MotoGP | Gp Mugello: Danilo Petrucci, “Ancora non ho capito di aver vinto, è un sogno che si avvera” [VIDEO]

Prima vittoria in carriera per il pilota ternano della Ducati, che ringrazia Dovizioso

MotoGP | Gp Mugello: Danilo Petrucci, “Ancora non ho capito di aver vinto, è un sogno che si avvera” [VIDEO]MotoGP | Gp Mugello: Danilo Petrucci, “Ancora non ho capito di aver vinto, è un sogno che si avvera” [VIDEO]

MotoGP Gp d’Italia Ducati Gara – Danilo Petrucci ha vinto oggi al Mugello la prima gara in carriera. Il pilota della Ducati ha avuto la meglio su Marc Marquez e sul team-mate Andrea Dovizioso, a cui ha voluto dedicare la vittoria per averlo aiutato tantissimo da quando è arrivato nel Team ufficiale.

Per Petrucci una giornata da incorniciare, vincere davanti al proprio pubblico e per di più con una moto italiana, un sogno che si avvera. Il #9 della “Rossa” a due ruote dovrebbe essersi quindi meritato la riconferma nel Team ufficiale, non solo per questa splendida vittoria, ma anche per il lavoro fatto sin dai test invernali. Ecco cosa ha raccontato “Petrux”.

“Gara strana, il passo non era impressionante, sono andato avanti cercando di scremare il gruppo, senza però spendere troppe energie. A 13 giri dalla fine mi sono messo davanti ma era troppo presto, allora ho aspettato e alla fine ho fatto una grande staccata, mi sono infilato nello spazio, purtroppo abbiamo chiuso Andrea (Dovizioso, ndr) a panino, poi mi sono messo davanti. Ho temuto per l’ultima curva, pensavo mi fregassero ancora, poi sono uscito ed ho messo tutte le marce ed ho vinto.”

“Petrux” ha poi continuato: “Ancora non ho capito di aver vinto, ho un mix di emozioni. E’ stato merito di Ducati se sono arrivato in MotoGP, perchè io correvo nella Superstock nel 2011 e la Ducati stava sviluppando la Panigale. Mi chiesero di provare la moto e nel primo test sono andato molto forte e allora mi richiamarono per il secondo; mi pagavo anche la benzina per venire qui per i test. Nel mondiale sono arrivato con delle moto assurde, le CRT che avevano un motore di serie. La Ducati poi nel 2012 mi fece fare un test con la moto di Rossi, andai forte ma scelsero Iannone e Spies, perchè era americano. Volevo smettere nel 2014, mi ruppi il polso quando la moto, la CRT rimase accelerata. Poi ho cercati di mettermi in mostra quando pioveva e alla fine sono andato in Ducati Pramac. Lo scorso anno poi ho firmato per la Ducati ufficiale e ora ho vinto quo al Mugello. Oggi ho provato al massimo a vincere, non c’erano ordini di scuderia, ora cercherò di aiutare Andrea (Dovizioso, ndr) a vincere il mondiale.”

RAPPORTO CON DOVIZIOSO

“Andrea questo inverno mi ha adottato, sono andato a vivere vicino a casa sua e ci alleniamo insieme. E’ veramente un amico, mi aiuta a migliorare, mi ha fatto capire di dover pensare al presente e non al futuro. Ho dedicato la vittoria a lui perchè dopo Austin mi ha detto che stavo facendo delle ‘cazzate’, mi ha detto che mi stavo facendo troppi problemi, mi ha detto di smetterla di pensare che ero quello sfortunato; mi ha detto che gli ricordavo lui, come un brutto anatroccolo, ma che quando da lui era arrivato Lorenzo aveva pensato a pensare a se stesso e infatti poi erano arrivate le sue vittorie. ”


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