MotoGP – Intervista a Daniele Romagnoli

MotoGP – Intervista a Daniele RomagnoliMotoGP – Intervista a Daniele Romagnoli

Per lui si è trattato di una vera e propria “promozione”. Daniele Romagnoli è il nuovo “team manager” della squadra Yamaha dedicata a Jorge Lorenzo, nella parte destra del box Fiat Yamaha. Un nuovo incarico dopo sei anni trascorsi come capo-tecnico di Carlos Checa prima e Colin Edwards poi, aiutando la squadra (e indirettamente Valentino Rossi) alla conquista di due campionati del mondo. Oggi il tecnico marchigiano passa così ad un ruolo… direttivo: nel corso della Presentazione Fiat Yamaha Team 2008 all’Auditorium “Giovanni Agnelli” del Lingotto di Torino Daniele Romagnoli ci ha parlato della sua nuova quotidianità, delle aspettative riposte in Jorge Lorenzo e del recente passato, quando al box-in-blue era presente Colin Edwards, oggi in Yamaha Tech 3.

Daniele, quest’anno un nuovo ruolo. Da capo-tecnico a team manager della squadra di Jorge Lorenzo, passando da un incarico prettamente tecnico a sportivo. Non le mancherà un pò la possibilità di “metter le mani” sulla moto?

“A prima vista può sembrare una mancanza ma non lo è, alla fine noi team manager siamo sempre informati su tutto lo svolgimento tecnico di ciò che avviene nei box da parte di ingegneri, tecnici e piloti stessi. E’ un compito molto importante il mio: ho lavorato in Yamaha per 6 anni quindi posso aiutare tutti, anche gli altri piloti con la mia esperienza e dare degli input per migliorare la moto”.

Parliamo un attimo del passato: molti hanno detto che negli scorsi anni Edwards “lavorava” per Valentino, nel testare nuove parti che poi sarebbero state sfruttate dal campione pesarese. E’ vero questo?

“Quando si è in un team ufficiale, entrambi i piloti lavorano per migliorare la moto. E’ capitato che la soluzione provata da un pilota sia poi andata bene per l’altro. Si può dire che sia stato più Colin ad attingere da Valentino e non il contrario, nonostante ciò è stato importante il contributo dato da Edwards”.

E’ stato confermato che la squadra test Yamaha in Giappone monterà gomme Bridgestone: pensa che questo possa influenzare il rendimento di Jorge?

“Non penso che abbia effetti negativi sullo sviluppo della moto, specialmente se consideriamo il fatto che abbiamo 3 piloti gommati Michelin come Lorenzo, Toseland ed Edwards. Quindi anche senza test rider non ci sarà problema, la moto verrà sviluppata bene in entrambe le direzioni”.

Quali sono le aspettative generali per Jorge quest’anno?

“I test invernali sono andati molto bene però è ancora presto per dirlo. Quest’anno lo dedichiamo all’apprendimento da parte del pilota del comportamento della moto e del suo adattamento ad essa. Dovrà imparare a conoscere gli avversari e dovrà adattarsi alla nuova condotta di gara, molto diversa rispetto a una gara in 250. Se ci saranno dei podi sarà tutto decisamente positivo, vedremo come si evolverà il tutto. Il nostro obiettivo resta quello di essere competitivi e lottare per il titolo nella stagione 2009”.

da Torino Alessio Piana e Valerio Piccini

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