MotoGP – In Kawasaki i soliti problemi


Il quinto posto di Estoril aveva dato carica e morale alla Kawasaki. Verso Shanghai, si nutrivano grandi ambizioni: Hopkins, al 100° Gran Premio in carriera, puntava al podio. West, trasferitosi in America per dure sessioni di allenamento, si era convinto a dare una svolta alla propria stagione. Belli e carichi, al “Team Green” erano consapevoli di poter far bene in Cina, tracciato congeniale alle specifiche della ZX-RR, l’ideale per poter conseguire finalmente un risultato di prestigio. La svolta, non c’è stata. Tutt’altro: in gara, in condizioni atipiche, si è fatto un passo indietro, tornando ai “soliti” problemi riscontrati in queste prime gare. Trattasi di problematiche relative ad una trazione al posteriore insufficiente oltre che un’errata scelta di pneumatici. Non una novità: medesima sorte era capitata a Jerez, quando erano state punzonate delle coperture che si sono poi rivelate tutt’altro che competitive.
Da un podio auspicato, la Kawasaki è tornata a casa con due punticini, raccolti da un John Hopkins mai domo, non abbastanza per metterci una pezza ad una situazione a tratti imbarazzante. Tanto il californiano quanto West dopo pochi giri si sono ritrovati a “remare” in sella alle rispettive ZX-RR, realizzando anche dei “dritti” in fondo al lungo rettifilo da 1 km nel tentativo di restare in pista (Hopkins, tra l’altro, si è anche toccato con Alex De Angelis). Si è pensato che fosse dipeso dall’errata scelta delle coperture Bridgestone, ma in Kawasaki hanno parlato di problematiche ben distinte.
“Mi pare chiaro: siamo delusi da questo risultato”, ha affermato Michael Bartholemy, managing director Kawasaki MotoGP, al termine della corsa di Shanghai. “Puntavamo ad un buon risultato, sicuramente a far meglio rispetto alle prime 4 gare di questa stagione. E’ successo l’esatto opposto, siamo andati peggio conquistando solo due punti. Sia John che Ant hanno avuto lo stesso problema: mancanza di grip al posteriore. Sappiamo che questo è un problema che ci aveva già rovinato diverse gare nel passato, non ci resta che lavorare per Le Mans”.
Un altro tracciato, sulla carta, favorevole alla Ninja MotoGP, dove nel 2006 Shinya Nakano e Randy De Puniet conquistarono rispettivamente la 2° e 4° posizione in griglia. Con questi problemi che continuano ciclicamente ad insorgere, è difficile porsi degli obiettivi.
Alessio Piana
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