MotoGP Indianapolis: Nicky Hayden: “E’ stato difficile stare a guardare la gara di casa”
Lo statunitense della Ducati potrebbe saltare anche Brno
Nicky Hayden è stato costretto a saltare la gara di casa a Indianapolis per i postumi della caduta delle qualifiche. Il pilota statunitense della Ducati oltre ad una commozione cerebrale ha riportato una duplice frattura al secondo e terzo metacarpo della mano destra. Ora rientrerà nel “suo” Kentucki e poi deciderà se provare a correre o meno a Brno, GP in programma domenica prossima. A lui il microfono.
“Perdere una gara è già difficile, saltare quella di casa è ancora più duro. Tuttavia mi rendo conto che ieri la botta è stata forte e che quindi essere in piedi già da oggi è comunque positivo. Non ci sono grossi danni anche se farsi male alla mano destra è sempre peggio che alla sinistra. Inoltre, anche se oggi mi fossi sentito in grado di guidare, i medici non lo avrebbero permesso perché nella caduta avevo perso conoscenza. La commozione cerebrale non è cosa da prendere alla leggera quindi non do loro alcuna colpa. Però è stato difficile stare a guardare: la gara non sarebbe stata facile ma nel fine settimana avevamo fatto delle cose buone e dei progressi. Comunque a volte va così, adesso devo pensare a recuperare e tornare il prima possibile.”
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Dai Nicky, coraggio!!
Il momento non è buono di certo, la situazione nel reparto corse non credo sia il massimo, gente che va, che viene, che vorrebbe andare, ma di certo tu dimostri grande passione, perseveranza, umiltà e impegno.
Da tifoso, ma anche da lavoratore, capisco quando uno si merita i risultati e debba, prima o poi, essere ripagato.
Spero che il momento non sia lontano, l’ importante è che tu continui a crederci.
Forza!
Auguri Niky: per le gari rimanenti nel 2012 e per il prossimo biennio.
Ti auguro che ti ascoltino di più, riusciate a rendere competitiva la moto e il prossimo anno possa toglierti delle soddisfazioni; tu e… Ducati, ovviamente.
Sai qual’ è la cosa triste?
Che i cosiddetti ducatisti ricordano solo Stoner e a te non ti considerano neanche…
Non sarai Rossi, Lorenzo, Stoner ma, onestamente, Ducati e ducatisti… ti meritano?
Meritano il tuo impegno, i tuoi silenzi, la tua umiltà, le tue cadute?
Auguri veramente, ne hai bisogno ;-)
Questo è un commento sensato e pertinente.
Quoto tutto,e pur non essendo tifoso Ducati spezzerei una lancia nei loro confronti.Evidentemente si ricordano di più di chi ha portato una squadra,il cui reparto corse è più piccolo dello sgabuzzino dei colossi giapponesi,al titolo mondiale,non credo sia una cosa da poco.
Ti faccio una confessione: in SBK mi piacciono tanti piloti ma tifo Ducati. In MGP mi piacerebbe vederla lottare per il mondiale e presto, sarebbe bello.
Ducati: Il problema non da poco, secondo me, è che la Ducati Azienda ha una sua filosofia particolare: vendiamo moto nel Mondo perchè sono particolari, non sono per tutti, ecc. ecc.
Ci può stare con la stradale, la SBK che è una derivata di serie, ma i prototipi… o stai al passo con gli altri oppure sei fregato. Il budget è importante, lo sviluppo fondamentale. Honda ha rivoluzionato telaio e motore per adattarsi alle gomme e sta già impensierendo Yamaha; corrono a metà campionato con la versione 2013.
Si vince con l’ evoluzione, la competitività e, ovviamente, i piloti giusti.
Valentino: sicuramente ha pensato fosse più facile, la sua squadra non ha un buon feeling con quella Ducati, viene da una carriera con moto giapponesi (altro stile di guida) e si è buttato in questa avventura/sfida a 31 anni.
Burgees, Preziosi, Guareschi, Valentino non ne escono fuori… Non so di chi sia la colpa ma la moto aveva già problemi d’ avantreno nel 2009 e li ha ancora oggi.
Aldilà di chi sia la colpa quando in due anni non si risolvono i problemi, arranchi pur essendo un vincente, cadi in terra spesso cosa pensi? Se hai la certezza che in curva si chiude cosa fai? Le gare si vincono in curva, non in rettilineo.
Io Ducati la giustifico da un lato perchè non può permettersi gli investimenti delle giapponesi ma non possono neanche aspettare di trovare un nuovo Stoner che riesca a renderla vincente. Nel 2007 ha vinto (onore a Stoner e a Ducati) ma una serie di circostanze favorevoli li ha aiutati, se è andato via 2 anni dopo aver vinto un motivo ci sarà stato.
Spero che, con l’ arrivo di Audi cambino le cose, non stravolgendo tutto ma investendo per ottenere “risultati reali” e ascoltando soprattutto i piloti.
Me lo auguro per vedere una Ducati almeno competitiva tra i primi e, soprattutto, per Dovizioso.
Dovizioso è un gran pilota (non un fenomeno ma un gran pilota), ottimo collaudatore ma va ascoltato. Se l’ anno prossimo anche lui, come tanti, fallisce nel progetto si brucia la carriera e verrà definito bollito; non sarebbe nè bello, nè giusto.