande ayrton!

  • bibo ha detto:

    nando??
    allora non te la sei presa per la canzoncina…
    :-)

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