MotoGP – Il motomercato voluto dagli sponsor
In questo pazzo, pazzo mercato, a dettare regole, strategie e soldi da investire non sono più di tanto le scelte di Valentino Rossi, i programmi delle case o la voglia di rivincita della Honda. Mai come quest’estate sotto il sole cocente le “capocce” dei vari direttori d’azienda delle più importanti multinazionali presenti in qualità di sponsor nel Motomondiale possono giocare carte a sorpresa, caldeggiare acquisti per fini commerciali, preferire il “volto” al “nome”. Tutto ruota attorno a Repsol, Telefonica, Marlboro, Altadis e via discorrendo. Insomma, se tutti credono ancora nel motociclismo pane e salame, è meglio vivere la realtà dei telefonini e del tabacco. Nulla di nuovo, non siamo bambini, dobbiamo adeguarci. Questo è il Motomercato stagione 2005-2006, alla ricerca del colpo ad effetto, dello scoop, dell’indiscrezione trapelata dal “cugino” amico del fratello vicino al manager di questo e di quell’altro. Per la serie, attendibilità zero…
C’è poi sempre chi, come Jaume Girò (direttore della comunicazione Repsol YPF), svela le carte ufficiosamente con largo anticipo. Una parola di troppo, ed ecco che esce fuori la prima verità 2006: Daniel Pedrosa, comunque vada, sarà in HRC nel 2006. RC211V che più ufficiale non si può, vestita nei colori dell’azienda petrolifera spagnola (che ha rinnovato con un monumentale biennale, si parla di almeno 15 milioni di euro a stagione). Telefonica Movistar, che ha appoggiato il baby fenomeno spagnolo sin dalla 125, se ne va, perdendo il pupillo di sempre, l’unico in proiezione vero antagonista di Valentino (almeno sulla carta, poi la pista…). Una disgrazia per loro, una sconfitta con un rimedio difficile da realizzare: accordarsi, come già fatto a lungo in passato in 250 prima con le Aprilia-Aspar e oggi con le Honda-Puig, con la Repsol e dividersi a 50 e 50 (60-40, 70-30, si vedrà) le carene delle RCV made in HRC.
Repsol non vuole, HRC non è propriamente contenta dell’idea (budget già coperto), Movistar che si trova in una posizione difficile. Può mettere dunque in campo la carta Gibernau: una HRC tutta spagnola, sponsor Repsol-Telefonica, Pedrosa-Gibernau in sella. Non male come idea: fattibile? Sì, forse, assolutamente no. Da questo dilemma, nasce secondo il quotidiano AS (che per quanto riguarda un altro mercato, quello del calcio, ne ha sempre sparate a volontà di cosiddette “Balle estive”) l’interesse verso Valentino Rossi. Spostare Movistar da Gresini a Yamaha, anche se Altadis (Gauloises) ha già un contratto sino al 31 dicembre 2006 (o almeno così sembra), anche se il fenomeno può essere in partenza verso quella casa che ha paura di esser oscurata dalla celebrità Valentino.
La Rossa, certo. Sicura di avere Marlboro anche nel 2006, che progetta un futuro con Valentino a due e quattro ruote, basta sia marchiato biancorosso. In Ducati c’è poi Alice (Gruppo Telecom Italia), già sponsor personale del primario di Tavullia, cui andrebbe fin troppo bene vederlo a Borgo Panigale (meno se passa alla concorrenza di Movistar). In ogni caso c’è Marlboro che farebbe (sta facendo e ha fatto, senza riuscirci) carte false per avere il Dottore, ma non disdegna assolutamente di sostituire uno spagnolo con un altro spagnolo. Checa, a quanto pare, non offre in Spagna una visibilità al pari di Toni Elias, per fare un nome su tutti. Alla Ducati avere un iberico in squadra non dispiace (la Spagna è il mercato più difficile in Europa per Borgo Panigale): due più due, sembrerebbe fatta. Peccato, al momento, non sia così, anzi…
Per la Marlboro sarebbe ottimale togliere alla concorrenza (Fortuna) in due stagioni prima Checa e poi Elias, così come per Camel sarebbe interessante riabbracciare Max Biaggi. Barros e Bayliss sul piano di visibilità non sono assolutamente al livello del romano, che comunque ha già ricevuto sul piatto offerte vantaggiose da Kawasaki prima e Suzuki poi. Casa di Hamamatsu che a Laguna Seca riporterà nella classe regina la Red Bull, che si guarda un pò intorno, cercando qualche carena libera, possibilmente Honda.
In tutto questo poi bisognerà veder concretizzarsi alcuni drammatici divorzi (Capirossi dalla Ducati, Kenny Roberts da Suzuki, Nakano che vuol restare in Kawasaki ma la concorrenza lo corteggia), per un mercato scintillante. Magari…qui se non si muove Valentino possiamo pure andare a vendere i pomodori. In un mercato vero, questa volta.
Alessio Piana
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